Concetti Chiave
- La guerra dei Trent'anni (1618-1648) fu un conflitto europeo causato da intolleranze religiose.
- Gli Asburgo tentarono di ricreare un impero unito sotto un'unica religione cattolica, ispirati dal modello di Carlo V.
- La Francia, guidata da Enrico IV e Richelieu, si oppose a questa visione, promuovendo una pluralità di Stati e religioni.
- Il conflitto rappresentò lo scontro tra ideali medievali di accentramento e una visione moderna di stati nazionali indipendenti.
- La guerra fu alimentata dal contrasto tra il modello di impero unitario e la volontà di autonomia dei diversi stati europei.
La guerra dei Trent'anni
Durante il XVII secolo l'Europa è coinvolta nella guerra dei Trent'anni, un asprissimo conflitto quasi ininterrotto che ha luogo tra il 1618 e il 1648 a causa di intolleranze religiose.
Il modello di Carlo V
Da un lato gli Asburgo cercano di riprendere il modello adottato da Carlo V, che mira a ricostruire un impero esteso come lo è stato l'impero romano. Il modello a cui Carlo V guarda è l'impero germanico, il quale è posto sotto il potere di un unico sovrano e riunito intorno alla religione cattolica. Il suo scopo è quello di porre fine alle discordie causate dalle diverse religioni professate e ai conflitti tra i principi successori al regno degli Asburgo.
Ideali contrastanti
Questa politica di egemonia e accentramento del potere si scontra con gli ideali di Enrico IV e del cardinale Richelieu, i quali sono entrambi preoccupati dal modello governativo degli Asburgo. La Francia, difatti, ha maturato una visione più moderna e distante da quella medievale, e vede l'Europa formata da tanti Stati nazionali e religioni, non costretta a delle unificazioni forzate. La guerra dei Trent'anni, quindi, appare soprattutto come il conflitto tra due ideologie opposte: quella moderna, appoggiata da Enrico IV e dal cardinale Richelieu, e quella medievale, a cui invece guardano gli Asburgo.