Concetti Chiave
- Il Regno di Sicilia, nato nel 1130, era fortemente accentrato grazie alla conquista normanna e alla loro abilità amministrativa.
- Le consuetudini medievali italiane riguardavano la comunione dei beni famigliari, influenzando il diritto fino al XX secolo.
- Importanti raccolte di consuetudini includono le Tavola di Amalfi e gli Statuti di Benevento, che integravano leggi locali e romane.
- Il Liber Constitutionum di Federico II è un monumento legislativo del XIII secolo, articolato in diritto pubblico, penale e privato.
- Il controllo normanno e svevo sul fenomeno consuetudinario portò a una legislazione coordinata tra centro e periferia.
Indice
Nascita del regno di Sicilia
Nel 1130 vi fu la nascita del Regno si Sicilia dopo la conquista normanna nel secolo precedente. C'era un regno che nasce, fortemente accentrato, i normanni esercitano tutta la loro funzione di grandi amministratori, tanto in area britannica, quanto in Francia, tanto nel regno di Sicilia. Il potere centrale esercita attraverso una serie di funzionari, caratteristica del regno di Sicilia, quanto della Francia.
Consuetudini e doti familiari
• Fioritura di consuetudini, avevano una lontana origine, anche dell'alto medioevo.
(In materia di comunione dei beni all'interno della famiglia. La dote nell'area italiana ha avuto una persistente influenza fino al 1942. Fino all'età medioevale, se non c'è la dote, non c'è matrimonio. Furono create da parte del comune le doti per le fanciulle povere. Nel 1975 entra in vigore il regime della commissione dei beni tra i coniugi. 1806 data dell'entrata in vigore del codice napoleonico in Italia, che obbligava la comunione trai coniugi, essi andavano dal notaio e dichiaravano di volere la separazione.)
Nel regno di Sicilia il patrimonio famigliare si divide in 3 parti, una del marito, una della moglie, una degli figli.
• Consuetudini di Bari redatte dai giudici Andrea e Sparano, sono dell'età basso medioevale, altre sono solo orali.
• Tavola di Amalfi: raccolta alluvionale di consuetudini riunite in maniera alluvionale tra il sec. XII ed il XIX, in uso fino al Seicento. Manoscritto poi a stampa del 12 secolo.
• Statuti di Benevento ( approvato nel 1207 e definitivamente pubblicato nel 1230) Siamo a Benevento, e all’interno dello statuto troviamo la celebre frase "prima le consuetudini all'interno degli statuti di Benevento, poi mancando il diritto longobardo si giudichi secondo legge romana ". Si parla di statuti ma devono essere approvati dall'autorità superiore. La norma è degli statuti di Benevento, ma bisogna applicare prima il diritto regio.
• Consuetudines neapolitanae, poste in vigore dal 1306.
• Consuetudini di Messina, raccolte a stampa addirittura fino a fine 800.
• Il fenomeno consuetudinario, è sottoposto dai Normanni e dagli Svevi a controllo. Finché non c'è un regno le consuetudini si sviluppano su base territoriale.
Assise di Ariano e Liber Constitutionum
• Nel 1140 troviamo le Assise di Ariano di Ruggero II
• Tra il 1140 e il 1231 ci sono vari provvedimenti, ci sarà il coordinamento tra centro e periferia.
• Liber Constitutionum (Liber Augustalis) di Federico II di Svevia: 1231
• Il più grande monumento legislativo laico dell’età bassomedievale, ordinato in tre libri dedicati al diritto pubblico, al diritto penale (importante e severissimo che a un certo punto non verranno osservate perché troppo severe), al processo e al diritto privato
• L’opera, (Liber Constitutionum) in vigore sino al Settecento, è accompagnata da un apparato di glosse, dopodiché entrerà in vigore il codice napoleonico.
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'importanza del Regno di Sicilia dopo la conquista normanna?
- Come venivano gestiti i beni familiari nel Regno di Sicilia?
- Quali erano alcune delle principali raccolte di consuetudini nel Regno di Sicilia?
- Qual è stato il contributo legislativo di Federico II di Svevia nel Regno di Sicilia?
Il Regno di Sicilia, nato nel 1130, era fortemente accentrato e i Normanni esercitavano un ruolo di grandi amministratori, simile a quello in Francia e in area britannica, con un potere centrale esercitato attraverso funzionari.
Nel Regno di Sicilia, il patrimonio familiare era diviso in tre parti: una per il marito, una per la moglie e una per i figli, riflettendo le consuetudini dell'epoca.
Tra le principali raccolte di consuetudini vi erano le Consuetudini di Bari, la Tavola di Amalfi, gli Statuti di Benevento e le Consuetudines neapolitanae, che riflettevano le pratiche legali e sociali del tempo.
Federico II di Svevia ha introdotto il Liber Constitutionum (Liber Augustalis) nel 1231, un monumento legislativo laico dell'età bassomedievale, che rimase in vigore fino al Settecento e copriva diritto pubblico, penale e privato.