Concetti Chiave
- Nel 1796, Napoleone Bonaparte guida la Campagna d'Italia, conquistando territori e creando la Repubblica Cisalpina.
- Bonaparte diventa primo console dopo il colpo di stato del 1799, segnando la fine della Rivoluzione francese e iniziando una dittatura accettata per patriottismo.
- Con il Codice Napoleonico del 1804, Napoleone modernizza diversi stati europei, trasformando i regimi feudali in borghesi.
- Napoleone affronta coalizioni europee, vincendo ad Austerlitz e perdendo a Trafalgar, mentre cerca di imporre il blocco continentale contro l'Inghilterra.
- La disastrosa campagna di Russia del 1812 segna l'inizio della fine per Napoleone, sconfitto definitivamente a Waterloo nel 1815 e esiliato a Sant'Elena.
Indice
La campagna d'Italia
Il direttorio decide di continuare la guerra e nel 1796 affida il comando dell'armata francese di stanza in Italia al generale corso Napoleone Bonaparte, che motiva i soldati con la prospettiva di ricchezza e la gloria e ottiene il sostegno dei rivoluzionari locali, detti anche Giacobini.
Comincia così la Campagna d'Italia che dura fino al 1797. Dopo la resa del Piemonte, il generale sconfigge gli austriaci, occupa Milano e dilaga in Emilia. Nel 1797 ai territori conquistati vengono gli uniti nella Repubblica Cisalpina, ma Bonaparte delude i suoi sostenitori, soprattutto quando con il Trattato di Campoformio cede all'Austria la Repubblica veneta.Le repubbliche sorelle
Alla fine dello stesso anno le truppe francesi invadono il Lazio, occupano Roma e danno vita alla Repubblica Romana; nel 1799 viene occupato anche il Regno di Napoli e nasce la Repubblica partenopea. Tutte le repubbliche controllata dalla Francia sono chiamate repubbliche sorelle. Per colpire l'Inghilterra, Napoleone organizza la campagna d'Egitto, e svolge tra il 1797 e il 1798 e che vede ad Abukir la distruzione della flotta francese da parte degli inglesi.
Il colpo di stato di Napoleone
Intanto in Francia la situazione sta degenerando e Napoleone decide di approfittarne: tornato a Parigi nel 1799, compie un colpo di stato e si dichiara prima console, segnando così la fine della Rivoluzione francese e inaugurando una nuova dittatura, che viene accettata dai francesi per stanchezza nei confronti della crisi economica ma soprattutto per patriottismo: grazie al suo genio militare, Napoleone incarna infatti il mito dell'eroe e può dare alla Francia quello di cui in quel momento ha più bisogno, la gloria.
La pace e le riforme
Una volta conquistato il potere assoluto, Napoleone torna in Italia e sconfigge gli austriaci a Marengo, firmando con l'Austria, nel 1801, la pace di Lunéville. Nel 1802 anche l'Inghilterra conclude la pace mentre, con un concordato, avviene la riconciliazione con il Papa: l'Europa ritrova così la tranquillità, la Francia è padrona di un territorio vastissimo è il primo console non ha più oppositori. In questo contesto, Bonaparte può dedicarsi al varo di numerose riforme civili, in particolare all'emanazione, Nel 1804, del Codice Napoleonico, che viene applicato anche in tutti i territori occupati consentendo a paesi arretrati come la Germania e l'Italia di passare da un regime di tipo feudale ha un regime borghese. Nel 1804, con un plebiscito, Napoleone si fa incoronare Imperatore e impone un governo dispotico.
Le coalizioni contro Napoleone
A partire dal 1805, però, deve fronteggiare numerose coalizioni contro di lui: gli inglesi lo sconfiggono a Trafalgar, mentre vince ad Austerlitz e poi a Jena. Poiché l'Inghilterra, sua grande nemica, resta padrona dei mari, Bonaparte proclama allora il blocco continentale, per far funzionare il quale è necessario controllare l'intera Italia: truppe francesi dilagano pertanto nello Stato Pontificio e nel Regno di Napoli, che inizialmente Napoleone Affi da suo fratello Giuseppe. Agli altri fratelli, Luigi e Girolamo, assegni e invece l'Olanda e la Westfalia, mentre sul trono di spagna colloca Giuseppe, sostituito a Napoli da Gioacchino Murat. Quando, nel 1807, firma con lo zar la pace separata, Napoleone è ormai padrone di mezza Europa, Italia compresa.
La caduta di Napoleone
Le sorti della guerra, però, cominciano a cambiare perché nei vari possedimenti dell'impero le popolazioni iniziano a manifestare forti oppressioni. In Spagna, per esempio, contro il governo di Giuseppe Bonaparte si scatena una violenta guerriglia popolare che logora le forze francesi, ma in realtà scontento e tensioni dilagano ovunque. In questo clima sfavorevole, nel 1812 Napoleone decide di invadere la Russia, ma la campagna si rivela disastrosa e i francesi sono massacrati sul fiume Beresina. È l'inizio della fine: nel 1813 Napoleone viene sconfitto a Lipsia ed esiliato nell'isola d'Elba, mentre sul trono di Francia sale Luigi XVIII. Nel 1815 riesce a fuggire dall'Elba e a radunare un esercito, ma il 18 giugno a Waterloo subisce la sconfitta definitiva. Fatto prigioniero, viene esiliato nell'isola di Sant'Elena, dove muore Nel 1821.
Domande da interrogazione
- Quale ruolo ha avuto Napoleone Bonaparte nella Campagna d'Italia?
- Come ha reagito Napoleone alla situazione in Francia nel 1799?
- Quali furono le conseguenze del Codice Napoleonico?
- Quali furono le principali sconfitte di Napoleone?
- Come si è conclusa la carriera di Napoleone?
Napoleone Bonaparte ha guidato l'armata francese in Italia, motivando i soldati con la prospettiva di ricchezza e gloria, ottenendo il sostegno dei rivoluzionari locali e sconfiggendo gli austriaci.
Nel 1799, approfittando della situazione degenerata in Francia, Napoleone ha compiuto un colpo di stato, dichiarandosi primo console e segnando la fine della Rivoluzione francese.
Il Codice Napoleonico, emanato nel 1804, ha permesso a paesi arretrati come la Germania e l'Italia di passare da un regime feudale a un regime borghese.
Napoleone subì sconfitte significative a Trafalgar contro gli inglesi e, successivamente, a Lipsia nel 1813 e a Waterloo nel 1815.
Dopo la sconfitta a Waterloo nel 1815, Napoleone fu esiliato nell'isola di Sant'Elena, dove morì nel 1821.