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Concetti Chiave

  • I Balcani comprendono Bulgaria, Romania, Albania, Grecia, ex Jugoslavia e Turchia, con una storia di occupazioni da parte di popoli slavi e Turchi ottomani.
  • Nel Trecento, i Turchi ottomani conquistarono gran parte dei Balcani, segnando una lunga dominazione fino alla crisi dell'impero nel Sette-Ottocento.
  • La crisi ottomana portò a tensioni tra Russia e Austria per il controllo dei Balcani, complicate da diversità etniche e religiose nella regione.
  • Le guerre balcaniche, tra il 1912 e il 1913, ridisegnarono i confini, ma aumentarono le tensioni, contribuendo allo scoppio della prima guerra mondiale.
  • La creazione del Regno di Albania durante le guerre balcaniche impedì alla Serbia l'accesso al Mare Adriatico.

Indice

  1. La storia dei Balcani
  2. Conflitti e divisioni etniche
  3. Guerre balcaniche e conseguenze

La storia dei Balcani

Con l’espressione Balcani si intende la regione che attualmente comprende la Bulgaria, la Romania, l’Albania, la Grecia, la ex Jugoslavia e la Turchia. Con la decadenza dell’impero romano queste zone furono occupate inizialmente da popoli slavi ( i Serbi) o slavizzati (i Bulgari) che si crearono regni autonomi. Nel Trecento i Turchi ottomani si impadronirono di quasi tutti i Balcani sconfiggendo i regni di Bulgaria e Serbia.

Conflitti e divisioni etniche

Nel Sette-Ottocento, con la crisi dell’impero ottomano, si presentò il problema del nuovo assetto dei Balcani e dall’equilibrio tra le grandi potenze con interessi nella regione: Russia e Austria. A questo si aggiungevano i problemi di carattere etnico e religioso: alcune popolazioni balcaniche erano di religione ortodossa, altre cattoliche, altre ancora musulmane. I contrasti impedirono di tracciare dei confini stabili per il futuro equilibrio delle zone. La Russia e l’Austria si spartirono idealmente la penisola, ma tale divisione non poteva risultare gradita alle altre potenze europee. In realtà le popolazioni balcaniche apparirono per lunghi anni come pedine del gioco di altri Stati. Serbia e Moldavia ottennero l’autonomia nel 1829 e la Grecia giunse all’indipendenza nel 1830.

Guerre balcaniche e conseguenze

Le guerre balcaniche furono combattute per il possesso di quei territori europei ancora soggetti all’impero ottomano. Nella prima guerra balcanica (1912-13) l’impero ottomano fu costretti a cedere tutti i suoi domini europei, tranne una piccola parte della Tracia. La seconda guerra balcanica (1913) fu provocata dalla spartizione della Macedonia fra i vincitori. Le guerre balcaniche diedero risultati ambigui e non diminuirono di certo le tensioni esistenti che sfociarono poi nella prima guerra mondiale. L’unica novità fu la creazione di un nuovo Stato: il Regno di Albania, che impediva alla Serbia l’accesso al Mare Adriatico.

Domande da interrogazione

  1. Quali popoli occuparono i Balcani dopo la decadenza dell'impero romano?
  2. Dopo la decadenza dell'impero romano, i Balcani furono occupati da popoli slavi, come i Serbi, e da popoli slavizzati, come i Bulgari, che crearono regni autonomi.

  3. Quali furono le principali potenze coinvolte nei conflitti etnici e religiosi nei Balcani durante il Sette-Ottocento?
  4. Durante il Sette-Ottocento, le principali potenze coinvolte nei conflitti etnici e religiosi nei Balcani furono la Russia e l'Austria, che cercarono di spartirsi la penisola.

  5. Quali furono le conseguenze delle guerre balcaniche?
  6. Le guerre balcaniche portarono alla cessione dei domini europei dell'impero ottomano, alla creazione del Regno di Albania e aumentarono le tensioni che contribuirono allo scoppio della prima guerra mondiale.

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