Concetti Chiave
- Firenze passò da governi consolari e podestarili a governi popolari, con tre classi sociali in conflitto: magnati, popolo grasso e popolo minuto.
- I magnati si dividevano in guelfi e ghibellini, con i guelfi che, appoggiati dalla borghesia, crearono un governo guidato dal Capitano del popolo e dal Podestà.
- Il potere nel comune borghese era controllato dai priori, e anche Dante ricoprì tale carica nel 1300, essendo iscritto al Consiglio delle Arti e Mestieri.
- I guelfi si divisero in bianchi e neri, con frequenti scontri tra loro; i guelfi neri, appoggiati da Papa Bonifacio VIII, repressero violentemente gli avversari.
- Nonostante le tensioni politiche, nel 1300 Firenze fu un centro culturale di eccellenza, grazie a figure come Dante e Giotto.
Indice
Evoluzione dei governi fiorentini
Dopo aver attraversato la fase consolare e podestarile, anche a Firenze nacquero governi di carattere popolare.
Divisioni sociali e politiche
Nelle città erano presenti tre classi sociali, spesso in contrasto fra di loro: magnati (nobili, banchieri più ricchi), popolo grasso (mercanti e artigiani) e popolo minuto (piccoli artigiani).
Un altro motivo di scontro era rappresentato dalla divisione dei magnati in due schieramenti politici: guelfi e ghibellini.Ascesa e divisione dei guelfi
Nella seconda metà del XIII secolo le famiglie della nobiltà guelfa, che appoggiata dalla borghesia, creò un governo rappresentato dal Capitano del popolo e dal Podestà. Nel 1260, dopo la battaglia di Montiaperti, vinta dai ghibellini, questa fazione politica, tornò temporaneamente al potere. Tuttavia successivamente ritornò nelle mani dei guelfi la sua ascesa al potere, arrivando ad assumere il potere attraverso il consiglio delle Artimaggiori.
Ruolo di Dante e scontri interni
Coloro che erano esclusi da queste corporazioni, non potevano partecipare al governo della città. Nel nuovo comune borghese, il potere fu nelle mani dei priori; lo stesso Dante si iscrisse al Consiglio delle Arti e Mestieri, per cui non facendo parte della piccola nobiltà, nel 1300 riuscì a svolgere la carica di priore. La fazione dei guelfi si divideva in due schieramenti: guelfi bianchi e guelfi neri. I guelfi bianchi rappresentavano gli interessi del popolo grasso e chiedevano autonomia rispetto al Papato, mentre, i guelfi neri rappresentavano i nobili e il popolo minuto e avevano un atteggiamento di sottomissione al Papato. Tra le due fazioni politiche ci saranno frequenti scontri, Papa Bonifacio VIII appoggiò i guelfi neri, i quali iniziarono una violenta repressione degli avversari. Lo stesso Dante in questo periodo è condannato all'esilio. Nonostante la vittoria dei guelfi neri, il potere continuò ad essere esercitato dal popolo grasso. Nel 1300, mentre la vita politica di Firenze era travagliata, la cultura di quel periodo raggiunse altissimi livelli grazie a Dante e Giotto.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali classi sociali presenti a Firenze durante il periodo descritto?
- Come si dividevano i guelfi e quali erano le loro posizioni politiche?
- Quale ruolo ha avuto Dante nella politica fiorentina del 1300?
A Firenze erano presenti tre classi sociali principali: i magnati (nobili e banchieri più ricchi), il popolo grasso (mercanti e artigiani) e il popolo minuto (piccoli artigiani).
I guelfi si dividevano in guelfi bianchi e guelfi neri. I guelfi bianchi rappresentavano gli interessi del popolo grasso e chiedevano autonomia rispetto al Papato, mentre i guelfi neri rappresentavano i nobili e il popolo minuto e avevano un atteggiamento di sottomissione al Papato.
Dante si iscrisse al Consiglio delle Arti e Mestieri e, nonostante non facesse parte della piccola nobiltà, nel 1300 riuscì a svolgere la carica di priore. Tuttavia, durante il periodo di scontri tra le fazioni, fu condannato all'esilio.