Concetti Chiave
- I paladini erano cavalieri scelti da Carlo Magno per le missioni più pericolose, e le loro gesta sono celebrate nel genere epico della chanson de geste.
- La chanson de Roland è un poema epico dell'XI secolo che racconta l'imboscata subita dalla retroguardia carolingia nel 778, durante il ritorno dall'assedio di Saragozza.
- Il tradimento di Gano di Maganza, che vendette Rolando ai pagani, è un episodio centrale nella lotta tra Arabi in Spagna e Franchi.
- Il percorso per diventare cavalieri iniziava verso i sette anni come paggi, con un'educazione militare culminante nella cerimonia di investitura.
- L'investitura del cavaliere era un evento solenne che prevedeva una veglia d'armi e un giuramento di fedeltà ai principi cavallereschi.
Indice
I paladini di Carlo Magno
I primi cavalieri ufficialmente investiti da Carlo Magno steso furono i "paladini", i nobili che formavano la sua retroguardia e a cui il sovrano affidava le imprese più rischiose. Le loro prodezze sono alla base della nascita del genere epico della chanson de geste, una poesia celebrativa delle loro eroiche imprese.
La chanson de Roland
La più nota tra queste è la chanson de Roland, un poema epico dell'XI secolo che narra l'imboscata subita nel 778 dalla retroguardia dell'esercito carolingio, di ritorno dall'assedio di Saragozza.
Tradimenti e battaglie
I paladini di Francia, guidati da Rolando, furono traditi dalle ambizioni di Gano di Maganza, zio di Rolando, che vendette il nipote ai pagani.
La vicenda letteraria, ricca di elementi storicamente poco attendibili, eh riferisce a un episodio della lunga lotta che contrappose gli Arabi stanziati in Spagna e i Franchi.L'assedio di Saragozza
Carlo accordò il proprio aiuto al governatore di Barcellona e ad altri prìncipi che si erano sollevati contro l'emiro di Cordova. Secondo gli accordi il governatore avrebbe dovuto consegnare a Carlo la città di Saragozza, ma, quando le troppe carolinge si presentarono alle porte della città, egli si rifiutò, per cui il re franco pose l'assedio a Saragozza, che però non riuscì a espugnare, tanto che un mese dopo , poiché i Sassoni erano insorti contro il dominio franco, tolse l'assedio e accinse a tornare in patria. Il 15 agosto 778, nelle gole pirenaiche, la retroguardia della colonna in ritirata venne assalita a sorpresa e sterminata dalle tribù basche di religione cristiana è sottomesse, in teoria, ai Franchi. La traduzione cavalleresca , iniziata con Carlo Magno, avrà grande fortuna nei secoli successivi.
Il percorso per diventare cavalieri
Ma come si diventata cavalieri?
Verso i sette anni i figli minori delle famiglie nobili venivano praticamente inviati nel castello di un altro signore , in genere un parente di rango superiore, per ricevere inidonea educazione e preparazione militare. Inizialmente erano paggi, tenuti a svolgere servizi domestici.
Verso i dodici anni iniziavano a impratichirsi nell'equitazione, nella caccia e nell'uso delle armi: diventavano così scudieri e accompagnavano il signore nella caccia, nei tornei e in battaglia. Dopodiché seguiva l'investitura, una cerimonia che, nel corso dei secoli X e XI, giunse ad acquistare i contorni di un vero e proprio spettacolo che si svolgeva o nel castello o in una chiesa o sulla pubblica piazza.
L'investitura cavalleresca
Gli scudieri trascorrevano un'intera notte meditando, di solito in una cappella , nella cosiddetta "veglia d'armi". Il giorno successivo indossavano le armi (lancia, spada, elmo, scudo), precedentemente benedette dall'autorità religiosa, e giuravano di rispettare gli idei e gli obblighi della cavalleria. Infine si inginocchiavano davanti al signore, il quale batteva loro sulla nuca o sulle spalle con il palmo della mano, dicendo: "Nel nome di Dio, di San Michele e di San Giorgio, io ti faccio cavaliere".
Domande da interrogazione
- Chi furono i primi cavalieri ufficialmente investiti da Carlo Magno?
- Qual è la chanson de geste più nota e di cosa tratta?
- Come si diventava cavalieri nel Medioevo?
- Qual era il ruolo della "veglia d'armi" nel processo di investitura?
I primi cavalieri ufficialmente investiti da Carlo Magno furono i "paladini", nobili che formavano la sua retroguardia e a cui il sovrano affidava le imprese più rischiose.
La chanson de geste più nota è la "chanson de Roland", un poema epico dell'XI secolo che narra l'imboscata subita nel 778 dalla retroguardia dell'esercito carolingio, guidata da Rolando.
Si diventava cavalieri attraverso un processo che iniziava verso i sette anni con l'invio dei figli minori delle famiglie nobili in un castello per ricevere educazione e preparazione militare, culminando con l'investitura dopo un periodo come paggi e scudieri.
La "veglia d'armi" era una notte di meditazione trascorsa dagli scudieri in una cappella prima dell'investitura, durante la quale riflettevano sui loro futuri doveri cavallereschi.