Concetti Chiave
- L'età del diritto comune (12-15 secolo) segna un periodo di trasformazione in Italia, con il diritto italiano che si fonde con altre tradizioni giuridiche europee.
- Durante questo periodo, c'è un boom demografico e un fenomeno di urbanizzazione che porta allo sviluppo delle città e alla rinascita dei comuni rurali e urbani.
- Il commercio si espande, con lo sviluppo di rotte a corto e lungo raggio, e si formano norme uniformi per facilitare l'integrazione economica tra diverse popolazioni.
- Nascono corporazioni e si afferma l'artigianato italiano, con norme corporative che regolano la qualità e l'esclusività delle attività artigianali.
- La scuola di Bologna sviluppa una nuova scienza del diritto, il "diritto comune", che integra diritto civile e canonico, applicabile a tutti i sudditi dell'impero e della chiesa.
Indice
Importanza storica dell'area italiana
Questo periodo per l'area italiana è molto importante, c'è un passaggio tra l'area italiana e gli altri territori. C'è una perdita di rilievo e di ruolo. L'età del diritto comune vedrà non solo la presenza del diritto italiana, ma anche di altre. In questo momento la storia d'Italia è la storia d'Europa- stesso discorso per arte e architettura, commercio. Generale movimento di rinnovamento che interessa vari settori.
Trasformazioni sociali e culturali
• Società cultura e istituzioni si trasformano radicalmente.
• Riforma della chiesa e degli ordini monastici. Dal monastero di Brunix parte un movimento di rinnovamento.
• Incremento demografico. C'è un esplodere della popolazione che determina un incremento della popolazione massiccio, che è in parallelo alle nuove tecniche coltivazione= rotazione delle colture. Gli stessi terreni vengono coltivati in maniera più intensiva.
Urbanizzazione e commercio
• Risorgono le città: comuni cittadini e rurali. C'è un fenomeno di urbanizzazione. Si passa da una prevalenza delle campagne dell'alto medioevo a una prevalenza delle città. Nell'alto medioevo le città vengono completamente distrutte dalle invasioni. La sicurezza era nei castelli, in questo caso la sicurezza si sposta nelle città. Assistiamo a un incremento della popolazione delle città.
"Europa delle città": l'Europa cambierà fisionomia. Ci saranno i comuni rurali, dove prevale l'attività agricola, ma ci saranno accanto le città, dalle quali subiranno influenza.
• Si sviluppa il commercio. " l'area di città rende liberi " - a Bologna si hanno delle manomissioni, viene data una possibilità ai servi che si spostano dalla campagna alla città, di godere della libertà, passano da una condizione di schiavitù a una situazione di libertà. La città ha bisogno di una massa di lavoratori per sviluppare le varie iniziative. Città con diverse caratteristiche e diverse origini. I feudatari si coalizzano per superare meglio e insieme le difficoltà. Ogni città ha la sua storia. A parte la diversità delle origini ci sono dei moduli abbastanza comuni. Il ricco commerciante che compra dal contadino, man mano le forze lavoro delle campagne si spostano in città. Commercio a corto raggio, e a lungo raggio. A lungo raggio è commercio sia di terra che di mare, si sviluppa l'epoca delle repubbliche marinare. Grandi centri da cui partono le navi che commerciano tra l'europa mediterranea e l'oriente, si allarga l'area del commercio. Si formano norme uniformi tra i vari paesi che coltivano il commercio a lungo raggio. Il diritto uniforme facilita l'integrazione tra le varie popolazioni e il commercio. Si formeranno le corporazioni, all'interno del caleidoscopio delle corporazioni ci saranno le corporazioni al vertice della gerarchia, i mercanti e i banchieri, è un elemento importantissimo per lo sviluppo della città. I mercanti e i banchieri hanno a disposizione molto denaro liquido, possono influenzare il potere politico, prestano denaro ai signori, e hanno in cambio delle concessioni, dei privilegi. Il duca Francesco sforza per allestire una tavola con i candelabri d'argento deve ricorrere a un prestito. Il denaro è uno strumento utilizzabile anche a fine politico.
Sviluppo dell'artigianato e delle corporazioni
• Si sviluppa l’artigianato. L'artigianato italiano raggiunge presto l'eccellenza ad esempio nella fabbricazione dei tessuti, tessuti di seta intrecciati a fili d'oro. Attività al centro dell'attività delle corporazioni, sono in rapporto di subordinazione completa rispetto alle corporazioni dei mercanti e dei banchieri perché queste corporazioni, tessitori, orefici, spadaccini. Questi artigiani possono commerciare tramite i mercanti, che svolgono le operazioni di compravendita a livello europeo. Queste attività diventano oggetto di norme corporative, di statuti. Queste norme che determinano l'esclusività dell'esercizio di una certa attività rispetto a coloro che l'esercitano fuori, possono esercitare l'attività solo chi è iscritto alle corporazioni- verrà abolita solo con la rivoluzione francese. Queste regole di condotta sono importanti per mantenere alta la qualità dei prodotti. Certi prodotti devono avere alcune qualità.
Evoluzione del diritto comune
• Nasce una nuova scienza del diritto matrice del “diritto comune”. Riguarda la scuola di Bologna.
• Nel “diritto comune” convivono il diritto civile e il diritto canonico . Ha una sfera di applicazione territoriale che si rivolge a tutti coloro che sono in una certa condizione, il concetto di diritto comune ha come destinatari tutti i sudditi dell'impero. Realtà che si va frammentando. Il concetto di un diritto che si applica a tutti, costituito dalla compilazione giustinianea interpretata e il diritto canonico. I sudditi dell'impero e della chiesa applicano lo stesso diritto.
Domande da interrogazione
- Quali sono le trasformazioni principali avvenute durante l'età del diritto comune classico?
- Come ha influenzato il commercio lo sviluppo delle città durante questo periodo?
- Qual è stato il ruolo delle corporazioni nel contesto economico e sociale dell'epoca?
- In che modo l'artigianato italiano ha raggiunto l'eccellenza durante questo periodo?
- Qual è stata l'importanza della nuova scienza del diritto sviluppata a Bologna?
Durante l'età del diritto comune classico, si sono verificate trasformazioni radicali nella società, cultura e istituzioni, con un rinnovamento della chiesa e degli ordini monastici, un incremento demografico e un fenomeno di urbanizzazione che ha portato alla rinascita delle città.
Lo sviluppo delle città ha favorito il commercio, con la creazione di norme uniformi che facilitavano l'integrazione tra le popolazioni e il commercio a lungo raggio, sia terrestre che marittimo, contribuendo all'epoca delle repubbliche marinare.
Le corporazioni, in particolare quelle dei mercanti e banchieri, hanno avuto un ruolo cruciale nello sviluppo economico delle città, influenzando il potere politico e regolando le attività artigianali attraverso norme corporative e statuti.
L'artigianato italiano ha raggiunto l'eccellenza, specialmente nella fabbricazione di tessuti pregiati, grazie alle corporazioni che regolavano la qualità dei prodotti e garantivano l'esclusività dell'esercizio delle attività artigianali.
La nuova scienza del diritto sviluppata a Bologna ha dato origine al "diritto comune", che integrava il diritto civile e canonico, applicandosi a tutti i sudditi dell'impero e della chiesa, contribuendo a una realtà giuridica unificata.