bizzarriandrea06
Erectus
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Concetti Chiave

  • Filippo II di Spagna consolidò il potere attraverso un governo assolutistico, scegliendo Madrid come sede della sua corte per la sua posizione centrale.
  • La monarchia di Filippo II fu caratterizzata da un forte impegno verso il Cattolicesimo e una decisa opposizione alla riforma protestante, usando l'Inquisizione per eliminare i dissidenti.
  • In Inghilterra, Elisabetta I riaffermò la supremazia della corona sulla Chiesa d'Inghilterra, respingendo il cattolicesimo e consolidando un governo autocratico.
  • Elisabetta I si rifiutò di sposarsi, incluso il rifiuto della proposta di Filippo II, per mantenere il controllo sul suo regno senza influenze esterne.
  • L'età di Elisabetta portò prosperità culturale e scientifica all'Inghilterra, con sviluppi significativi come il teatro di Shakespeare e la rivoluzione scientifica.

Indice

  1. L'ascesa di Filippo II
  2. Il governo di Filippo II
  3. Religione e persecuzioni
  4. Crisi economica spagnola
  5. Maria I e la persecuzione
  6. Elisabetta I e la successione
  7. Conflitti con Maria Stuart
  8. Il regno di Elisabetta I

L'ascesa di Filippo II

Nel 1556 Carlo V aveva abdicato e aveva ereditato la corona di Spagna suo figlio Filippo II. Questi, come suo padre, voleva consolidare la monarchia e il controllo sui regni a lui assoggettati; per farlo organizzò un governo assolutistico.

Governò gli immensi territori a lui assoggettati da una corte stabile e cercò il luogo più adatto per la sua corte. La scelta cadde su Madrid. Qui Filippo fece costruire il palazzo fortezza dell’Escorial e ne fece la sua residenza. Inoltre, Madrid era il centro geografico della penisola iberica.

Il governo di Filippo II

Consolidò una robusta burocrazia centrale, posta alle dirette dipendenze del re. Gli organi più importanti erano i Consejos (Consigli) che si occupavano di diverse mansioni: la guerra, le finanze, l’Inquisizione, la gestione di tutti i territori sottoposti alla corona spagnola (Castiglia, Aragona, Italia, Portogallo e tutti i territori dell’America latina). Il carattere distintivo della monarchia di Filippo II fu la sua spregiudicata adesione al Cattolicesimo e la radicale opposizione alla riforma protestante.

Ormai la corona spagnola era separata da quella dell’impero e Filippo non aveva più il problema dei principi tedeschi. La religione per Filippo fu un mezzo spregiudicato per affermare la sua autorità; tuttavia, era un uomo profondamente religioso, si sentiva sinceramente investito di una missione divina.

Religione e persecuzioni

Si servì dell’Inquisizione spagnola per eliminare i protestanti avviando processi e condanne al rogo. Si concentrò soprattutto contro gli ebrei convertiti e i moriscos che furono duramente perseguitati. I moriscos risposero con violente rivolte che furono sedate con la forza. Le loro comunità furono smembrate e deportate con la forza da Granada in altre città della penisola iberica.

In America, l’opera di evangelizzazione forzata aveva causato lo sterminio delle popolazioni locali; si costituirono dei grandi regni assegnati a viceré e governatori dalla monarchia spagnola: Vice regno della Nuova Spagna, Governatorato della Florida, Governatorato delle Indie Occidentali e Vice regno del Perù.

Crisi economica spagnola

Purtroppo, la Spagna, anche se potente sul piano politico, era fragile sul piano economico; le guerre e le persecuzioni avevano svuotato le casse dello Stato.

Per far fronte alle spese, Filippo II inasprì il prelievo fiscale e chiese dei prestiti alle banche, soprattutto a quelle Genovesi; ciò però non bastò poiché l’epoca di Filippo II fu segnata e ricordata come un’epoca di profonda crisi fiscale.

Maria I e la persecuzione

Alla morte di Enrico VIII salì al trono il figlio Edoardo VI (1547); con lui partì un tentativo di restaurazione del cattolicesimo, ma poiché morì prematuramente a 16 anni, salì al trono la regina Maria I detta la Cattolica.

Era figlia di Enrico VIII e Caterina d’Aragona e si sposò con Filippo II di Spagna. Avviò la persecuzione di tutti i protestanti che gli valse l’appellativo di Bloody Mary (Maria la Sanguinaria) nel 1553.

Fece inoltre imprigionare la sorella Elisabetta, sua avversaria religiosa, nella Torre di Londra. Elisabetta era figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena.

Elisabetta I e la successione

Nel 1558, morta Maria la cattolica, Elisabetta salì al trono e riprese i principi del programma anglicano.

Con l’atto di supremazia riaffermò la superiorità della corona sulla chiesa d’Inghilterra; Elisabetta venne colpita dalla scomunica.

Alla morte di Maria la Cattolica, Filippo II chiese ad Elisabetta di sposarlo allo scopo di riportare l’Inghilterra sotto il cattolicesimo. Elisabetta però non accettò la proposta di matrimonio e in seguito rifiutò sempre di sposarsi per poter governare in modo più lucido e senza farsi condizionare (venne soprannominata “la Regina Vergine”).

Conflitti con Maria Stuart

Filippo, irritato dalle scelte anticattoliche della sovrana, iniziò così ad ordire complotti finalizzati a detronizzarla per mettere al potere Maria Stuart; era figlia del re di Scozia Giacomo V, il quale a sua volta era figlio di una sorella di Enrico VIII.

Maria Stuart rivendicò il diritto alla successione visto che Elisabetta era figlia di Anna Bolena (la moglie ripudiata); nel 1561, morto Giacomo V, Maria Stuart divenne regina di Scozia.

Una rivolta di calvinisti, scoppiata nel 1567, la costrinse a lasciare la Scozia per rifugiarsi in Inghilterra.

Elisabetta ne approfittò e si vendicò, avendo scoperto dei complotti nei suoi confronti; la fece imprigionare nella torre di Londra e successivamente giustiziare per alto tradimento.

Il regno di Elisabetta I

La scelta anglicana di Elisabetta non era però approvata dalla Camera dei Comuni del Parlamento Inglese; molti deputati infatti erano seguaci del calvinismo. Inoltre, Elisabetta non era animata tanto dal fervore religioso, quanto dall’esigenza di rafforzare la monarchia.

Elisabetta neutralizzò l’opposizione, evitando di ricorrere al Parlamento e avvalendosi dell’aiuto di un numero ristretto di consiglieri, adottando uno stile di governo tipicamente assolutistico.

L’età di Elisabetta portò ricchezza all’Inghilterra che si affermò come importante Polo culturale, artistico e filosofico. Basti pensare alla rivoluzione del teatro di Shakespeare e alla rivoluzione scientifica.

Domande da interrogazione

  1. Perché Filippo II scelse Madrid come sede della sua corte?
  2. Filippo II scelse Madrid per la sua posizione geografica centrale nella penisola iberica e vi costruì il palazzo fortezza dell’Escorial, facendola diventare la sua residenza.

  3. Qual era il carattere distintivo della monarchia di Filippo II di Spagna?
  4. Il carattere distintivo della monarchia di Filippo II era la sua spregiudicata adesione al Cattolicesimo e la radicale opposizione alla riforma protestante.

  5. Come agì Filippo II contro i protestanti e altre minoranze religiose?
  6. Filippo II utilizzò l’Inquisizione spagnola per eliminare i protestanti, avviando processi e condanne al rogo, e perseguitò duramente anche gli ebrei convertiti e i moriscos, che risposero con rivolte sedate con la forza.

  7. Quali furono le conseguenze economiche delle politiche di Filippo II?
  8. Le guerre e le persecuzioni svuotarono le casse dello Stato spagnolo, portando Filippo II ad inasprire il prelievo fiscale e a chiedere prestiti, soprattutto alle banche Genovesi, segnando un’epoca di profonda crisi fiscale.

  9. Come Elisabetta I d'Inghilterra riuscì a mantenere il potere nonostante le pressioni esterne e interne?
  10. Elisabetta I neutralizzò l’opposizione evitando di ricorrere al Parlamento e avvalendosi dell’aiuto di un numero ristretto di consiglieri, adottando uno stile di governo assolutistico e rifiutando proposte di matrimonio per mantenere il controllo.

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