Concetti Chiave
- Nel Cinquecento, nasce un sistema economico protocapitalista che evolve nel capitalismo moderno dopo le rivoluzioni del Settecento.
- Il nuovo sistema economico favorisce il progresso sociale ed economico, contrastando l'immobilismo medievale.
- La borghesia aumenta la sua influenza, mentre la nobiltà perde importanza, tranne in Inghilterra dove rimane dinamica.
- L'ascesa borghese accentua il divario tra ricchi e poveri, con le classi meno agiate gravemente colpite dall'inflazione.
- La situazione economica sfavorevole delle classi povere provoca frequenti ribellioni nel corso del secolo.
Indice
Evoluzione economica del Cinquecento
Rispetto al Medioevo, nel Cinquecento cambiano le tecniche di produzione, circolazione e distribuzione del denaro e si delinea un nuovo sistema economico il cui fulcro è il guadagno, e che è perciò definito protocapitalista. Su questo nuovo sistema si imposta, a partire dalle rivoluzioni alla fine del Settecento, il capitalismo moderno.
Lo sviluppo di questo nuovo sistema economico apre la strada del progresso sia dal punto di vista sociale che economico ad una grande fetta della popolazione, e mette fine all’immobilismo che ha caratterizzato l’età medievale.
Ascesa della borghesia
La borghesia riesce progressivamente ad accrescere la sua influenza, ricoprendo numerose cariche pubbliche (come ambasciatori e giuristi) e finanziando i sovrani. In generale, invece, la nobiltà perde importanza, ma un’eccezione è rappresentata dalla nobiltà inglese, che acquisisce dinamismo e, grazie alle sue ricchezze, riesce a progredire ulteriormente.
Conseguenze sociali del nuovo sistema
L'ascesa della classe borghese porta, tuttavia, a una maggiore accentuazione del divario tra ricchi e poveri. La disperazione in cui versano le classi meno agiate, composte da artigiani, contadini e operai, sono provate dal continuo aumento dei prezzi e dalla caduta del potere d'acquisto, e ciò porterà a frequenti ribellioni nel corso del secolo.