Nicol.mannelli
Ominide
18 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Filippo II eredita la Spagna da Carlo V e affronta un'Europa divisa religiosamente e in conflitto per l'egemonia in Italia, consolidando il predominio spagnolo con la pace di Chateau-Cambresis nel 1559.
  • Filippo II rafforza il potere monarchico centralizzando l'autorità e svuotando le Cortes, stabilendo la sua residenza all'Escorial, una fortezza-monastero simbolo della sua politica austera e religiosa.
  • Le scelte matrimoniali di Filippo II erano strategiche per la politica, ma la sua gestione dell'impero, caratterizzata da guerre e una rigida politica religiosa, portò la Spagna alla bancarotta due volte.
  • Filippo II cercò di unificare la penisola iberica, ottenendo temporaneamente il controllo del Portogallo nel 1581, ma i portoghesi resistettero fino a ottenere l'indipendenza nel 1668.
  • La sua politica nei Paesi Bassi, caratterizzata da oppressione fiscale e religiosa, causò rivolte e portò alla nascita delle Province Unite, che si dichiararono indipendenti nel 1581.

Indice

  1. L'eredità di Carlo V
  2. Filippo II e la politica matrimoniale
  3. Il regno di Filippo II
  4. L'Escorial e la politica religiosa
  5. Le alleanze matrimoniali di Filippo II
  6. La decadenza economica della Spagna
  7. La politica estera di Filippo II
  8. La battaglia di Lepanto
  9. L'unificazione della penisola iberica
  10. La rivolta nei Paesi Bassi
  11. La resistenza delle Province Unite
  12. La nascita della Repubblica delle Province Unite

L'eredità di Carlo V

La Spagna dopo che Carlo V ha abdicato viene ereditata da Filippo II, suo figlio. Al momento dell’abdicazione Carlo ha assegnato al fratello e ad altri possedimenti del suo grande impero e a suo figlio da il territorio spagnolo, che comprendono anche i territori italiani, i paesi bassi e i possidenti coloniali. Dopo l’abdicazione Carlo si rifugia in un monastero dove morirà nel 1558 e Filippo troverà in eredità la necessità di confrontarsi con un Europa divisa dal punto di vista religioso, oltre al il conflitto con la Francia per l’egemonia in Italia. Nonostante il predominio spagnolo in Italia, periodicamente il conflitto con la Francia si riapre, come accade con la battaglia di San Quentino del 1557 dove le truppe spagnole sono aiutate da quelle di Emanuele Filiberto. Questa battaglia è importante perché compare per la prima volta proprio il Duca di Savoia Emanuele Filiberto.

Il regno di Savoia sarà poi molto importante e determinante per la formazione dell’Italia.

Filippo II e la politica matrimoniale

Dopo la battaglia si arriva alla vera pace definita nel 1559 con la pace di Chateau-Cambresis. Questo trattato sancisce la supremazia spagnola e determina la fine di tutti gli scontri per il controllo dell’Italia tra Francia e spagna e per sugellare il tutto si celebra il matrimonio tra filippo 2 e la figlia di entrico 2, Elisabetta di voleis. Elisabetta di valois però non era la prima moglie tant’è che filippo usava molto i matrimoni per la politica del suo paese.

Il regno di Filippo II

Isabella di portogallo e Carlo 5 sono i suoi genitori e nasce nel 1527, diventando re nel 1556-1598 (anno della sua morte). Filippo secondo è un personaggio abbastanza cupo e austero, la sua politica interna si basa su un centralismo ed è orientato a rafforzare il suo potere monarchico in opposizione a suo padre e alla sua politica. Le cortes (istituzioni spagnole) vengono svuotate di tutte le loro funzioni e il potere torna tutto al re.

L'Escorial e la politica religiosa

Lui abbandonerà l’idea di avere una corte itinerante e non si sposterà quasi mai dalla Spagna e la sua residenza, il palazzo regio, Escorial, a 500 km da Madrid. L’architettura dell’Escorial rispecchia la personalità di Filippo poiché era più una fortezza monastero, spoglio dal punto di vista artistico con un’architettura austera e cupa come la sua personalità.

L’Escorial è una fortezza monastero poiché lui applicò un’attenta politica religiosa e quindi una forte intolleranza per i non cristiani. Per lui la fede è uno strumento di governo e il collante della nazione, quindi un attento controllo dal punto di vista religioso è tutto e tutto ciò che esce dalla fede non deve essere consentito.

Con questo ideale si perseguono gli ebrei e i mussulmani.

Le alleanze matrimoniali di Filippo II

Anche le scelte personali rispondono a un’ideale politico, tra cui le alleanze matrimoniali. Si sposerà 4 volte:

1. Principessa portoghese, Maria Emanuela d’Abiz. Era in parte imparentata con Filippo secondo per via di sua madre. In sostanza erano cugini di primo grado, figlia del fratello della madre di Filippo. Muore di parto a 18 anni nel 1545 poco dopo il matrimonio e il figlio nascerà con problemi mentali cosa che non accrescerà l’amore di suo padre. Matrimonio molto breve che viene celebrato per la speranza di unificare la penisola iberica e per il desiderio di prendere a se anche quella parte di territorio anche per via dei predecessori di Filippo.

2. Maria Tudor (prima figlia di Enrico 8), regina d’Inghilterra dal 1553 ed era già sposata con filippo 2. Tuttavia lei muore nel 1558 e filippo si ritrova vedovo per la seconda volta.

3. A questo punto lui si sposa nel 1559 con Elisabetta di voleis. Matrimonio combinato per pacificare i rapporti tra Francia e spagna dopo la pace e anche in questa occasione l’unione tra i due non è particolarmente lunga e Elisabetta muore nel 1568.

4. L’ultimo matrimonio si realizza con una parente, però lontana, Anna d’Austria era la nipote o cugina di secondo grado che però finalmente gli fa nascere un figlio maschio e sano: Filippo III.

La decadenza economica della Spagna

Lui erediterà nel 1598 la corona di Spagna tuttavia lui riceverà un’eredità non molto positiva poiché nonostante viene chiamata il re prudente Filippo II in realtà non gestì bene il suo impero molto potente perché aveva molti terreni coloniali. La Spagna con Filippo II però diventerà molto povera perché aveva sempre un nemico, lui cercava le guerre che in gran parte perderà, perdendo anche molto denaro. Quindi quando Filippo diventa re la spagna godeva di un rifornimento aureo molto importante che sciuperà tutto, tant’è che con lui la Spagna darà banca rotta ben due volte passando dalle essere uno degli stati più importanti a completamente insignificante.

La politica estera di Filippo II

Filippo 2 volendo improntare il potere tutto nelle sue mani, decide che il metodo più semplice e utile è l’applicazione di una rigida politica spirituale. Ma questa politica intollerante si rivelerà una scelta poco sensata dal punto di vista economico poiché i tribunali dell’inquisizione spagnola diventano molto rigidi, i protestanti e qualsiasi religione era perseguitata, anche gli stessi cristiani se non rispettavano gli ideali del buon cattolico venivano processati. Quindi inizia una piccola guerra di religione verso le minoranze presenti in spagna: ebrei e musulmani (muliscos). Tempi prima gli arabi avevano avuto potere in spagna e anche se adesso era passato molto tempo erano comunque rimasti musulmani, tant’è che filippo 2 arrivò a vietare la celebrazione di culti e la possibilità di indossare vestiti tipici arabi. Ciò provocherà una reazione e delle rivolte a Granada che verranno soppresse in modo molto violento per fare vedere che l’unica possibilità della Spagna era di essere cattolica. L’ideale perseguito era la purezza del SANGUE CATTOLICO, espellendo chi non lo aveva.

Questa scelta ovviamente però proverà la spagna di quel ceto imprenditoriale economicamente forte che rappresentava uno dei moti dell’economia spagnola.

Filippo II vuole reggere il regno sull’ideale della purezza del sangue cattolico e a questo proposito avvia una sorta di persecuzione che porterà dei problemi tra cui rivolte e una crisi economica poiché privarsi di una parte della popolazione che deteneva attività commerciali importanti ha squilibrato l’economia, considerando le guerre il sovrano ha svuotato le casse più volte.

Lui faceva affidamento alle risorse minerali dell’argento che però si esaurivano per cui la spagna con filippo conoscerà un periodo di decadenza.

La battaglia di Lepanto

Le direttrici della politica estera non furono molto strategiche, ovviamente per le guerre, ma anche perché il primo obbiettivo fu la riappacificazione del mediterraneo che nel 500 continua ad essere cruciale per il commercio europeo ed era diviso in due grandi sfere, quella orientale degli arabi e ottomani, musulmani, e quella occidentale degli spagnoli e quella parte centrale era controllata da Venezia che ha sempre avuto una importante vocazione commerciale essendo una repubblica marinara. Il mediterraneo di filippo 2 era insicuro poiché c’erano i pirati saraceni dall’oriente e i regni arabi del nord africa condividendo la stessa religione dei turchi nella seconda meta del 500 si alleano per contrastare la spagna.

Nel 1570 i turchi conquistano Cipro, sempre stata veneziana e un importante appoggio commerciale poiché al centro del mediterraneo, ciò genera un malcontento e una certa rilevanza. Si espone Pio 5 e sfrutta questo atto per proporre una coalizione antimusulmana per ragioni di fede e all’appello del papa risponde la spagna. Nel 1571 la flotta cristiana di Giovanni d’Austria il fratellastro di filippo, figlio illegittimo di Carlo 5, sconfigge la flotta turca Viene annientata nella battaglia di Lepanto.

Nonostante il successo si stabilisce comunque che Cipro dovesse andare ceduta quindi questo successo era effimero e anche nell’ottica di restaurazione del cattolicesimo fu una propaganda. Le conseguenze furono negative sia per Venezia (cede cipro) che per la spagna (ragioni economiche).

L'unificazione della penisola iberica

L’altro versante della politica estera spagnola riguarda il Portogallo. Aveva già aperto la strada all’unificazione della penisola iberica con il suo primo matrimonio Filippo ma non funzionò perché c’erano prima di lui degli eredi più vicini per il Portogallo. La situazione cambia perché nel 1578 muore Sebastiano 1 re di portogallo, un evento improvviso poiché si preparava per una spedizione in Marocco per arginare l’espansione degli arabi e ottomani. Filippo allora nota che non ci sono eredi diretti e compie un’impresa dinastica rivendicando il Portogallo perché era stato sposato con una principessa portoghese e perché era figlio di una principessa portoghese. In un primo momento i portoghesi non accolgono questa richiesta allora filippo occupa Lisbona nel 1581 e la popolazione non è in grado di rispondere così l’anno successivo Filippo viene incoronato re di Portogallo.

Sembra essersi realizzato il sogno dell’unificazione della penisola iberica, un sogno perché il Portogallo non si arrenderà mai ad essere associato alla spgana e inizieranno guerre di rivolta fino al 1668 anno in cui il Portogallo riavrà l’indipendenza.

La rivolta nei Paesi Bassi

Il caso dell’area dei paesi è più problematico poiché erano spagnoli in quanto possidenti personali di Carlo 5 e quindi anche di suo figlio. Questi antichi possedimenti degli Asburgo (Belgio Lussemburgo olanda) erano molto forti economicamente, tra le più sviluppate e quindi un importantissimo serbatoio di risorsa. Dal punto di vista geografico però presenta discontinuità poiché in mezzo c’è la Francia e questo determina una spiccata autonomia di questi territori poiché a differenza del padre Filippo deciderà di non spostarsi dalla Spagna mantenendo un rigido centralismo, l’unica cosa che faceva era un rigido obbligo di tasse.

Anversa diventerà il centro di una rivolta spagnola, al tempo capitale economica sede di importanti banche.

I territori più vicini alla Francia e al sacro romano impero si era diffuso in larga parte il calvinismo, anche se c’erano sempre le province del sud cattoliche.

Filippo vuole imporre anche lì la sua impresa di religione.

A partire dal 1559 Filippo assegna i paesi bassi alla sorellastra Margherita d’Austria, lei anche se interessata alla politica del fratello si era dimostrata tollerante ai calvinisti, questa scelta pero progressivamente si andava a scontrare con quella di Filippo molto dura anche dal punto di vista fiscale. Più si mette in difficoltà in Spagna più filippo richiede tasse sempre più pesante nei paesi bassi, e aggiungendo una serie di disposizioni per contenere il protestantesimo provocano delle ribellioni dal popolo.

La resistenza delle Province Unite

Queste ribellioni filippo le accoglie molto negativamente e anziché prenderle come un segnale decide di stroncare con estrema violenza le rimostranze e nel 1567 invia una spedizione guidata dal Duca d’alba, personaggio ricordato per la sua spietatezza che era accompagnata dal tribunale dei torbidi (formato da filippo in soccorso del duca, simile all’inquisizione e portò alla morte di circa 18.000 persone in pochi anni). Filippo è convinto che agire con così tanta forza servirà a tacere le proteste, ma non aveva fatto i conti con la reazione del popolo dei paesi bassi di fronte alla violenza riservata dal sovrano tant’è che la popolazione reagisce con la non paura che porterà poi alla nascita delle Province Unite indipendenti dalla spagna. Per filippo si trattava solo di una guerra di religione o tutta al più economica, mentre per i paesi bassi era una questione teorica e politica poiché si diffondono le teorie monarcomache (i monarcomachi sono i seguaci di una teoria/visione per cui il sovrano non può fare tutto e può essere contrastato dal popolo anche con mezzi violenti).

Per i monarcomachi il potere del sovrano per loro non è derivato come era solito credere da dio ma è ceduto dal popolo al sovrano a seguito di un contratto con i cittadini, la sovranità risiede nel popolo, questo dicono le teorie monarcomache e contrattualistiche. Perciò il re può essere contrastato e il governo valutato.

La nascita della Repubblica delle Province Unite

La reazione a filippo secondo del popolo è condivisa anche dalle province cattoliche, oltre che da quelle calviniste. La resistenza quindi è condivisa aldilà della credenza religiosa poiché si basa sulla politica.

Il punto di svolta è segnato nel 1576 con il saccheggio di Amberga quando le truppe vengono lasciate senza paga a seguito della banca rotta della spagna.

Quindi a questo punto si alleano le due credenze dei paesi creando un’alleanza temporanea. Il comando viene assegnano al principe Guglielmo d’Orange. Qui filippo si rende conto che sta prendendo un’area importante e ammorbidisce la sua politica sostituendo il duca d’alba con Giovanni d’Austria (guidato la battaglia contro i turchi per recuperare Cipro) per riportare i cattolico dalla sua parte. Successivamente alla sua morte viene inviato il figlio di Margherita d’Austria, Alessandro Farnese che aveva delle buone doti diplomatiche che permettono di ricucire la ferita che si era aperta.

Le province cattoliche poi scelgono di uscire dall’alleanza e si uniscono all’unione cattolica di Arras del 1579.

Anche le province del nord però nello stesso anno decidono di creare l’unione di Utret che portano avanti fino al 1581 anno in cui si proclamano indipendenti. Nasce la repubblica delle sette province unite ma la corona spagnola non ne riconoscerà mai l’indipendenza, solo dopo la fine della guerra dei trent’anni accadrà (1648).

La figura di spicco in tutto ciò è Guglielmo d’Orange che verrà nominato governatore della repubblica delle province unite.

Domande da interrogazione

  1. Quali territori eredita Filippo II dopo l'abdicazione di Carlo V?
  2. Filippo II eredita il territorio spagnolo, che include anche i territori italiani, i Paesi Bassi e i possedimenti coloniali.

  3. Qual è l'importanza della battaglia di San Quentino del 1557?
  4. La battaglia di San Quentino del 1557 è importante perché segna la comparsa del Duca di Savoia, Emanuele Filiberto, e contribuisce alla supremazia spagnola in Italia.

  5. Come Filippo II gestisce la politica interna della Spagna?
  6. Filippo II adotta una politica di centralismo, svuotando le cortes delle loro funzioni e concentrando il potere nelle sue mani, con un forte controllo religioso.

  7. Quali sono le conseguenze economiche delle politiche di Filippo II?
  8. Le politiche di Filippo II portano a una crisi economica, con la Spagna che dichiara bancarotta due volte a causa delle guerre e della persecuzione delle minoranze religiose.

  9. Come si sviluppa la questione dei Paesi Bassi sotto il regno di Filippo II?
  10. Nei Paesi Bassi, le politiche fiscali e religiose di Filippo II provocano ribellioni, portando alla nascita delle Province Unite indipendenti dalla Spagna nel 1581.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino