Concetti Chiave
- La signoria di Milano, guidata dai Visconti, emerse come potente entità politica dopo la vittoria sui comuni circostanti nel Duecento.
- Matteo Visconti ottenne il titolo di vicario imperiale nel 1311, avviando la trasformazione verso un principato.
- Giangaleazzo Visconti espanse la signoria di Milano, includendo Lombardia, gran parte del Veneto e una porzione dell'Italia centrale.
- Durante il suo governo, Giangaleazzo promosse l'omogeneità legislativa e avviò importanti opere pubbliche, come l'ospedale Maggiore di Milano.
- La morte di Giangaleazzo nel 1402 portò a un periodo di instabilità, poi contenuto da Filippo Maria Visconti fino al colpo di stato di Francesco Sforza nel 1450.
Indice
La crescita della signoria di Milano
La signoria più importante del tempo fu Milano. Fu il comune che aveva guidato la lotta contro l’impero e, uscita vincitrice, ebbe la possibilità di inglobare tutti i comuni circostanti come Como, Lodi, Crema, Cremona e Monza.
Conflitti e conquiste dei Visconti
Nel corso del Duecento ci fu un confronto tra le famiglie Torriani (o Della Torre) e Visconti.
Questo regolamento di conti si concluse nel 1277 con la battaglia di Desio tra i seguaci delle famiglie. I Visconti in quel periodo erano molto potenti perché il loro patriarca Ottone era vescovo di Milano. Vinsero i Visconti che riuscirono a realizzare a Milano la propria signoria. Matteo Visconti nel 1311 riuscì ad ottenere il titolo di vicario imperiale, compiendo un primo passo verso la formazione del principato.Espansione e rivalità di Giangaleazzo
Giangaleazzo Visconti intraprese campagne espansionistiche nel nord Italia che inclusero nella signoria di Milano l’intera Lombardia, gran parte del Veneto e una porzione consistente dell’Italia centrale. Nacque in quel periodo una letteratura che narrava le conquiste dei Visconti. Milano si inimicò tutti i comuni vicini perché la sua espansione faceva paura. Le principali rivali erano Firenze e Venezia. Sul piano interno Giangaleazzo Visconti cercò di imporre a tutta la Lombardia delle leggi omogenee. Vennero avviati i lavori di quello che fu il primo ospedale del mondo (l’ospedale Maggiore di Milano) e finanziò importanti lavori pubblici e iniziative per cercare di sviluppare il territorio. Nel 1395 Giangaleazzo aveva ottenuto il titolo di duca dall’imperatore Venceslao.
Declino e colpo di stato
Nel 1402, proprio durante l’assedio di Firenze, Giangaleazzo morì per cause naturali, determinando un vuoto di potere di cui approfittarono i rivali dei Visconti. Intanto la maggior parte delle città conquistate dai Visconti si ribellarono e così nel corso della prima metà del Quattrocento ci fu un forte ridimensionamento dei territori conquistati da Giangaleazzo; il suo successore Filippo Maria Visconti riuscì ad arrestare questa spinta alla rivolta e mantenne nei possedimenti di Milano i territori dal Sesia all’Adda. Nel 1450 ci fu un colpo di stato ad opera di un condottiero delle milizie mercenarie della città, chiamato Francesco Sforza.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali famiglie coinvolte nella lotta per il controllo di Milano nel Duecento?
- Quali furono le principali conquiste territoriali di Giangaleazzo Visconti?
- Cosa accadde a Milano dopo la morte di Giangaleazzo Visconti nel 1402?
Le principali famiglie coinvolte furono i Torriani (o Della Torre) e i Visconti, con i Visconti che alla fine prevalsero nella battaglia di Desio nel 1277.
Giangaleazzo Visconti espanse la signoria di Milano includendo l'intera Lombardia, gran parte del Veneto e una porzione consistente dell'Italia centrale.
Dopo la morte di Giangaleazzo Visconti, ci fu un vuoto di potere che portò alla ribellione delle città conquistate e a un ridimensionamento dei territori, fino a quando Filippo Maria Visconti riuscì a stabilizzare la situazione.