Concetti Chiave
- La Seconda Rivoluzione Industriale iniziò con una crisi di sovrapproduzione che portò a una lunga caduta dei prezzi.
- La Grande depressione durò oltre vent'anni, colpendo duramente l'economia mondiale a partire dal 1873.
- Il settore agricolo avanzò tecnicamente, ma in Europa orientale e in parte dell'area mediterranea, i latifondi e le gerarchie sociali ostacolavano l'innovazione.
- La crisi del 1873 colpì l'agricoltura europea, aggravata dalla concorrenza dei cereali di paesi con costi di produzione più bassi.
- La Grande depressione fu anche un periodo di innovazioni tecnologiche e organizzative, nonostante le crisi di sovrapproduzione in agricoltura e industria.
Indice
Inizio della seconda rivoluzione industriale
La Seconda Rivoluzione Industriale ebbe, tuttavia, inizio con un’improvvisa crisi di sovrapproduzione caratterizzata da una prolungata caduta dei prezzi. A partire dal 1873 la grande crisi economica subì un rallentamento: l’economia mondiale entrò in un periodo di difficoltà che durò oltre vent’anni, un periodo che i contemporanei hanno chiamato Grande depressione. Il settore agricolo aveva realizzato importanti progressi tecnici: l’uso sempre più diffuso dei concimi chimici, l’estensione delle opere di bonifica e di irrigazione e l’introduzione di nuove colture resero possibile accrescere la superficie coltivabile e aumentare i rendimenti dei terreni. In quasi tutta l’Europa orientale e in buona parte dell’area mediterranea, però, la situazione era diversa: la persistenza del latifondo di origine feudale, delle antiche gerarchie sociali e della povertà dei coltivatori continuavano ad essere ostacoli insuperabili per l’innovazione tecnologica e per gli investimenti sulla terra.
Crisi agricola e concorrenza internazionale
La crisi del 1873 fu un colpo durissimo per tutta l’agricoltura europea, ma soprattutto per quella più arretrata. Fu provocata dalla concorrenza dei prodotti agricoli, in primo luogo i cereali provenienti dalla Russia e dai “nuovi granai” del mondo, quali Stati Uniti, Canada, Argentina, Australia, India e Nuova Zelanda. Questi erano tutti paesi che potevano produrre e vendere a prezzi inferiori di quelli europei perché predisponevano di grandi estensioni di terreno coltivabili, di manodopera a basso costo e di un’agricoltura meccanizzata.
Sovrapproduzione e innovazioni tecnologiche
La crisi, però, riguardò anche il settore industriale e alla base di questo fenomeno c’era un eccesso dell’offerte dei beni rispetto alla capacità di assorbimento: le aziende prima erano costrette a ridurre la produzione, poi a licenziare gli operai e, in molti casi, a cessare la loro attività. Sia la crisi agricola che quella industriale furono crisi di sovrapproduzione: esse vennero causate, infatti, dall’eccesso di merci immesse sul mercato e non dalla mancanza di beni. La Grande depressione non fu, tuttavia, un periodo esclusivamente negativo perché al suo interno maturarono innovazioni tecnologiche e organizzative.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della Grande depressione iniziata nel 1873?
- In che modo la crisi del 1873 influenzò l'agricoltura europea?
- Quali sviluppi positivi emersero durante la Grande depressione?
La Grande depressione fu causata da una crisi di sovrapproduzione, con un eccesso di beni rispetto alla domanda, e dalla concorrenza dei prodotti agricoli a basso costo provenienti da paesi come Stati Uniti e Canada.
La crisi del 1873 colpì duramente l'agricoltura europea, specialmente quella arretrata, a causa della concorrenza dei cereali a basso costo provenienti da altri paesi e delle difficoltà legate alle strutture sociali e agrarie esistenti.
Nonostante le difficoltà, la Grande depressione portò a innovazioni tecnologiche e organizzative che maturarono durante questo periodo di crisi.