Concetti Chiave
- Carlo Magno promosse l'educazione per unificare il suo impero, concentrandosi su aspetti intellettuali, morali e religiosi.
- Fece venire Alcuino dall'Inghilterra per riformare l'organizzazione scolastica e creare un programma di studio standard.
- Il programma scolastico comprendeva le sette arti liberali: trivio e quadrivio, e successivamente la medicina.
- La scuola palatina, situata nel palazzo imperiale ad Aquisgrana, fungeva da centro educativo e culturale principale.
- Nuovi centri di studio furono fondati seguendo il modello della scuola palatina, diffondendo manuali scolastici in tutto l'impero.
Indice
L'educazione nell'impero di Carlo Magno
Per dare un’unità al suo vasto impero, Carlo Magno pensò che fosse necessario educare intellettualmente, moralmente e religiosamente i popoli barbari che lo componevano. A tale scopo si dedicò con ogni cura alla diffusione delle scuole e modificò radicalmente i metodi e gli ordinamenti scolastici.
A quei tempi l’insegnamento aveva carattere religioso: vi erano scuole episcopali e parrocchiali nella città, e scuole monastiche presso i conventi. Tuttavia l’insegnamento non aveva basi sicure, perché allora solo in Inghilterra esisteva un centro di studi che si valeva di una lunga tradizione scolastica.
La riforma scolastica di Carlo Magno
Per effettuare il suo vasto piano di riforma, Carlo Magno fece venire presso di sé, dall’Inghilterra, Alcuino. Consigliato da lui, emanò i capitolari circa l’organizzazione delle scuole ed elaborò un programma di studio che si diffuse in tutte le scuole, episcopali e claustrali, e rimase invariato per tutto il Medio Evo,
Le arti liberali e la scuola palatina
Il programma comprendeva le sette arti liberali, distinte in «trivio» (grammatica, retorica, dialettica) e in «quadrivio » (aritmetica, geometria, astronomia, musica), a cui poi si aggiunse la medicina.
Completava la cultura nelle scuole superiori lo studio della teologia. Sotto la direzione di Alcuino, fu costituito un centro di studi nel palazzo stesso dell’imperatore ad Aquisgrana: la scuola palatina o scuola di palazzo. Accanto ad essa esisteva una piccola accademia, dove il latino classico era la lingua preferita. L’imperatore vi chiamava studiosi, letterati, uomini di cultura da ogni paese.
Espansione dei centri di studio
Successivamente, sul modello della scuola palatina, furono fondati nuovi centri di studi, dove i maestri stessi composero preziosi manuali scolastici, che gli amanuensi (scrivani) copiavano in numerosi esemplari, per distribuirli nelle diverse scuole dell’impero.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale di Carlo Magno riguardo all'educazione nel suo impero?
- Chi fu Alcuino e quale ruolo ebbe nella riforma scolastica di Carlo Magno?
- Quali erano le componenti principali del programma di studio nelle scuole palatine?
Carlo Magno mirava a unificare il suo vasto impero educando intellettualmente, moralmente e religiosamente i popoli barbari, diffondendo scuole e riformando i metodi scolastici.
Alcuino, proveniente dall'Inghilterra, fu chiamato da Carlo Magno per consigliare sull'organizzazione delle scuole e contribuire all'elaborazione di un programma di studio che si diffuse in tutto l'impero.
Il programma comprendeva le sette arti liberali, suddivise in trivio (grammatica, retorica, dialettica) e quadrivio (aritmetica, geometria, astronomia, musica), con l'aggiunta della medicina e lo studio della teologia nelle scuole superiori.