Concetti Chiave
- Il trattato di Verdun del 843 divise l'impero carolingio in tre regni distinti, segnando l'inizio della separazione del regno dei Franchi dal Sacro Romano Impero.
- Ottone I, eletto nel 936, riuscì a riunificare la parte tedesca e italiana dell'impero, rafforzando il potere centrale.
- Per ridurre il potere dei nobili feudatari, Ottone I assegnò titoli nobiliari a vescovi e abati, eliminando l'ereditarietà dei feudi attraverso il capitolare di Quierzy.
- Ottone I limitò il potere del papato, assumendo il controllo delle nomine dei vescovi, rendendoli direttamente dipendenti dall'imperatore.
- Con il privilegium Othonis del 962, Ottone I consolidò il suo potere permettendo all'imperatore di influenzare l'elezione papale e richiedendo fedeltà dal Papa.
Indice
La disgregazione dell'impero carolingio
Alla morte di Carlo Magno (814) il sacro romano impero si disgregò. Nell’843, venne istituito il trattato di Verdun, che stabilì la divisione dell'impero carolingio: Carlo il calvo (regno dei franchi), Lotario (lotaringia e regno d'Italia), Ludovico il germanico (Germania). Dalla fine dell'8 secolo il regno dei franchi tornerà ad essere indipendente e non farà più parte del sacro romano impero.
Quindi, dal 9 secolo il fulcro del sacro romano impero sarà in Italia e in Germania.La riorganizzazione sotto Ottone I
Nel 936 ci fu l'elezione di ottone I. Egli riuscì a riunificare l'impero (la parte tedesca e la parte italiana) e riuscì a ripristinare il potere centrale forte. Per riuscire a gestire il fatto che i nobili feudatari avevano troppo potere, ottone I attribuì i titoli nobiliari a vescovi e abati, mossa che gli permise di sfuggire al capitolare di Quierzy: i membri del clero non potevano avere figli e così si annullava l'ereditarietà, e alla loro morte i feudi tornavano nelle mani della Corona. Ma per non avvantaggiare troppo la Chiesa egli tolse al papato la possibilità di nominare i vescovi e di nominarli lui stesso, In questo modo, sia in campo nobiliare che in campo religioso i vescovi dipendevano solo da l'imperatore. La chiesa accettò, per poter accrescere il suo potere politico: da un lato allargava la propria influenza, anche se dall'altro lato perdeva la possibilità di nomina.
Il privilegium Othonis e la fine
Nel 962, Ottone I raggiunse il massimo prestigio, con il privilegium Othonis: documento che stabilisce il diritto dell'imperatore di avere potere decisionale sull’elezione del Papa, nonché l'obbligo di quest'ultimo di giurare fedeltà all'imperatore. Ottone diede quindi vita al sacro romano impero e nel 973 ottone I morì e tutto il suo potere cadde.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze del trattato di Verdun del 843?
- Come Ottone I riuscì a consolidare il potere centrale dell'impero?
- Qual era l'importanza del privilegium Othonis del 962?
Il trattato di Verdun del 843 portò alla divisione dell'impero carolingio in tre regni: il regno dei franchi sotto Carlo il Calvo, la Lotaringia e il regno d'Italia sotto Lotario, e la Germania sotto Ludovico il Germanico. Questo segnò l'inizio della separazione del regno dei franchi dal sacro romano impero.
Ottone I consolidò il potere centrale dell'impero attribuendo titoli nobiliari a vescovi e abati, evitando così l'ereditarietà dei feudi. Inoltre, tolse al papato la possibilità di nominare i vescovi, facendoli dipendere direttamente dall'imperatore.
Il privilegium Othonis del 962 era importante perché stabiliva il diritto dell'imperatore di avere potere decisionale sull'elezione del Papa, obbligando quest'ultimo a giurare fedeltà all'imperatore, rafforzando così il controllo imperiale sulla Chiesa.