Concetti Chiave
- Nel XV secolo, il Ducato di Milano era economicamente potente grazie a industrie fiorenti in città come Milano, Brescia, Bergamo e Como.
- La rivalità tra i condottieri Facino Cane e Jacopo dal Verme causò disordini nel ducato dopo la morte di Gian Galeazzo Visconti.
- Facino Cane, oltre a essere un abile condottiero, fu anche un politico capace, sottomettendo Bologna e governandola per i Visconti.
- Filippo Maria Visconti, una volta maggiorenne, espanse il ducato riconquistando territori in Piemonte ed Emilia e acquisendo la signoria di Genova.
- La politica espansionistica di Milano portò a conflitti con Firenze e Venezia, culminando nella guerra terminata con la pace di Ferrara nel 1433.
Indice
Industrie fiorenti nel ducato
Nel XV secolo, il Ducato di Milano possedeva delle industrie molto fiorenti sia a Milano che nelle città minori come Brescia, Bergamo e Como. Questo permetteva al ducato di poter disporre di enormi risorse finanziarie e di avere i mezzi sufficienti per assoldare i condottieri più famosi dell’ epoca.
Rivalità e disordini
Fra questi dobbiamo ricordare Facino Cane e Jacopo dal Verme. Fra i due esisteva una forte rivalità che aveva sottoposto il ducato di Milano a gravi disordini immediatamente dopo la morte di Gian Galeazzo e fintanto che il figlio Filippo Maria Visconti era ancora in minore. Nel 1402, Facino Cane conseguì i primi risultati politici nel controllo del Ducato di Milano, ma, soprattutto, nel 1403 sottomise Bologna alla signoria Viscontea ottenendone anche l’incarico di governatore; questo significa che Facino Cane fu un valoroso condottiero e anche un uomo politico capace.
Espansione di Filippo Maria
Divenuto maggiorenne, Filippo Maria sposò la vedova di Facino Cane e si appropriò così delle soldatesche del defunto condottiero. In questo modo, egli potette riprendere la politica espansionistica del padre. Innanzitutto, riconquisto sia in Piemonte che in Emilia i territori che erano andati perduti fintanto che era minorenne e fra questi Parma e Piacenza. Riuscì anche ad ottenere la signoria di Genova, approfittando del timore che i Genovesi avevano nei confronti dell’ascesa di Venezia.
Conflitto con Venezia e Firenze
L’acquisizione di Genova fornì al ducato di Milano uno sbocco marittimo,utile per un’espansione politico-economica, e delle forze marinare notevoli. Tutto ciò avvicinò ulteriormente Firenze a Venezia, proprio nel momento in cui Venezia era governata dalla famiglia dei Foscari. Tale famiglia sosteneva una forte politica di espansione territoriale nei confronti di Milano, in sostituzione delle tradizione politica di dominio dei mari e di conquista dei mercati orientali. La guerra contro Milano si fece inevitabile nel 1423, quando fu nominato Doge uno dei più accaniti esponenti della corrente imperialistica veneziana, cioè Francesco Foscari. Tale guerra fra Milano da una parte e Firenze e Venezia dall’altra, si concluse nel 1433 con la pace di Ferrara in base alla quale Venezia strappò ai Visconti Bergamo e Brescia.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali città industriali del Ducato di Milano nel XV secolo?
- Chi erano i condottieri più famosi del Ducato di Milano e quale era la loro importanza?
- Quali furono le conseguenze della politica espansionistica di Filippo Maria Visconti?
Nel XV secolo, il Ducato di Milano aveva industrie fiorenti a Milano e nelle città minori come Brescia, Bergamo e Como.
I condottieri più famosi erano Facino Cane e Jacopo dal Verme. Facino Cane, in particolare, era un valoroso condottiero e uomo politico capace, che sottomise Bologna alla signoria Viscontea e divenne governatore.
Filippo Maria Visconti riconquistò territori in Piemonte ed Emilia, ottenne la signoria di Genova, fornendo al ducato uno sbocco marittimo e avvicinando Firenze a Venezia, portando infine alla guerra contro Milano conclusasi con la pace di Ferrara nel 1433.
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