Concetti Chiave
- La crisi economica dell'Impero romano portò a una vita economica più locale e agraria, con l'autosufficienza come obiettivo principale.
- In Occidente nacque il sistema curtense, una nuova organizzazione produttiva basata su possedimenti terrieri chiamati curtes.
- Ogni curtis era divisa in due parti: la pars dominica, gestita dal padrone, e la pars massaricia, affidata a servi o contadini liberi.
- I contadini dovevano versare parte del raccolto e pagare tributi al signore, oltre a prestare lavoro per la pars dominica.
- La servitù della gleba si diffuse, impedendo ai contadini di lasciare la terra che coltivavano.
La crisi economica dell'impero romano
La crisi economica dell'Impero romano impose la riorganizzazione della vita economica, che divenne:
locale, per l'arresto dei traffici;agraria, perché la terra diventò quasi l'unica fonte di ricchezza;
poco differenziata, perché ogni comunità ricercò l'autosufficienza.Di conseguenza in Occidente si affermò
così una nuova organizzazione produttiva: il sistema curtense.
Durante l'Alto Medioevo(dalla caduta dell'Impero romano fino all'anno Mille) la terra venne progressivamente
divisa in possedimenti chiamati curtes che appartenevano a un dominus(il re, la Chiesa o un signore locale).
Ogni curtis era divisa in due parti:
-la pars dominica(da dominus), riservata al padrone e gestita da lui attraverso il lavoro dei suoi servi;
-la pars massaricia(da massarius, >), suddivisa in mansi, appezzamenti affidati a servi o a contadini liberi.
Questi, in cambio del terreno, dovevano versare parte del raccolto e pagare i tributi al signore, oltre a lavorare
i terreni della pars dominica per un certo numero di giornate(corvées).
Si diffuse la servitù della gleba che vietava, ai contadini che vi erano sottoposti, di lasciare la terra che coltivavano.