Concetti Chiave
- Il Medioevo europeo inizia con la caduta dell'impero romano, portando alla frammentazione territoriale e degrado delle vie di comunicazione e commercio.
- Nonostante i cambiamenti, ci sono continuità con l'antichità, come l'autorità imperiale, il latino come lingua culturale e simboli pagani reinterpretati in chiave cristiana.
- La Chiesa cristiana svolge un ruolo unificante, legandosi a Roma e integrando la cultura classico-pagana con la fede cristiana.
- Nell'Alto Medioevo, i regni romano-barbarici fondono tradizioni cristiane e latine con elementi barbarici, sotto l'influenza di Carlo Magno.
- Con la morte di Carlo Magno, il potere si frammenta ulteriormente nelle mani dell'aristocrazia militare, portando alla nascita di corti feudali autonome.
Indice
Le radici della cultura europea
Le prime radici della cultura europea si formano nel Medioevo, periodo che va dalla caduta dell'impero romano alla scoperta dell'America.
A sua volta il Medioevo è diviso in Alto Medioevo e Basso Medioevo.
Trasformazioni e continuità nel Medioevo
La lenta dissoluzione dell'impero romano porta alla frantumazione del territorio, determinata dal degrado delle vie di comunicazione e dal regresso dei commerci, e dal progressivo degrado del sistema di istruzione.
Accanto a queste trasformazioni ci sono molti elementi di continuità con il mondo antico come l'idea dell'autorità imperiale, la conservazione del latino come lingua della cultura e il recupero di immagini e simboli della cultura pagana convertiti a nuovi significati cristiani.
Il ruolo della Chiesa e Carlo Magno
La Chiesa cristiana assume un'azione unificatrice e regolatrice.
Dopo la conversione dell'imperatore Costantino rafforza il suo carattere di istituzione legata al nome di Roma garantisce l'assistenza alle popolazioni e l'assimilazione della cultura classico-pagana.
Nel periodo dell'Alto Medioevo prendono vita i regni romano-barbarici che portano alla fusione della tradizione cristiana e latina con gli elementi barbarici.
Un ruolo importante fu assunto dal regno di Carlo Magno che si propose come difensore della cristianità e come successore legittimo degli imperatori romani.
Carlo Magno realizza un progetto basato sull'assimilazione dell'eredità antica rielaborata con la visione cristiana.
Dopo la sua morte questo progetto viene abbandonato a causa delle lotte per la successione.
L'autorità passa nelle mani dell'aristocrazia militare e si assiste a una moltiplicazione dei centri di potere e alla nascita di corti feudali autonome rispetto al potere monarchico.