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Concetti Chiave

  • Firenze tardo-medievale fu il centro di conflitti tra Guelfi e Ghibellini, con il potere che passò ai borghesi dopo la vittoria dei Guelfi Neri.
  • La rivolta dei Ciompi nel 1378, rappresentanti del ceto più basso, fu un tentativo fallito di coinvolgimento nella vita pubblica.
  • I Medici, una potente famiglia bancaria, sfruttarono la situazione politica instabile per consolidare il loro potere a Firenze.
  • Lorenzo il Magnifico fu una figura chiave nel promuovere la cultura e l'arte, fronteggiando anche la congiura dei Pazzi sostenuta da Papa Sisto IV.
  • Dopo la morte di Lorenzo, Savonarola prese il controllo temporaneo di Firenze, ma i Medici ripresero il potere fino al XVIII secolo.

Indice

  1. Firenze nel XIII secolo
  2. Conflitti interni e ascesa dei Medici
  3. Lorenzo il Magnifico e la congiura dei Pazzi
  4. Savonarola e il ritorno dei Medici
  5. Curiosità sui Medici

Firenze nel XIII secolo

Il comune di Firenze, perno politico ed economico dell’Italia centrale, a partire dal XIII secolo divenne teatro degli scontri tra Guelfi (sostenitori del Papa, che ebbero la meglio) e Ghibellini (sostenitori dell’Imperatore). Nel 1282, dopo la conciliazione tra le due fazioni, il governo venne affidato ai rappresentanti di arti e mestieri.

Conflitti interni e ascesa dei Medici

Tuttavia, all’inizio del Trecento scoppiarono nuovi conflitti tra Guelfi Bianchi riformisti e Guelfi Neri conservatori, che ne uscirono vincitori. Il potere passò così ai borghesi, che arricchirono la città di monumenti e palazzi.

A partire dalla seconda metà del secolo, Firenze si avvia a diventare una Signoria.

Nel 1378 scoppiò la rivolta dei Ciompi, membri del ceto più basso della popolazione, i quali pretendevano di partecipare alla vita pubblica. Il governo da loro instaurato fu tuttavia breve, e la rivolta fu soppressa in poco tempo.

Di questa situazione instabile ne approfittarono i Medici, una ricca famiglia toscana proprietaria di un’importante banca.

Fu proprio l’attività bancaria ad aprire ai Medici le porte della politica: Giovanni, fondatore del banco Medici, fu infatti nominato membro della Signoria, divenne banchiere del Papa ed incrementò l’influenza esercitata dalla sua famiglia, nonostante l’opposizione di importanti famiglie fiorentine come gli Albizzi e gli Strozzi.

A Giovanni successe suo figlio Cosimo, che continuò ad incrementare l’importanza dei Medici e commissionò a Firenze importanti opere d’arte (la cupola del Duomo).

Lorenzo il Magnifico e la congiura dei Pazzi

Dopo il governo di Piero, durato solo 5 anni, la scena politica di Firenze fu dominata da Lorenzo, detto il Magnifico, dal 1469 al 1492. Questi seguì le orme di suo nonno, promuovendo la diffusione della cultura e finanziando artisti come Michelangelo e Botticelli.

Lorenzo, principe umanista, dovette far fronte all’opposizione della famiglia Pazzi; questi, di fronte al crescente potere dei Medici, organizzarono una congiura contro i fratelli Lorenzo e Giuliano.

La cospirazione, prevista per il 25 aprile 1478, fu spostata al giorno seguente a causa dell’assenza di Giuliano.

La congiura si tenne nel Duomo di Firenze, durante la Messa Pasquale: Giuliano perse la vita, mentre Lorenzo, ferito lievemente, riuscì a rifugiarsi nella sacrestia. Quindi si recò in Piazza della Signoria, dove riuscì a sollevare il popolo contro i Pazzi, che furono condannati a morte e subirono la Damnatio Memoriae. La congiura, benché fallimentare, godeva dell’appoggio di Papa Sisto IV e di Riario, signore di Imola.

In seguito alla congiura, Lorenzo riuscì a consolidare il suo potere e a fare di Firenze uno dei centri più importanti d’Europa.

Savonarola e il ritorno dei Medici

Negli ultimi anni di vita, Lorenzo dovette far fronte alle prediche del frate Girolamo Savonarola, che considerava la penitenza come sola via di salvezza.

Una volta morto Lorenzo (1492), Savonarola dominò la politica fiorentina per alcuni anni, ma fu giustiziato nel 1498; venne quindi ripristinata l’egemonia dei Medici, che continuarono a governare Firenze fino al XVIII secolo.

Curiosità sui Medici

Curiosità: Alla famiglia Medici appartengono, tra gli altri, tre pontefici (Leone X, Clemente VII e Leone XI) e due regine consorti di Francia (Maria e Caterina de’ Medici).

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali fazioni politiche a Firenze nel XIII secolo?
  2. Nel XIII secolo, Firenze fu teatro di scontri tra Guelfi, sostenitori del Papa, e Ghibellini, sostenitori dell'Imperatore. I Guelfi ebbero la meglio e il governo fu affidato ai rappresentanti di arti e mestieri.

  3. Chi furono i protagonisti della rivolta dei Ciompi e quale fu il suo esito?
  4. La rivolta dei Ciompi fu guidata dai membri del ceto più basso della popolazione che volevano partecipare alla vita pubblica. Tuttavia, il governo da loro instaurato fu breve e la rivolta fu rapidamente soppressa.

  5. Come riuscirono i Medici a consolidare il loro potere a Firenze?
  6. I Medici, grazie alla loro attività bancaria, riuscirono a entrare nella politica fiorentina. Giovanni de' Medici fu nominato membro della Signoria e banchiere del Papa, incrementando l'influenza della famiglia. Cosimo e Lorenzo il Magnifico continuarono a rafforzare il potere dei Medici attraverso il mecenatismo e la gestione politica.

  7. Quali furono le conseguenze della congiura dei Pazzi?
  8. La congiura dei Pazzi, nonostante il supporto di Papa Sisto IV, fallì. Giuliano de' Medici fu ucciso, ma Lorenzo il Magnifico sopravvisse e riuscì a sollevare il popolo contro i Pazzi, che furono condannati a morte. Questo evento permise a Lorenzo di consolidare ulteriormente il suo potere a Firenze.

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