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Concetti Chiave

  • Il Quattrocento vide il rafforzamento delle Grandi Monarchie Nazionali, con sovrani che centralizzarono il potere attraverso un apparato burocratico e eserciti permanenti.
  • I sovrani francesi e inglesi si procurarono nuove risorse finanziarie introducendo imposizioni fiscali regolari, sostituendo i contributi feudali.
  • La Guerra dei Cent'anni (1337-1453) fu un lungo conflitto tra Francia e Inghilterra, scatenato da rivendicazioni dinastiche e dispute commerciali.
  • Giovanna d'Arco svolse un ruolo cruciale nella guerra, guidando l'esercito francese nella liberazione di Orléans e permettendo l'incoronazione di Carlo VII.
  • La fine della Guerra dei Cent'anni vide l'emergere di nuove dinastie e conflitti interni, come la Guerra delle due rose in Inghilterra, risolta dall'ascesa dei Tudor.

Indice

  1. Il potenziamento delle monarchie nazionali
  2. La nascita degli eserciti permanenti
  3. Le trasformazioni fiscali e politiche
  4. La guerra dei cent'anni
  5. Le rivolte sociali in Francia
  6. La tregua e le nuove ostilità
  7. Giovanna d'Arco e la svolta francese
  8. La guerra delle due rose

Il potenziamento delle monarchie nazionali

Il Quattrocento fu caratterizzato dal potenziamento delle Grandi Monarchie Nazionali, in primis dell'Inghilterra e della Francia.

I sovrani rafforzarono l'Apparato Burocratico, rendendolo un importante strumento di governo. I funzionari svolgevano il loro ufficium solo e soltanto per compito della corona, ricompensato con uno stipendio.

La nascita degli eserciti permanenti

Nei secoli centrali del medioevo, in caso di guerra le monarchie feudali si erano appoggiate ai grandi feudatari, che fornivano gli uomini e i mezzi per sostenere l'impresa bellica. Nel Trecento la situazione mutò radicalmente; i sovrani avvertirono il bisogno d non dipendere più dai loro vassalli, ma di avere a propria disposizione delle truppe: nacquero dunque gli eserciti permanenti ( essi erano così definiti perché gli uomini che li componevano, dopo aver prestato il loro servizio, non venivano congedati).

Le trasformazioni fiscali e politiche

I sovrani dovettero procurarsi nuove e ingenti fonti finanziarie attraverso le imposizioni fiscali, che sostituirono i contributi volontari offerti dai feudatari e dalla comunità.

In origine i contributi fiscali erano richiesti soltanto in caso di particolari necessità, ma cominciarono a essere convocate regolarmente, si trasformarono in imposte abituali di cui soltanto l'entità andava discussa volta per volta.

Dopo la morte di Carlo IV al trono di Francia salì Filippo VI di Aloisia iniziatore di una nuova Dinastia (quella dei valois per l'appunto) la quale portò allo splendore la Francia portando a compimento la politica accentratrice che portò il re a governare l'intera nazione.

L'organizzazione politica in Inghilterra definitiva fu raggiunta nel trecento, quando il Parlamento fu diviso in una camera alta, ovvero dei Lord (composta dagli ecclesiastici dai nobili) e dalla Camera dei Comuni (composta dai rappresentanti delle città tuttavia subordinati ai lord). Rispetto alla Francia, in Inghilterra il Parlamento aveva l'autorità di contrapporsi al sovrano.

La guerra dei cent'anni

Tra il XIV e il XV secolo in Francia e in Inghilterra vi furono diverse trasformazioni in ambito politico , compiuti durante una guerra durata dal 1337 al 1453 ( ovvero 116 anni) che passò alla storia come la Guerra dei Cent'anni.

La guerra affrontava ormai vecchie motivazioni di natura Dinastica secondo la quale il sovrano d'Inghilterra Edoardo III rivendicava il diritto al trono di Francia, non riconoscendo la legittima successione di Filippo VI di Valois.

Le ragioni profonde del conflitto erano tuttavia di Natura Politica. Gli Inglesi esportavano una parte della loro lana nelle Fiandre, regione che dipendeva dalla Francia.

Nel 1337 Filippo VI di Valois decise di proibire tale commercio. Edoardo III, appoggiato dalla nobiltà e dai mercanti, dichiarò guerra alla Francia.

Edoardo III nel 1347 riuscì a conquistare la città Francese di Calais. (città che rimarrà in mano agli inglesi per ben due secoli)

il conflitto proseguì sotto il regno di Re Giovanni II detto ''il buono'', successore di Filippo VI di Valois. Nella Battaglia di Poitiers del 1356, Giovanni fu sconfitto dalle truppe inglesi e fatto

prigioniero. La prima fase della guerra si concluse nel 1360 con il Trattato di Brétigny, sigillato tra Giovanni II ed Edoardo III. Questa pace si rivelò un successo soprattutto per l'Inghilterra che prese possesso di gran parte della Francia Sud-Occidentale. In cambio Edoardo III rinunciò a proclamarsi re di Francia.

Le rivolte sociali in Francia

Durante la prigionia di Re Giovanni II, la Francia cadde preda a disordini sociali. A Parigi scoppiò una rivolta della borghesia cittadina, che approfittò del vuoto di potere per affermarsi politicamente. Alla guida dell'insurrezione c'era Etienne Marcel, il quale chiese agli stati generali fossero affidati la tutela dell'erede al trono,chiamato delfino. Nel 1358, appoggiato dal re di Navarra Carlo il Malvagio e dall'intera popolazione parigina, Etienne Marcel s'impadronì del governo di Parigi. Marcel fu infatti abbandonato dalla classe borghese a causa della sua intenzione di collegare il movimento parigino della jaquerie. Nella realtà dei fatti un'alleanza del genere non era possibile: mentre i borghesi erano spinti da un progetto politico concreto, i contadini si muovevano in maniera disordinata e irrazionale, attaccando e devastando i castelli dei nobili e dei borghesi. Per questa ragione, i nobili furono fiancheggiati anche dalla borghesia. Entrambe le rivolte si conclusero con un nulla di fatto: Marcel fu ucciso e la jaquerie domata.

A Giovanni II succedette il figlio Carlo V, il quale si trovò a fronteggiare la difficile situazione in cui versava il paese. La sua prima mossa coincise con una riorganizzazione del sistema tributario, finalizzata a finanziare le spese militari.

Con la morte di Carlo V, il quale si trovò a fronteggiare la difficile situazione in cui versava il paese. La sua prima mossa a finalizzare le spese militari.

La tregua e le nuove ostilità

Con la morte di Carlo V iniziò una fase di tregua, durante la quale i due paesi, stremati dalla guerra, dovettero preoccuparsi principalmente dei propri affari interni. Mentre gli inglesi erano impegnati a spegnere i focolari delle rivolte contadine esplose nel 1381, i francesi assistevano interni all'implosione del proprio paese, guidato da un re folle e inesperto, Carlo VI. Due fazioni di nobili si consideravano il potere:gli Armagnacchi e i Borgognoni.

Nel 1420 il Re d'Inghilterra Enrico V riaprì le ostilità. I Borgognoni si allearono con gli Inglesi, non tardando a conseguire una vittoria in Normandia. Con il Trattato di Troyes del 1420 Carlo VI fu costretto a riconoscere come sue erede al trono Enrico V, spogliando di conseguenza il figlio Carlo VII dal diritto di ereditare il trono francese.

Il caso volle che Carlo VI ed Enrico V morissero nello stesso anno e che il trono di Francia e di in Inghilterra fosse ereditato da un neonato, Enrico VI, figlio del re inglese.

Giovanna d'Arco e la svolta francese

On quei difficili anni di anarchia, a sostenere il peso dell'assenza di una guida politica furono i cittadini. Una giovanissima contadina, Giovanna D'Arco si fece interprete del giudizio del popolo e riusci nell'impresa di mutare le sorti del conflitto. Si mise a capo dell'esercito francese battendo quello inglese e liberando la città di Orleans. Nello stesso anno Carlo VII fu incoronato re di Francia a Reims. La guerra dei cent'anni terminò con la vittoria della Francia.

Il successore di Carlo VII, Luigi XI, si trovò subito a dover fronteggiare la questione della Borgogna, i cui duchi,avevano ricoperto un ruolo preponderante delle ultime vicende nella guerra dei cent'anni. Il ducato di Borgogna rappresentava un pericolo non solo per la monarchia francese, ma anche per l'impero e la confederazione svizzera.

La guerra delle due rose

Il re inglese Enrico VI, appartiene alla dinastia dei Lancaster, aveva perso consapevolezza a causa dell'esito negativo del conflitto con la Francia. La casa York, approfittò della situazione per imporre come ''protettore del regno'' un suo rappresentante, Riccardo III. Si accese un sanguinoso conflitto, passato alla storia come guerra delle due rose, che coinvolse per circa 30'anni tutta l'aristocrazia inglese.

Nel 1485 Riccardo III fu sconfitto e ucciso , mentre Enrico VII, appartiene alla casata dei Tudor, conquistò il trono d'Inghilterra. La guerra si concluse con un matrimonio politico: sposando Elisabetta, figlia di Edoardo IV di York, Enrico VII pose fine alla contesa tra le due famiglie.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali trasformazioni delle monarchie nazionali nel Quattrocento?
  2. Nel Quattrocento, le Grandi Monarchie Nazionali, come l'Inghilterra e la Francia, rafforzarono l'apparato burocratico e crearono eserciti permanenti per non dipendere dai vassalli. Inoltre, introdussero nuove imposizioni fiscali per finanziare le spese militari.

  3. Quali furono le cause principali della Guerra dei Cent'anni?
  4. La Guerra dei Cent'anni fu causata da motivazioni dinastiche, con Edoardo III d'Inghilterra che rivendicava il trono di Francia, e da ragioni politiche legate al commercio della lana nelle Fiandre, regione dipendente dalla Francia.

  5. Come si concluse la prima fase della Guerra dei Cent'anni?
  6. La prima fase della Guerra dei Cent'anni si concluse nel 1360 con il Trattato di Brétigny, che fu un successo per l'Inghilterra, la quale ottenne gran parte della Francia sud-occidentale, mentre Edoardo III rinunciò a proclamarsi re di Francia.

  7. Quale ruolo ebbe Giovanna d'Arco nella Guerra dei Cent'anni?
  8. Giovanna d'Arco, una giovane contadina, guidò l'esercito francese contro gli inglesi, liberando la città di Orleans e contribuendo all'incoronazione di Carlo VII come re di Francia, cambiando le sorti del conflitto a favore della Francia.

  9. Come si concluse la Guerra delle due rose in Inghilterra?
  10. La Guerra delle due rose si concluse nel 1485 con la sconfitta e morte di Riccardo III e l'ascesa al trono di Enrico VII della casata dei Tudor, che sposò Elisabetta di York, unendo le due famiglie rivali e ponendo fine al conflitto.

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