Concetti Chiave
- L'Inghilterra del Settecento possedeva risorse naturali e infrastrutture essenziali per l'industrializzazione, come miniere di ferro e carbone e una rete di corsi d'acqua.
- Il commercio fiorente e una potente flotta commerciale favorivano un mercato nazionale e internazionale dinamico, supportando la crescita industriale.
- La disponibilità di capitali da parte di proprietari terrieri e mercanti accelerò gli investimenti nell'industria, sfruttando i profitti delle colonie e della rivoluzione agricola.
- L'abbondanza di forza lavoro si verificò a causa della rivoluzione agricola, che spinse molti contadini verso le città industriali in cerca di occupazione.
- Il contesto politico inglese, caratterizzato da stabilità e tutela della proprietà privata, incentivò la libera iniziativa e la crescita economica.
Indice
Condizioni per l'industrializzazione
Nella seconda metà del Settecento, l'Inghilterra presentava tutte le condizioni per mettere in moto l'industrializzazione:
- le colonie fornivano le materie prime come il cotone;
- le miniere inglesi erano ricche di ferro, necessario per produrre le nuove macchine agricole e industriali;
- l'Inghilterra era ricca di corsi d'acqua e canali artificiali, oltre che di giacimenti di carbone; l'acqua e il cabrone fornivano l'energia necessaria per azionare le macchine;
- le floride attività commerciali inglesi potevano contare su un vivace mercato nazionale, su un mercato internazionale aperto alle colonie e su un'imponente flotta commerciale;
- il paese era dotato di vie di comunicazione efficienti.
Fattori di crescita industriale
Altri due fattori spiegano la rapida crescita della produzione industriale in Inghilterra. In primo luogo, la disponibilità di abbondanti capitali da investire nella nuova produzione industriale da parte di due classi sociali: i proprietari terrieri, che si erano arricchiti grazie alle recinzioni e alla rivoluzione agricola, e i mercanti, che avevano ampiamente beneficiato dell'espansione coloniale e dello sviluppo del lavoro a domicilio. In secondo luogo, l'abbondanza di forza lavoro: la rivoluzione agricola, con l'introduzione delle recinzioni e con l'applicazione di sistemi imprenditoriali delle colture, lasciò senza occupazione migliaia di persone che abbandonarono le campagne e si riversarono nelle città industriali; un esercito di disoccupati, composto da uomini, donne e bambini, si rese disponibile sul mercato del lavoro.
Libertà e stabilità istituzionale
Oltre a queste condizioni, interne all'economia, però, ne agiva un'altra non meno importante: il contesto di libertà e di stabilità che le istituzioni inglesi avevano maturato in seguito alla rivoluzione politica nell'età degli Stuart. La "gloriosa rivoluzione" del 1688, infatti, aveva creato condizioni politiche e sociali favorevoli alla libera iniziativa individuale: le leggi tutelavano la proprietà privata e la società apprezzava e premiava, riprendendo le parole di Adam Smith, "la naturale inclinazione di ciascun individuo a migliorare la propria condizione". La monarchia, inoltre, aveva accettato, sottoscrivendo nel 1689 il Bill of rights, di porre come limite al proprio potere il rispetto dei diritti individuali, scelta che le assicurava il consenso dei cittadini e dava stabilità alle istituzioni.
Conseguenze della rivoluzione industriale
La rivoluzione industriale determinò una crescita inarrestabile della produzione e delle merci. Aumentò anche la ricchezza generale, ma si acuirono le differenze sociali. L'Inghilterra diventò la prima società industriale della storia, cioè una società nella quale la maggior parte della popolazione era impiegata nell'industria e viveva nelle città.
Domande da interrogazione
- Quali erano le condizioni che favorirono l'industrializzazione in Inghilterra nel Settecento?
- Quali fattori sociali ed economici contribuirono alla crescita della produzione industriale in Inghilterra?
- In che modo il contesto politico inglese influenzò la rivoluzione industriale?
L'Inghilterra aveva accesso a materie prime dalle colonie, abbondanti risorse naturali come ferro e carbone, un mercato commerciale vivace, e infrastrutture di comunicazione efficienti, che insieme crearono un ambiente favorevole all'industrializzazione.
La disponibilità di capitali da parte dei proprietari terrieri e mercanti, insieme all'abbondanza di forza lavoro derivante dalla rivoluzione agricola, furono cruciali per la rapida crescita della produzione industriale.
La stabilità politica e le libertà individuali garantite dalla "gloriosa rivoluzione" del 1688 e dal Bill of Rights del 1689 crearono un ambiente favorevole alla libera iniziativa e all'innovazione, sostenendo così l'industrializzazione.