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Concetti Chiave

  • Nel XIII secolo le corti diventarono nuovi centri di cultura, ospitando menestrelli, astrologi, medici e poeti.
  • Federico II giocò un ruolo fondamentale nella diffusione della cultura nel regno di Napoli, fondando un'Università nel 1224.
  • L'Università di Napoli, modellata su Bologna, si concentrava su diritto romano e canonico per formare giuristi e burocrati.
  • La morte di Federico II segnò un declino culturale che si riprese solo nel 1300 con nuove università a Roma, Vercelli, Modena e Siena.
  • Le corti e le università coesistevano con le città come Venezia e Firenze, dove scuole borghesi diffondevano l'alfabetizzazione.

Indice

  1. Le corti come centri culturali
  2. Federico II e l'Università di Napoli
  3. Ripresa culturale nel 1300

Le corti come centri culturali

Nel XIII secolo nasce un terzo centro di cultura: le corti. Non vi era corte di principi o feudatari che non avesse i suoi menestrelli, astrologi, medici e poeti. Se in città come Venezia e Firenze saper leggere e scrivere era molto diffuso grazie alle scuole sorte per volontà della borghesia, e Bologna, Salerno, Padova avevano le loro università, nelle piccole corti sono giullari, menestrelli e trovatori a diffondere la cultura raccontando le loro storie, in latino e in volgare.

Federico II e l'Università di Napoli

Nel regno di Napoli di notevole importanza per quanto riguarda la diffusione della cultura è la figura di Federico II.

L’imperatore sosteneva che lo studio e la sistematizzazione delle leggi potesse apportare una maggiore governabilità nel Paese. Nel 1224 Federico II, rinnovando le scholae esistenti aveva fondato a Napoli un’Università degli studi che aveva come nucleo la facoltà di diritto e che veniva usata per formare il personale burocratico e giudiziario dell’impero. La formazione dei giuristi napoletani avveniva sul modello dell’Università di Bologna e prevedeva l’insegnamento del diritto romano e del diritto canonico.

Ripresa culturale nel 1300

Con la morte di Federico II la cultura ebbe un altro periodo di calo e bisognerà attendere l’inizio del 1300 perché ci sia una ripresa, cioè quando Bonifacio VIII crea a Roma lo Studium Urbis ovvero l’Università della Sapienza (1303) e vengono aperte le Università di Vercelli, Modena e Siena.

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