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Concetti Chiave

  • I regni romano-barbarici nacquero dalla suddivisione dell'Impero Romano d'Occidente e unirono leggi romane a tradizioni barbariche, ma erano deboli e fragili a causa delle differenze culturali e religiose.
  • Odoacre, nonostante fosse ariano, fu tollerante verso i cristiani e rispettoso della cultura romana, mantenendo amministratori romani per l'efficienza governativa.
  • Teodorico, cresciuto a Costantinopoli, introdusse una politica di integrazione tra Goti e Romani, mantenendo il diritto romano e favorendo l'interazione culturale.
  • Sotto il regno di Teodorico, furono restaurate infrastrutture e promossa l'economia, con un focus su agricoltura e commercio, oltre a edifici costruiti in città come Verona e Ravenna.
  • La morte di Teodorico nel 526 segnò l'inizio del declino dei Goti in Italia, con tensioni religiose riemergenti a causa dell'editto di persecuzione emanato dall'imperatore Giustino.

Indice

  1. La divisione dell'impero romano
  2. Odoacre e l'espansione
  3. Teodorico e la cultura romana
  4. Le conquiste di Teodorico
  5. Politica interna e integrazione
  6. Restauri e declino dei Goti

La divisione dell'impero romano

Alla fine del V secolo l’impero romano d’occidente è suddiviso in tanti regni, detti romano-barbarici perché la componente romana è data dalle leggi, dalle istituzioni, e dall’organizzazione statale romane che sopravvissero più o meno integralmente; barbarici perché i dominatori continuarono a seguire le loro tradizioni.

Anche se i romani vennero integrati, inizialmente la convivenza risulta difficile in quanto i due popoli appartengono a due culture diverse, professano religioni diverse visto che i barbari erano ariani. Per questa ragione i nuovi regni risultavano deboli e la maggior parte di essi avrà breve durata. Oltre al regno creato da Odoacre in Italia, c’erano i Burgundi nelle terre presso l’alto corso del Rodano; i Vandali nell’Africa settentrionale (Algeria, Tunisia, Tripolitania) e in un secondo momento in Corsica, Sicilia, Sardegna e Baleari; gli Svevi nella Spagna occidentale; i Visigoti nella parte rimanente della penisola iberica e nella Gallia meridionale fino alle rive del Rodano e della Loira; i Franchi nelle valli della Senna e del basso Reno; gli Angli e i Sassoni nelle regioni dell’Elba.

Odoacre e l'espansione

nonostante fosse ariano, si dimostrò tollerante verso i cristiani e rispettoso delle abitudini e leggi romane. Inoltre lasciò l’amministrazione civile nelle mani dei romani in quanto i barbari non erano capaci di una organizzazione così efficiente. (e lo stesso avvenne anche in altri regni). Odoacre aveva ambiziosi piani di espansione, infatti nel 476 conquista la Sicilia abitata dai Vandali, pochi anni dopo la Dalmazia. Questo però gli causò un nemico, Zenone che era l’imperatore d’Oriente: Zenone offrì agli Ostrogoti (stanziati a nord del mar nero)di invadere l’Italia dato che si stavano espandendo velocemente e l’Oriente temeva un attacco a Costantinopoli. Così gli Ostrogoti guidati da Teodorico attaccano l’Italia.

Teodorico e la cultura romana

Teodorico era stato cresciuto a Costantinopoli di conseguenza a un accordo di buoni rapporti con Bisanzio. Il patto di non belligeranza con l’Impero prevedeva che la famiglia reale degli Ostrogoti mandasse il figlio a vivere nella corte dell’impero dove viene cresciuto e trattato come un figlio finché i barbari avrebbero pagato loro una tassa. Grazie a questo “scambio” Teodorico aveva imparato il latino e aveva assorbito la cultura romana, ragione per cui fu considerato il più “grecizzato” dei sovrani barbarici e venne eletto re alla morte del padre.

Le conquiste di Teodorico

Nel 489 varcò le Alpi Giulie e vinse 2 battaglie, una sull’Isonzo e una sull’Adige. Nel 489 sconfisse Odoacre a Verona, ma lui si rifugiò a Ravenna e venne trovato e ucciso nel 493, 4 anni dopo. Teodorico dunque rimane a capo dell’Italia dal 493 al 526.

Politica interna e integrazione

Nel periodo in cui regnava mantenne buone relazioni con gli altri regni barbarici d’occidente grazie a una politica di alleanze e matrimoni di cui l’Italia è il centro e espande i propri domini in Provenza (burgundi) e in Pannonia (imp.oriente) . Per quanto riguarda la politica interna invece, cerca di integrare Goti e romani tramite l’aiuto di Boezio e Cassiodoro. Boezio era un appassionato studioso della classicità ed è considerato l’ultimo filosofo dell’età antica e il primo del medioevo. Cassiodoro proveniva da una nobile famiglia calabrese, lavorò per anni nella corte di Teodorico ed era senatore e letterato famoso. Mantiene il diritto romano per i Goti e il diritto latino per i romani e emana l’editto di Teodorico in base al quale il diritto dei goti doveva comprendere i principi della giurisprudenza romana. Per i romani diritto significava io subisco un torto e il colpevole viene punito dallo Stato, mentre il diritto barbaro era molto primitivo in quanto vigevano ancora una serie di norme sulla gestione autonoma della legge, per esempio la parola faida (uccisione per vendetta). Io difendo la mia famiglia e se qualcuno mi fa un torto decido io come punire la persona che l’ha commesso. Oppure la ordalia, quando si subiva un torto si sfidava chi l’aveva causato con un duello o con le prove col fuoco (camminare sui carboni ardenti, tenere un oggetto bollente in mano) e chi vinceva era colui che secondo loro era stato scelto dagli dei.

Restauri e declino dei Goti

Si occupò di far restaurare le fortificazioni, i monumenti e gli acquedotti di Roma e fece costruire nuovi edifici a Verona, Ravenna e Pavia, che erano le città in cui preferiva alloggiare. Si adoperò per la ripresa dell'agricoltura del commercio ottenendo dei buoni risultati.Infine ripristina le distribuzioni gratuite di viveri ai più bisognosi. Il nuovo imperatore d’oriente Giustino nel 524 emise un editto di persecuzione contro gli ariani, dato che era cattolico, valido anche per l’Italia che lui considerava parte dell’Impero. Dunque Teodorico inviò papa Giovanni I alla corte di Bisanzio per far ritirare l'editto all’imperatore ma senza successo. Questo avvenimento determina la fine della pace religiosa. Nel 526 Teodorico muore e comincia il declino dei Goti in Italia.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le caratteristiche principali dei regni romano-barbarici?
  2. I regni romano-barbarici erano caratterizzati dalla coesistenza di leggi e istituzioni romane con le tradizioni dei dominatori barbari, creando inizialmente una convivenza difficile a causa delle differenze culturali e religiose.

  3. Come si comportò Odoacre nei confronti dei cristiani e delle leggi romane?
  4. Odoacre, nonostante fosse ariano, si dimostrò tollerante verso i cristiani e rispettoso delle leggi romane, lasciando l'amministrazione civile ai romani.

  5. Quali furono le azioni di Teodorico per integrare Goti e Romani?
  6. Teodorico cercò di integrare Goti e Romani mantenendo il diritto romano per i Goti e il diritto latino per i Romani, e emanò l'editto di Teodorico per includere principi della giurisprudenza romana nel diritto goto.

  7. Quali furono le opere di Teodorico per migliorare l'infrastruttura e l'economia?
  8. Teodorico restaurò fortificazioni, monumenti e acquedotti di Roma, costruì nuovi edifici a Verona, Ravenna e Pavia, e promosse la ripresa dell'agricoltura e del commercio.

  9. Cosa causò la fine della pace religiosa durante il regno di Teodorico?
  10. La fine della pace religiosa fu causata dall'editto di persecuzione contro gli ariani emesso dall'imperatore d'oriente Giustino, che portò Teodorico a inviare papa Giovanni I a Bisanzio per cercare di farlo ritirare, senza successo.

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