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Concetti Chiave

  • La fine del mondo antico è spesso identificata con la deposizione di Romolo Augustolo nel 476, ma il saccheggio di Roma del 410 segnò l'inizio della dominanza barbarica.
  • Profondi cambiamenti demografici, economici, religiosi, sociali e politici caratterizzarono la fine di questa epoca.
  • L'aristocrazia pagana vedeva questi eventi come la fine della civiltà, mentre i cristiani li interpretavano come l'inizio di una nuova era cristiana.
  • I barbari erano già in parte convertiti al cristianesimo grazie ai missionari che avevano superato i confini dell'impero romano.
  • Con l'epoca tardoantica, l'asse politico europeo si spostò verso nord e popolazioni come Germani e Longobardi entrarono nel contesto storico.

Indice

  1. La caduta dell'impero romano
  2. La visione cristiana e pagana
  3. Il mutamento dell'Europa

La caduta dell'impero romano

La fine del mondo antico è per tradizione fissata dagli storici nel 476, quando Odoacre depose l’ultimo imperatore romano d’Occidente, Romolo Augustolo. Per gli antichi invece l’ episodio più eclatante fu il saccheggio di Roma del 410 a opera dei Visigoti; perché rese evidente a tutti che la forza dominante erano ormai i barbari. In generale, al termine di questa epoca si verificarono profondi mutamenti demografici, economici, religiosi, sociali e politici.

La visione cristiana e pagana

Di fronte a questi mutamenti, i rappresentanti dell’aristocrazia pagana pensavano che stesse scomparendo la civiltà stessa, travolta dai barbari; i cristiani, invece, videro in questi eventi solo la fine di un ciclo storico e l'inizio di una nuova civiltà, quella cristiana. Del resto, i barbari erano già convertiti alla nuova religione perché i missionari cristiani si erano spinti oltre il confine nord-occidentale dell'impero e avevano cominciato a convertire le tribù germaniche. Quindi mentre l'impero romano cercava di mantenerli al di fuori dei confini, il cristianesimo cercava di assimilarli.

Il mutamento dell'Europa

Le regioni dell'Europa centrale e settentrionale si trovavano ancora oltre la frontiera dell’Impero, oppure erano considerate terre di confine, dove la vita era primitiva, mentre gli impulsi fondamentali della civiltà provenivano dal Mediterraneo. Ma a partire dall’epoca tardoantica si verifica un mutamento: l’unità del mondo mediterraneo si sgretolò e fecero il loro ingresso nella storia popolazioni fino ad allora rimaste ai margini: Germani, Slavi, Franchi, Longobardi e Arabi. La conseguenza fu lo spostamento dell’asse politico europeo verso nord. L'Italia, che si trovava al centro delle grandi correnti del mondo mediterraneo, alla fine dell’epoca tardoantica divenne la frontiera meridionale. Nello stesso tempo, la cultura latina si impose sui dominatori germanici.

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