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Concetti Chiave

  • Filippo II di Spagna cercò di ridurre le autonomie dei Paesi Bassi, imponendo il cattolicesimo e una forte pressione fiscale, provocando così una rivolta.
  • La rivolta nei Paesi Bassi portò alla divisione tra le province ribelli a nord (Unione di Utrecht) e quelle fedeli a sud (Unione di Arass).
  • La guerra nei Paesi Bassi si concluse con il Trattato di Londra nel 1604 e la "Tregua dei 12 anni" del 1609, riconoscendo temporaneamente l'indipendenza olandese.
  • In Francia, le guerre di religione tra cattolici e ugonotti furono aggravate da una crisi dinastica e dagli interventi di Caterina de Medici.
  • Enrico IV di Francia, dopo la "guerra dei tre Enrichi", pubblicò l'editto di Nantes, garantendo la libertà di culto privato ai calvinisti e rafforzando la monarchia assolutistica.

Indice

  1. L'eredità di Filippo II
  2. La rivolta nei Paesi Bassi
  3. Divisione dei Paesi Bassi
  4. La sconfitta dell'Invincibile Armata
  5. Guerre di religione in Francia
  6. La guerra dei tre Enrichi
  7. L'editto di Nantes e le sue conseguenze
  8. Colonizzazione e morte di Enrico IV

L'eredità di Filippo II

Filippo II aveva ereditato da Carlo V, oltre alla Spagna anche i Paesi Bassi (Belgio e Olanda). Il suo obiettivo era quello di ridurre le autonomie di cui questi popoli avevano goduto fino a quel momento.

In ambito fiscale, sottopose questi popoli ad una forte pressione.

Impose la religione cattolica e per perseguitare i calvinisti e introdusse il tribunale dell’Inquisizione.

La rivolta nei Paesi Bassi

Nel 1566 gruppi di aristocratici e borghesi insorsero per rivendicare la loro autonomia.

Rivolsero un appello alla reggente dei Paesi bassi, Margherita d’Austria, sorella del re di Spagna: chiedevano un alleggerimento della pressione del fisco, autonomia politica e tolleranza religiosa. In un primo momento margherita e Filippo accolsero le richieste, ma quando i ribelli chiesero di far cessare l’inquisizione spagnola, Filippo reagì con sanguinose repressioni e condanne a morte. Nel 1567, il re inviò nei Paesi Bassi Fernandez de Toledo, duca d’Alba, affinché governasse con pugno di ferro. Il duca istituì un tribunale speciale “Il Consiglio del Sangue” che emise migliaia di condanne.

Divisione dei Paesi Bassi

La rivolta si allargò: cattolici e calvinisti si allearono, stavano infatti lottando per l’indipendenza dalla Spagna di Filippo.

Anche Guglielmo d’Orange, membro della corte di Filippo II e addirittura nominato governatore della parte settentrionale dei Paesi Bassi, si unì alla rivolta. Il consolidarsi della rivolta determinò la divisione dei Paesi Bassi in due distinte zone:

Unione di Utrecht, ovvero le ribelli province unite del nord, comprendeva anche l’Olanda di cui Guglielmo d’Orange fu eletto Statolder, governatore generale.

Unione di Arass delle province del sud che restano fedeli a Filippo.

La sconfitta dell'Invincibile Armata

In seguito, Filippo organizzò una spedizione per recuperare le province del nord, ma la sua avanzata preoccupava gli inglesi (alleati degli olandesi); Elisabetta inviò un contingente al comando di Francis Drake che distrusse la flotta spagnola. Organizzò una grande flotta “L’invincibile armata” che partì da Lisbona equipaggiata con 2000 cannoni, ma fu sconfitta dagli inglesi e poi scompaginata da una tempesta. La guerra, dopo diversi eventi, finì con il Trattato di Londra del 1604, firmato da Giacomo I Stuart, succeduto ad Elisabetta.

Nel 1609 con la “Tregua dei 12 anni” cui Filippo dovette riconoscere l’Indipendenza olandese per un tempo limitato (12 anni).

Guerre di religione in Francia

Era lacerata dalle guerre di religione tra Ugonotti (calvinisti francesi) e i cattolici. L’esplosione dei conflitti fu determinata da una crisi dinastica: nel 1559 morì Enrico II e i figli Francesco II e Carlo IX erano minorenni; si ebbe un periodo di reggenza da parte della madre Caterina de Medici, moglie di Enrico II.

Caterina evitò in diversi modi di evitare la guerra aperta tra cattolici e calvinisti. Nel 1562 emanò l’editto di tolleranza che riconosceva la libertà di culto, ma con dei limiti.

I conflitti degenerano in una guerra civile e Caterina volle porre fine a queste lotte ordinando di uccidere tutti i capi ugonotti. La strage avvenne nel 1572, durante le nozze tra Margherita (figlia di Caterina) ed Enrico di Borbone (capo degli ugonotti) sovrano di Navarra.

Alla morte di Carlo IX salì al trono un terzo figlio, Enrico III. Ci fu però un’altra crisi dinastica, perché nel 1584 morì il fratello di Enrico III ovvero il Duca d’Angiò (sarebbe stato il successore). Enrico III non aveva altri eredi.

La guerra dei tre Enrichi

Il primo nell’ordine della successione era Enrico di Borbone, marito di Margherita e capo del partito ugonotto. Si riaccese lo scontro. Il papa Sisto V scomunicò Enrico di Borbone, affinché non ereditasse il diritto al trono. Anche Filippo II appoggiò i francesi così, gli spagnoli insieme ai francesi, si allearono e formarono una lega cattolica capeggiata dal cattolico Enrico di Guisa.

Questa sarà ricordata come “la guerra dei tre Enrichi”, dal nome dei protagonisti.

Enrico III fece assassinare Enrico di Guisa, capo dei cattolici. Enrico III, che intanto si era dato alla fuga, a sua volta venne assassinato da un monaco cattolico, inviata dai Guisa.

Enrico III, sul letto di morte, riconobbe come erede Enrico di Borbone e gli intimò di convertirsi al cristianesimo, allo scopo di scongiurare una nuova guerra di religione.

Nella cattedrale di Chartres, Enrico di Borbone prima di essere incoronato re con il nome di Enrico IV si convertì al cattolicesimo. Pare che prima dell’abiura avesse pronunciato queste parole: Parigi val bene una messa.

L'editto di Nantes e le sue conseguenze

Pubblicò l’editto di Nantes del 1598 con cui confermò il cattolicesimo come religione di stato, ma lasciò agli ugonotti la libertà di aderire in privato al calvinismo. Il Papa Clemente VII gli concesse l’annullamento del matrimonio con Margherita e poté sposare Maria de’ Medici, figlia del granduca di Toscana Francesco I.

Negli anni seguenti, Enrico IV rafforzò la monarchia in senso assolutistico, istituì la Paulette, ovvero una tassa annuale pagata da chi deteneva cariche pubbliche e che conferiva l’ereditarietà della carica. Ci furono due conseguenze: da un lato migliorò il quadro della finanza regia, dall’altro se le cariche fossero diventate ereditarie il re avrebbe perso il controllo sulla nobiltà di Toga.

Colonizzazione e morte di Enrico IV

Enrico riprese anche le opere di colonizzazione; si diresse verso le Antille e la costa dell’America settentrionale. Con i nativi scambiava prodotti e soprattutto pellicce. I più importanti insediamenti li troviamo nella zona dell’attuale città di Québec e nel bacino del Mississippi la nouvelle France, ma i cattolici nutrivano forti dubbi sulla conversione del re, in ragione del fatto che aveva emanato l’editto di Nantes.

Ciò creò una forte frattura politica e religiosa. Nel 1610 Enrico IV venne pugnalato a morte da Ravaillac, un fanatico cattolico.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali azioni di Filippo II nei Paesi Bassi e quali furono le conseguenze?
  2. Filippo II ereditò i Paesi Bassi e cercò di ridurne le autonomie, imponendo la religione cattolica e una forte pressione fiscale. La sua azione provocò una rivolta che portò all'istituzione del tribunale dell'Inquisizione e alla repressione sanguinosa dei ribelli. Questo portò alla divisione dei Paesi Bassi e alla lunga lotta per l'indipendenza, culminata con il riconoscimento temporaneo dell'indipendenza olandese nel 1609.

  3. Come si svilupparono le guerre di religione in Francia e quale fu il ruolo di Caterina de Medici?
  4. Le guerre di religione in Francia furono alimentate da una crisi dinastica e da tensioni tra cattolici e calvinisti. Caterina de Medici, reggente per i figli minorenni, cercò di evitare lo scontro aperto emanando l'editto di tolleranza nel 1562, ma i conflitti degenerarono in guerra civile. Il suo tentativo di porre fine alle lotte con l'ordine di uccidere i capi ugonotti nel 1572 fallì, portando a ulteriori violenze.

  5. Quali furono le conseguenze della "guerra dei tre Enrichi" per la Francia?
  6. La "guerra dei tre Enrichi" portò all'assassinio di Enrico di Guisa e di Enrico III, lasciando Enrico di Borbone come successore. La sua ascesa al trono e la conversione al cattolicesimo permisero di scongiurare una nuova guerra di religione e portarono alla pubblicazione dell'editto di Nantes nel 1598, che confermò il cattolicesimo come religione di stato ma garantì ai calvinisti la libertà di culto privato.

  7. Come Enrico IV rafforzò la monarchia francese e quali furono le sue politiche interne?
  8. Enrico IV rafforzò la monarchia in senso assolutistico, introducendo la Paulette, una tassa annuale per chi deteneva cariche pubbliche, che rendeva ereditarie tali cariche. Questo migliorò le finanze regie ma rischiava di diminuire il controllo reale sulla nobiltà. Inoltre, promosse la colonizzazione nelle Antille e in America settentrionale, aumentando il potere e l'influenza della Francia.

  9. Quali furono le implicazioni dell'editto di Nantes e della conversione di Enrico IV per la Francia?
  10. L'editto di Nantes e la conversione di Enrico IV al cattolicesimo ebbero un impatto significativo sulla Francia, ponendo fine alle guerre di religione e stabilizzando il paese. Tuttavia, la conversione del re suscitò dubbi tra i cattolici, creando una frattura politica e religiosa che persistette. La sua morte per mano di un fanatico cattolico nel 1610 evidenziò la persistente tensione religiosa nel paese.

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