Concetti Chiave
- La caduta dell'Impero romano d'Occidente nel 476 d.C. porta alla formazione di regni romano-barbarici e una frammentazione politica e culturale.
- La società medievale è gerarchizzata e statica, divisa in tre ordini e considerata parte di un disegno divino per la salvezza dell'umanità.
- L'educazione nel medioevo è dominata dalla Chiesa, che offre istruzione attraverso scuole parrocchiali ed episcopali, focalizzandosi sulle arti liberali.
- La spiritualità medievale enfatizza l'ascetismo, con l'ordine divino visto come immutabile e l'elevazione spirituale tramite la rinuncia ai piaceri terreni.
- La cultura medievale si esprime attraverso la simbologia e l'enciclopedismo, con figure come i chierici vaganti che trattano temi di ribellione e piacere.
Indice
La caduta dell'impero romano
nel 476 d.C. Viene deposto l'ultimo imperatore romano d'Occidente e cominciano a formarsi i primi regni romano- barbarici. A partire da questa data, si ha all'inizio dell'alto medioevo, che si estende fino al X secolo.
I primi secoli hanno una forte frammentazione politica e culturale, la chiesa svolge un ruolo unificante e decisivo. La costruzione dell'organismo politico unitario del Sacro Romano Impero di Carlo Magno si dissolve con la sua morte, lasciando tre entità politiche distinte. Carlo Magno aveva assegnato ai suoi sostenitori delle porzioni di territorio dette "feudi", accentuando la frammentazione politica. L'assetto feudale è caratterizzato da un debolissimo potere centrale, contrastato dai signori locali, che nei propri territori sono dei veri sovrani.
La società medievale e la chiesa
La società medievale è fortemente gerarchizzata e statica, perché considerata il risultato di un disegno provvidenziale, ovvero il progetto stabilito da Dio per condurre alla salvezza dell'umanità. La società è divisa in tre ordini: oratores, bellatores e laboratores. Era una società che ignorava l'uguaglianza, poiché parte dell'ordine Divino. I secoli successivi alla caduta dell'Impero romano viglierò una crescente crisi economica, con un’agricoltura prevalentemente di sussistenza, un commercio in declino con la predominanza del baratto e un forte calo demografico.
La rinascita del basso medioevo
Dopo il mille, con Maggiore stabilità politica e la fine delle invasioni, la situazione migliora. Inizia il basso medioevo, che vide l'espansione del Cristianesimo attraverso le crociate e la riconquista. Si ha quindi una ripresa dell'occidente
l'immobilismo sociale si manifesta in una visione statica della realtà, caratterizzata dalla religiosità Cristiana: la civiltà medievale riteneva che l'ordine Divino dell'universo e del Creato, in quanto provvidenziale, fosse perfetto e immutabile. La chiesa e l'impero erano i massimi poteri, poiché entrambi derivati da Dio e quindi universali.
La spiritualità medievale
Dio è posto al di là del mondo, in perfetto e passeggero, in una dimensione trascendente, ovvero collocata in una sfera superiore al mondo sensibile. Uno degli aspetti fondamentali della spiritualità medievale è l'atteggiamento ascetico: una pratica di vita che prevede l'elevazione dello spirito tramite il dominio degli istinti, la rinuncia dei piaceri e il disprezzo della vita terrena, secondo la quale la carne fa sì beni allontanano l'uomo dalla sua vera meta, ovvero la salvezza della vita eterna. Tuttavia, emergono tendenze naturalistiche, che esaltano la natura così come e promuovono una ricerca del piacere anche fisico (come la poesia goliardica).
L'enciclopedismo e la cultura classica
L'idea di un ordine militare del reale è alla base dell'enciclopedismo, secondo il quale, come tutte le forme del reale derivano dall'unità del principio Divino, anche la conoscenza di esse deve tendere a un sistema unitario: Dunque, l'uomo deve possedere tutto il sapere. Inizialmente prevalse un atteggiamento di disprezzo nei confronti della cultura greco-latina, fondata su valori opposti a quelli del Cristianesimo. Sant'Agostino propose però un rapporto con la cultura classica di distinzione su cos'è buono e cos'è contrario alla Fede Cristiana, sviluppando un modello di leggere i classici mirato a cogliere delle verità rivelate.
La visione della realtà nel medioevo è il massimo grado simbolica e ogni aspetto rimanda a qualcosa oltre alle apparenze i testi sono interpretati come segni di vini, con quattro livelli di lettura: letterale (riguarda il significato superficiale), allegorico (rimanda a un altro significato tramite un rapporto di somiglianza), morale (intende ricavare un modello di comportamento più di parentesi tonda e anagogico (esprime delle verità trascendenti).
L'educazione nel medioevo
Con la caduta dell'Impero romano, il sistema scolastico scompare la chiesa diventa l'unica istituzione educativa, sostituendo quelle laiche. Nascono scuole parrocchiali, per i livelli più bassi di istruzione, e scuole episcopali, per formare il clero. Al centro dell'insegnamento ci sono le arti liberali, cosiddette in quanto degni dell'uomo libero che non necessita di lavorare per vivere. Si dividono in trivio (linguistico letterari) e Quadrivio (scientifico). Nei monasteri, con un ruolo culturale in primo piano nella chiesa, sorgono le scuole e laboratori (scriptoria), dove i monaci amanuensi copiano i testi a mano.
I chierici e i giullari
La figura intellettuale combacia con quella dell’ecclesiastico, il chierico. In latino è la lingua della cultura e, poiché conosciuto solo da Chierici, il resto della società non sa leggere o scrivere. I cosiddetti chierici vaganti o goliardi sono religiosi che conducono un'esistenza Vagabonda e vivono intrattenendo un pubblico di cultura medio alta; le tematiche tipiche sono pessimismo esistenziale, ribellione ideologica, l'amore fisico e la vita impostata sui piaceri. I giullari, simili ai goliardici, si esibiscono nelle piazze e nelle corti con spettacoli di recitazione, canto ed esercizio fisico ha un pubblico di lingua volgare.
Domande da interrogazione
- Qual è l'evento che segna l'inizio dell'alto medioevo e quali sono le sue conseguenze immediate sulle strutture politiche?
- Come era organizzata la società medievale e su quali principi si basava?
- Quali erano le principali caratteristiche dell'istruzione nel medioevo e chi aveva accesso alla cultura?
- Quali erano le visioni e le pratiche spirituali predominanti nel medioevo?
- Come si manifestava la cultura e l'arte nel contesto medievale, e quali figure emergevano in questo ambito?
L'inizio dell'alto medioevo è segnato dalla deposizione dell'ultimo imperatore romano d'Occidente nel 476 d.C., evento che porta alla formazione dei primi regni romano-barbarici e a una forte frammentazione politica e culturale.
La società medievale era fortemente gerarchizzata e statica, divisa in tre ordini: oratores (coloro che pregano), bellatores (coloro che combattono) e laboratores (coloro che lavorano). Era basata sul principio di un disegno provvidenziale, considerato il progetto stabilito da Dio per la salvezza dell'umanità.
L'istruzione nel medioevo era dominata dalla Chiesa, con la creazione di scuole parrocchiali e episcopali. L'insegnamento si concentrava sulle arti liberali, divise in trivio e quadrivio. La cultura era accessibile principalmente ai chierici, essendo il latino la lingua della cultura e dell'istruzione.
Nel medioevo predominava una visione della realtà caratterizzata dalla religiosità cristiana, con un ordine divino considerato perfetto e immutabile. Le pratiche spirituali includevano un atteggiamento ascetico, volto all'elevazione dello spirito tramite il dominio degli istinti e la rinuncia dei piaceri terreni.
La cultura e l'arte medievale si manifestavano attraverso la simbologia e l'interpretazione multilivello dei testi, con un forte legame con il sacro. Emergevano figure come i chierici vaganti o goliardi, che vivevano un'esistenza nomade e si esprimevano su temi come l'amore fisico e la vita basata sui piaceri, intrattenendo un pubblico colto.