ZiedSarrat
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Concetti Chiave

  • Le sconfitte nella guerra dei Trent'anni e i trattati di Westfalia e Pirenei segnarono l'inizio del declino della Spagna come potenza egemonica.
  • La Spagna affrontò una significativa erosione territoriale, perdendo territori in Fiandre, Franca Contea, Paesi Bassi e Italia.
  • Problemi economici interni, come la cronica insufficienza produttiva e l'incapacità di attuare una politica mercantilistica, aggravarono la crisi spagnola.
  • La povertà di risorse in Castiglia e l'inefficiente sistema fiscale furono ulteriori ostacoli al mantenimento del potere spagnolo.
  • L'ascesa di Filippo V di Borbone portò a tentativi di riforma amministrativa e fiscale, iniziando un processo di rinnovamento dello stato spagnolo.

Indice

  1. Declino dell'impero spagnolo
  2. Crisi interna della Spagna
  3. Riforme sotto Filippo V

Declino dell'impero spagnolo

Dopo le sconfitte subìte nella guerra dei Trent'anni, nella seconda metà del Seicento - con le paci di Westfalia (1648) e dei Pirenei (1659) - la Spagna, pur conservando la maggior parte del suo impero (nel 1668 la Spagna aveva perso il controllo del Portogallo e dei suoi domini oltreoceano), dovette non solo rinunciare alle proprie ambizioni egemoniche, ma anche accettare una ulteriore erosione territoriale, riguardante i possedimenti nell'area del Reno (Fiandre e Franca Contea) e, nei primi decenni del Settecento, nei Paesi Bassi e in Italia.

Crisi interna della Spagna

Questa crisi della potenza spagnola aveva alla base gravi limiti interni: la cronica insufficienza produttiva, che costringeva la Spagna a ricorrere al mercato estero, con grave deflusso di metalli preziosi; la sostanziale incapacità di mettere in atto una politica mercantilistica, difendendo i propri spazi commerciali in modo da assicurarsi il godimento dei proventi economici degli ancora sterminati possessi coloniali; la povertà di risorse della Castiglia, le difficoltà della raccolta fiscale, i privilegi parassitari dell'aristocrazia e le autonomie dei diversi regni della corona.

Riforme sotto Filippo V

Un tentativo di riforma e riorganizzazione dello stato si ebbe dopo la morte dell'ultimo esponente della casa spagnola degli Asburgo, Carlo II d'Asburgo, re dal 1665 al 1700, uscito di scena senza eredi diretti. Sul trono di Madrid salì Filippo V di Borbone (1700-46), nipote del re di Francia Luigi XIV (la vicenda fu all'origine della guerra detta appunto di successione spagnola). Con l'aiuto del ministro Alberoni, il sovrano si dedicò alla riorganizzazione giurisdizionale, amministrativa e fiscale dello stato spagnolo, avviando un lento processo di riforma del paese, che verrà continuato anche dai suoi discendenti.

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