Concetti Chiave
- Beatrice Cenci, nata nel 1577, è nota per aver ucciso il padre violento, il conte Francesco Cenci, e fu decapitata nel 1599 dopo un processo a Roma.
- Beatrice proveniva da una famiglia nobile, ma la sua infanzia fu segnata dalla morte della madre e dall'abuso da parte del padre, un uomo ricco e violento.
- In un tentativo disperato di liberarsi dal padre, Beatrice e i suoi fratelli organizzarono un complotto che portò alla morte di Francesco Cenci, ma furono scoperti e condannati.
- L'esecuzione pubblica di Beatrice e dei suoi familiari attirò una grande folla, compresi artisti famosi, e suscitò proteste per la loro sorte tragica.
- La storia di Beatrice Cenci ha ispirato numerosi artisti dell'epoca, che hanno immortalato la sua vicenda in opere d'arte, come il dipinto di Guido Reni.

Indice
Chi è Beatrice Cenci
Beatrice Cenci nacque il 6 febbraio del 1577 e morì l’11 settembre del 1599.
Viene ricordata per essere stata una nobildonna romana che uccise il padre, il conte Francesco Cenci, che abusò numerose volte su di lei e la sorella. In seguito a questa tragico evento, la donna fu sottoposta a processo e decapitata nel 1599 a Roma.
Informazioni su Beatrice Cenci e la sua famiglia
Beatrice era figlia di Ersilia Santacroce e del conte Francesco Cenci, conosciuto per essere un uomo di grande ricchezza ma dalle abitudini violente. A sette anni, Beatrice rimase orfana di madre a causa di una morte improvvisa avvenuta nel 1584. Dopo questa grave perdita, Beatrice e la sorella maggiore Antonina furono mandate in un piccolo monastero, Santa Croce a Montecitorio, a Roma. La famiglia abitava a Roma a Palazzo Cenci nel rione Regola. Possedevano anche un castello, La Rocca di Petrella Salto, un piccolo villaggio sui monti abruzzesi a nord-est di Roma.
Beatrice Cenci e l’abuso subito dal padre
Secondo ciò che si narra, Francesco Cenci abusò della moglie Ersilia Santa Croce e dei suoi figli e violentò ripetutamente Beatrice. Fu incarcerato per altri crimini ma fu liberato presto a causa del suo status sociale. Beatrice cercò di informare le autorità del suo comportamento violento ma nessuno fece qualcosa per porre fine a questo calvario.
Riscatto della famiglia contro quel padre violento
Quando Francesco Cenci venne a conoscenza della denuncia della figlia Beatrice, mandò lei e la sorella Lucrezia lontane da Roma, nel castello di famiglia a La Petrella del Salto. I figli però decisero di sbarazzarsi del padre e insieme prepararono un piano. Nel 1598, quando Francesco si trovava in vacanza al castello, due servi cercarono, a sua insaputa, di drogarlo. Beatrice, i suoi fratelli e la loro matrigna lo picchiarono fino alla morte con un martello e poi gettarono il corpo da un balcone per farlo sembrare un incidente. Dopo qualche tempo, la sua assenza destò sospetto alla polizia pontificia che decise di aprire un’indagine. Nel frattempo, un amico di famiglia che era a conoscenza dell'omicidio ordinò l'uccisione del secondo vassallo per evitare qualsiasi rischio. Il piano di uccisione fu scoperto e i membri della famiglia Cenci furono arrestati, ritenuti colpevoli della morte di Francesco Cenci e giustiziati pubblicamente. Sapendo le ragioni dell'omicidio, la gente di Roma protestò contro la decisione del tribunale, ottenendo un breve rinvio dell'esecuzione.
Esecuzione di Beatrice Cenci e degli altri membri della famiglia
L’11 settembre del 1599 Beatrice, la matrigna e i suoi fratelli furono portati a Ponte Sant'Angelo, dove veniva solitamente costruito il patibolo per le condanne a morte. Furono numerose le persone accorse per vedere l’esecuzione dei membri della famiglia Cenci, tra cui diversi artisti come, Artemisia e Orazio Gentileschi e il pittore Caravaggio. La giornata risultò essere molto calda, infatti molti spettatori ebbero dei malori sia per le forti scene ma anche per l’afa. Nel carro del patibolo, il fratello Giacomo fu sottoposto a continue torture. Quando raggiunse il patibolo, la sua testa fu fracassata con un martello. Il suo corpo martoriato poi fu squartato. Lo spettacolo pubblico continuò con le esecuzioni di Lucrezia prima e alla fine di Beatrice. Entrambi si sono alternati sul blocco da decapitare con una piccola ascia. Solamente il dodicenne Bernardo, il più piccolo dei fratelli fu risparmiato ma fu condotto al patibolo e costretto ad assistere all'esecuzione dei suoi parenti prima di tornare in prigione e farsi confiscare i suoi beni e consegnarli al papa. Infine, il corpo di Beatrice fu sepolto nella chiesa di San Pietro in Montorio.
Beatrice Cenci e la sua famiglia come fonte di ispirazione artistica
I numerosi avvenimenti legati alla famiglia di Beatrice Cenci, suscitarono agli occhi dell’opinione pubblica molto interesse e commozione per ciò che aveva dovuto subire lei insieme ai suoi fratelli e alla fine pagare l’atto commesso con molta violenza e sofferenza. L’insieme di vicende che ha dovuto subire la giovane Beatrice Cenci, ha incuriosito molti artisti di quel periodo. Gli artisti sfruttavano la bellezza della ragazza, la tristezza dell’ambiente famigliare in cui era costretta a vivere, l’amore malato del padre, la vendetta organizzata dai fratelli e il dolore finale dell’esecuzione per rappresentare in modo artistico il tutto e creare delle opere uniche cariche di significato. Quindi gli artisti del periodo romantico decisero di trarre da questa storia familiare pezzi da inserire nelle loro opere. Infatti, Beatrice fu dipinta da alcuni artisti, tra cui Guido Reni e l’opera è custodita nella Galleria Nazionale d’arte antica del Palazzo Barberini a Roma.
Domande da interrogazione
- Chi era Beatrice Cenci e perché è ricordata?
- Quali furono le circostanze familiari di Beatrice Cenci?
- Come reagì la famiglia Cenci agli abusi del padre?
- Come avvenne l'esecuzione di Beatrice Cenci e dei suoi familiari?
- In che modo la storia di Beatrice Cenci ha influenzato l'arte?
Beatrice Cenci era una nobildonna romana nata nel 1577, ricordata per aver ucciso il padre violento, il conte Francesco Cenci, e per essere stata giustiziata nel 1599.
Beatrice era figlia di Ersilia Santacroce e del conte Francesco Cenci, un uomo ricco ma violento. Dopo la morte della madre, Beatrice e la sorella furono mandate in un monastero.
La famiglia, stanca degli abusi di Francesco Cenci, organizzò un complotto per ucciderlo, che portò alla loro cattura e successiva esecuzione.
L'11 settembre 1599, Beatrice, la matrigna e i fratelli furono giustiziati pubblicamente a Ponte Sant'Angelo, con numerosi spettatori presenti, tra cui artisti famosi.
La tragica vicenda di Beatrice Cenci ha ispirato molti artisti dell'epoca romantica, che hanno rappresentato la sua storia in opere d'arte, tra cui un dipinto di Guido Reni.