Concetti Chiave
- Corrado II il Salico, della dinastia di Franconia, succede al trono del Sacro Romano Impero nel 1024, dopo la morte di Enrico II.
- In Italia, la successione di Corrado II incontra disordini e tentativi di alcuni nobili di creare un Regno d'Italia indipendente.
- Corrado II si allea con i vescovi-conti, ma entra in conflitto con Ariberto d'Intimiano e difende i valvassori contro i grandi feudatari.
- Nel 1037, Corrado II emana la Constituto Feudis, rendendo ereditari i feudi minori e contribuendo alla disgregazione del sistema feudale.
- Le milizie cittadine, simbolizzate dal Carroccio, iniziano a emergere come nuovi attori politici opponendosi all'assedio di Milano da parte di Corrado II.
Indice
La successione al trono
Con il termine della dinastia di Sassonia, avvenuta nel 1024 con la morte di Enrico, II il trono del Sacro Romano Impero passa a Corrado II il Salico appartenente alla dinastia di Franconia.
Disordini in Italia
Mentre in Germania l'elezione di Corrado non incontrò ostacoli, in Italia, all'indomani della morte di Enrico, si verificarono diversi disordini e soprattutto il tentativo da parte di alcuni nobili italiani di costituire un Regno d’Italia indipendente. Corrado II riesce a prendere in mano la situazione appoggiandosi sui vescovi-conti, come Ariberto d’Intimiano, arcivescovo di Milano, cioè della città che è destinata a sostituire Pavia come punto di riferimento di quella parte dell’Italia e-dominio dei Longobardi.
La ribellione dei valvassori
Tuttavia, ben presto Ariberto d’Intimiano e i capitanei (i grandi feudatari) si trovano a gestire la ribellione dei valvassori stanti di dover sopportare la prepotenza dei grandi feudatari.
La Constituto Feudis
Da parte sua Corrado II, dopo essere entrato in urto con lo stesso vescovo Ariberto, prende le difese dei valvassori e cinge d’assedio Milano. Con lo scopo di legare maggiormente a se i piccoli feudatari, Corrado II, nel 1037 emana la Constituto Feudis con la quale i feudi minori diventano ereditari. Come già avvenuto con il Capitolare di Kiersy (877)che aveva reso ereditari i grandi feudi, ormai l’intera struttura feudale si avvia verso la disgregazione. Infatti, con l’ereditarietà del feudo, il vincolo di sudditanza tende ad attenuarsi come sono meno pesanti i doveri fra cui quello di servire a cavallo negli eserciti il proprio signore.
L'ascesa delle milizie cittadine
Nel contempo si fa avanti un nuovo elemento: il popolo della città che comincia a scendere in campo con un proprio esercito e dopo aver appoggiato i vescovi-conti, ora intendono far sentire il proprio peso nella vita pubblica. A queste milizie cittadine, Ariberto d’ Intimiano aveva dato il simbolo del Carroccio, simbolo dell’irredentismo popolare contro l’imperatore. Le milizie cittadine si erano opposte all’assedio di Milano all’arcivescovo, da parte di Corrado II e dai vassalli dell’arcivescovo. Corrado II morì nel 1039, quando ormai il sistema feudale si avvisava verso la disgregazione.
Domande da interrogazione
- Quali furono le difficoltà incontrate da Corrado II in Italia dopo la morte di Enrico II?
- Come Corrado II riuscì a consolidare il suo potere in Italia?
- Quali furono le conseguenze della Constituto Feudis del 1037?
Dopo la morte di Enrico II, Corrado II affrontò disordini in Italia, con alcuni nobili italiani che tentarono di costituire un Regno d’Italia indipendente.
Corrado II si appoggiò sui vescovi-conti come Ariberto d’Intimiano e, dopo un conflitto con lui, difese i valvassori, emettendo la Constituto Feudis nel 1037 per rendere ereditari i feudi minori.
La Constituto Feudis rese ereditari i feudi minori, attenuando il vincolo di sudditanza e contribuendo alla disgregazione del sistema feudale, mentre le milizie cittadine iniziarono a influenzare la vita pubblica.