Concetti Chiave
- Il Direttorio francese impedisce l'elezione dei filomonarchici nel 1797 per evitare la resa all'Austria e la restaurazione monarchica, minacciando la Rivoluzione.
- Napoleone Bonaparte emerge come figura chiave affidata a reprimere le insurrezioni popolari, dimostrando il suo talento militare e la sua affidabilità nel difendere la Rivoluzione.
- L'esercito francese diventa l'istituzione più stabile e funzionante del Paese, con Bonaparte che assume un ruolo sempre più importante a causa delle sue vittorie.
- Durante la Campagna d'Italia del 1796, Napoleone conquista rapidamente il Nord Italia, ottenendo un trionfo significativo e dimostrando la sua abilità strategica.
- Il Trattato di Campoformio (1797) segna una svolta: la Francia cede territori alla fine della Repubblica di Venezia all'Austria, evidenziando l'equilibrio tra ideali rivoluzionari e interessi nazionali.
Indice
La vittoria filomonarchica e il colpo di Stato
Nelle elezioni del 1796 stravincono i filomonarchici. Ma questa vittoria è intollerabile, perché il re è stato condannato a morte: essa avrebbe delle conseguenze inaccettabili anche sul piano internazionale, perché significherebbe arrendersi all'Austria.
È per questo che, nel Settembre del 1797, il Direttorio fa un colpo di mano che impedisce l’elezione dei deputati filomonarchici che avevano ottenuto più voti e convoca le elezioni per far eleggere personalità più fedeli alla Rivoluzione. La situazione politica francese sta involvendo talmente tanto che nel momento in cui si consulta il popolo con le elezioni esso dimostra di volere il ritorno alla monarchia, ma i governanti non se lo potrebbero permettere, perché in quel caso essi avrebbero dovuto come minimo fuggire dal Paese, ma anche perché dal punto di vista della politica internazionale un ritorno alla monarchia sarebbe la resa incondizionata ai nemici contro i quali la Francia sta combattendo.Napoleone Bonaparte e la repressione delle insurrezioni
Quando il Direttorio deve reprimere le proteste contro il colpo di Stato organizzato ai danni filomonarchici, esso affida la situazione ad un generale che sta facendo una bella carriera nell'esercito francese, Napoleone Bonaparte. Questi è un militare che viene dall'estrema provincia francese, la Corsica, che ha fatto carriera in un esercito rivoluzionario grazie al suo talento militare, è l’uomo al quale il Direttorio dà il compito di reprimere le insurrezioni popolari contro i rivoluzionari. Egli emerge come un militare al quale viene affidato il compito di difendere la Rivoluzione di fatto contro il popolo francese. La realtà dell’esercito è molto importante anzitutto perché la Francia continua ad essere sempre in guerra, in parte perché l’esercito è l’unica istituzione statale che funziona: impegnato com'è nella difesa del Paese e amministrato con una gerarchia rigida qual è quella militare, esso è ordinato, i soldati obbediscono ai superiori, in una parola è affidabile; al contrario, le istituzioni politiche francesi sono continuamente travolte dagli eventi della Rivoluzione. È per questo che un leader dell’esercito come Bonaparte assume un ruolo così importante.
La campagna in Italia e il Trattato di Campoformio
Egli trova un altro dei suoi momenti di crescita, di visibilità e di peso politico anche nella Campagna in Italia. Il Direttorio, impegnato nella guerra con l’Austria, nel 1796 aveva deciso di attaccarla su due fronti: il grosso dell’esercito francese era stato mandato al confine orientale del Paese, una parte più piccola era stata affidata a Napoleone perché attraversasse il Nord Italia e attaccasse l’Austria dal versante Sud; era una sorta di manovra diversiva, ma in realtà, mentre l’armata francese impegnata nel confine franco-tedesco ottiene dei parziali successi, Napoleone ottiene un trionfo: nella campagna del 1796 egli conquista rapidamente tutto il Nord della penisola. Napoleone è in parte avvantaggiato da insurrezioni nelle città italiane che sostengono la Rivoluzione francese, ma il successo militare contro l’esercito dei Savoia in Piemonte, contro quello austriaco in Lombardia e della Repubblica veneta in Veneto è frutto dell’armata napoleonica. Questo è un momento in cui l’esportazione della Rivoluzione e la conquista dei territori si intrecciano indelebilmente: da un lato c’è una dimensione pagana-ideologica, che vorrebbe fare di Napoleone e dell’esercito francese un vettore della libertà, dall'altra c’è la conquista militare, perché la Francia è interessata a vincere la Guerra con l’Austria e si ritiene opportuno firmare un armistizio con l’Austria, il Trattato di Campoformio (1797). A fronte delle aspirazioni rivoluzionarie degli Italiani, la Francia cede i territori della Serenissima Repubblica veneta all'Austria. Pertanto finisce la Repubblica di Venezia, esistente sin dall'Alto Medioevo, tant'è che tutto il Risorgimento italiano mira alla riconquista del lombardo-veneto a danno degli Austriaci; ma è anche la dimostrazione che la Francia rivoluzionaria, oltre a esportare la Rivoluzione, tiene bene a mente i propri interessi.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la reazione del Direttorio alla vittoria dei filomonarchici nelle elezioni del 1796?
- Quale ruolo ha avuto Napoleone Bonaparte durante le proteste contro il colpo di Stato del Direttorio?
- Come ha contribuito la Campagna d'Italia alla crescita politica di Napoleone?
- Quali sono stati i risultati del Trattato di Campoformio del 1797?
- In che modo la Francia rivoluzionaria ha bilanciato l'esportazione della Rivoluzione con i propri interessi?
Il Direttorio ha organizzato un colpo di mano nel settembre 1797 per impedire l'elezione dei deputati filomonarchici e ha convocato nuove elezioni per eleggere personalità più fedeli alla Rivoluzione.
Napoleone Bonaparte è stato incaricato dal Direttorio di reprimere le insurrezioni popolari contro i rivoluzionari, emergendo come un leader militare cruciale per difendere la Rivoluzione.
Durante la Campagna d'Italia, Napoleone ha ottenuto un trionfo militare conquistando rapidamente il Nord Italia, aumentando così la sua visibilità e il suo peso politico.
Il Trattato di Campoformio ha portato alla cessione dei territori della Serenissima Repubblica veneta all'Austria, segnando la fine della Repubblica di Venezia e dimostrando che la Francia rivoluzionaria perseguiva anche i propri interessi.
La Francia ha intrecciato l'esportazione della Rivoluzione con la conquista militare, firmando un armistizio con l'Austria per vincere la guerra, ma mantenendo sempre a mente i propri interessi territoriali e politici.