Concetti Chiave
- Ottone II di Sassonia salì al trono del Sacro Romano Impero nel 973, succedendo a suo padre Ottone I il Grande, consolidando così la sua posizione imperiale.
- Fu educato con uno stile classico e religioso, iniziando la sua carriera politica giovanissimo, nominato viceré all'età di sei anni per volontà del padre.
- Ottone II sposò una principessa bizantina per tentare di risolvere diplomaticamente le tensioni con Bisanzio riguardo l'Italia meridionale, ma la situazione politica rimase complessa e turbolenta.
- Nel 982, Ottone II subì una pesante sconfitta nella battaglia di Stilo contro i Bizantini e i musulmani, che portò a ulteriori sconvolgimenti nel suo impero.
- Ottone II rafforzò il potere della Chiesa fondando diverse abbazie, ma morì prematuramente di malaria nel 983, lasciando il trono al giovane figlio Ottone III.
Indice
L'ascesa di Ottone II
All’interno di questo contenuto viene descritta la personalità di Ottone II di Sassonia. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni su chi era Ottone II di Sassonia, quando è stato proclamato re, qual è stata la sua politica, gli scontri avvenuti per la conquista del territorio fino ad arrivare alla sua morte avvenuta nel 983.
Ottone II di Sassonia, ancora molto giovane, salì al trono del Sacro Romano Impero nel 973, ormai riunificato, in seguito alla brusca morte del padre Ottone I il Grande, il quale era il re dei Franchi Orientali. Già da bambino Ottone II venne educato seguendo uno stile classico e religioso. La sua carriera da futuro re iniziò già a 6 anni, momento in cui venne proclamato viceré dallo stesso Ottone I. Questa scelta sostenuta con forza dal padre è stata una vera e propria novità all’interno della casa reale, perché di solito si poteva diventare re solamente quando si raggiungeva la maggiore età. Però si pensa che questa scelta sia stata dettata dal fatto che Ottone I era coinvolto in una spedizione militare che poteva addirittura essere mortale per lui. Per tale motivo, Ottone I decise di nominare Ottone II come suo eventuale successore in caso di morte accidentale. Tutto il rituale di celebrazione avvenne nella città di Aquisgrana: lì ad Ottone II fu cosparso il capo d’olio dagli arcivescovi in presenza anche di altre importanti personalità familiari. Dopo la spedizione in Italia, Ottone I riuscì a rientrare nel suo principato e poco dopo nel 965 il figlio Ottone II venne incoronato imperatore.
Le sfide del regno di Ottone II
Nel 973 il re Ottone I morì, lasciando il trono al figlio l’imperatore Ottone II. Il nuovo re non aveva contendenti perché era figlio unico; infatti, subito dopo la sua proclamazione venne omaggiato da tutti i membri del suo nuovo impero. Però prima di morire, il padre Ottone I decise che il figlio doveva prendere in sposa una principessa bizantina, con lo scopo di risolvere con la diplomazia il problema della presenza di Bisanzio nell’Italia meridionale. Successivamente, Ottone II iniziò a controllare l’operato che era stato svolto in precedenza dal padre. Cominciò ad organizzare riunioni con tutti gli arcivescovi del suo regno, andò a conoscere più nel dettaglio varie zone del nuovo regno come la Sassonia e la Franconia. Ma la situazione non fu facile dopo la morte di Ottone I perché iniziarono a formarsi dei malcontenti: infatti sia i feudatari tedeschi che quelli italiani cercarono di riconquistare l’autonomia e l’aristocrazia romana pensò di svincolarsi dal controllo imperiale, sotto la guida della famiglia dei Crescenzi, discendenti da Marozia. Inoltre, i Bizantini rifiutarono di cedere le terre promesse come dote alla moglie di Ottone II. È proprio in questa situazione che la rete dei vescovi-conti risultò essere molto utile per ristabilire l’ordine, in difesa dell’autorità imperiale. Infatti, Ottone II raccolse l’eredità del padre, riuscì a domare le fazioni romane e scese nell’Italia meridionale per combattere i Bizantini. Infatti, Nel 980 Ottone organizzò una spedizione nell'Italia meridionale, grazie alla forte alleanza con i sovrani longobardi di Benevento, con l'obiettivo di scacciare una volta per sempre i mussulmani. Ottone II invase l'Italia arrivando ad occupare Napoli e altre città del sud: questo atteggiamento irritò i Bizantini facendo calare in loro la voglia di sostenere Ottone II nel momento decisivo. Per tale motivo, Ottone II uscì gravemente sconfitto dalla battaglia di Stilo avvenuta nel 982, nelle vicinanze di Crotone, conosciuta anche col nome di “battaglia di Capo Colonna”. A questo punto sembrava che i mussulmani fossero riusciti a vincere grazie al sostegno dei Bizantini. All’interno dell’Impero iniziò a girar voce della sconfitta e tutto ciò causò scompiglio e diversi tentativi di rivolta. Gli Arabi si ritirarono in Sicilia ma, nonostante ciò, la loro presenza nel Sud era sempre importante e soprattutto logorante per i Bizantini ed i Longobardi. In Germania, gli Slavi, stanziati sulle rive del fiume Elba organizzarono una rivolta contro l’imperatore e per anni la cristianizzazione e colonizzazione degli Slavi fu accantonata.
Interessi religiosi e morte di Ottone II
Durante il periodo da regnante, Ottone II maturò un certo interesse verso le abbazie, perché un buon rapporto con gli arcivescovi gli avrebbe permesso di avere una maggiore stabilità al suo impero. Perciò Ottone II decise di rendere più forte ed autonomo il potere della chiesa. Per sua volontà venne istituito un monastero benedettino che aveva un cospicuo patrimonio rappresentato da appezzamenti di terre e varie chiese. Questo monastero aveva delle dimensioni molto elevate probabilmente perché era stato riservato alla tumulazione dei membri della famiglia imperiale. Nel corso del suo regno, Ottone II riuscì a fare costruire circa quattro abbazie di enorme importanza, in quanto andavano a rafforzare ancora di più il suo potere.
Alla fine nel 983, il re Ottone II morì prematuramente a causa della malaria, lasciando come erede un bambino di soli tre anni. Comunque, l’intelaiatura dell’Impero riuscì a sopravvivere, passando intatta nelle mani di Ottone III, quando, compiuti quindici anni, uscì dall’età minorile per assume pienamente il potere nel 996.
Domande da interrogazione
- Chi era Ottone II di Sassonia e come è salito al trono?
- Quali furono le principali sfide affrontate da Ottone II durante il suo regno?
- Qual era la politica di Ottone II nei confronti della Chiesa?
- Come si concluse il regno di Ottone II?
- Quali furono le conseguenze della sconfitta di Ottone II nella battaglia di Stilo?
Ottone II di Sassonia era il figlio di Ottone I il Grande e salì al trono del Sacro Romano Impero nel 973, dopo la morte del padre. Fu educato in modo classico e religioso e venne proclamato viceré a soli 6 anni.
Ottone II affrontò malcontenti tra i feudatari tedeschi e italiani, tentativi di autonomia da parte dell'aristocrazia romana e conflitti con i Bizantini e i musulmani nel sud Italia, culminando nella sconfitta nella battaglia di Stilo nel 982.
Ottone II cercò di rafforzare il potere della Chiesa per stabilizzare il suo impero, istituendo un monastero benedettino e costruendo diverse abbazie di grande importanza.
Ottone II morì prematuramente nel 983 a causa della malaria, lasciando come erede un figlio di soli tre anni, Ottone III, che assunse il potere pienamente nel 996.
La sconfitta di Ottone II nella battaglia di Stilo causò scompiglio nell'Impero, con tentativi di rivolta e una ritirata degli Arabi in Sicilia, mentre la presenza musulmana continuava a essere una minaccia per i Bizantini e i Longobardi.