Concetti Chiave
- Amalfi fu la prima città marinara a dominare il Mediterraneo, diventando un centro commerciale indipendente nell'XI secolo.
- Amalfi stabilì trattati commerciali con musulmani e Bizantini, esportando artigianato locale e prodotti agricoli.
- I marinai di Amalfi furono pionieri nella creazione di carte nautiche e nel perfezionamento della bussola.
- Venezia inizialmente si basava su pesca e sale, ma divenne un importante centro commerciale di beni di lusso dall'Oriente.
- Venezia, diventata autonoma dall'Impero Bizantino nell'XI secolo, sviluppò un sistema politico con il doge e il Maggior Consiglio.
Indice
Amalfi e il suo dominio marittimo
La prima città marinara ad affermarsi in tutto il Mediterraneo fu Amalfi, sulla costa della Campania. Dopo aver sconfitto i Saraceni nel IX secolo, Amalfi divenne uno dei centri commerciali più importanti e si rese indipendente nella prima metà dell'XI secolo.
Stipulò trattati commerciali sia con i musulmani (d'Africa, di Sicilia e di Spagna) sia con i Bizantini; oltre a importare merci dall'Oriente, esportava prodotti dell'artigianato locale, come le terrecotte, i panni di lino, le stoviglie, e dell'agricoltura quali vino e olio. I marinai di Amalfi per primi disegnarono le carte nautiche e perfezionarono la bussola, già inventata dai Cinesi. Importantissima fu la realizzazione del primo codice marittimo, le Tavole amalfitane: le "leggi del mare", accettate da tutte le nazioni marinare dell'epoca.
Declino di Amalfi e ascesa di Venezia
A causa della concorrenza delle altre città costiere, nell'XI Secolo la repubblica di Amalfi iniziò il suo declino e nel 1079 venne conquistata dai Normanni.
Origini e sviluppo di Venezia
Le origini della città di Venezia risalgono al VI secolo, quando gli abitanti della terraferma si rifugiarono sugli isolotti della laguna paludosa per sfuggire all'invasione longobarda. Inizialmente vivevano sfruttando le risorse naturali: la pesca e la produzione del sale; poi passarono al commercio.
Venezia: commercio e politica
Nell'VIII secolo la città lagunare aveva conquistato il primato mercantile del Mar Adriatico ed era diventata la principale fornitrice di beni di lusso provenienti dall'Oriente. La produzione di sale era un'importante fonte di ricchezza: serviva per la concia delle pelli, per la conservazione dei cibi e per l'alimentazione del bestiame. Anche il mercato del grano era fiorente: dalla pianura padana arrivava a Venezia attraverso il Po e di qui veniva esportato a Costantinopoli, in Siria e in Egitto. Nell'XI secolo la città divenne un centro del commercio di transito tra l'Europa e l'Oriente: i suoi guadagni erano così grandi da valerle la definizione di "città più ricca d'oro dell'Occidente". Venezia dipendeva politicamente dall'Impero bizantino, il cui rappresentante era chiamato dux; quando nell'XI secolo diventò autonoma, la città lagunare mantenne il ricordo di questa antica magistratura: il doge (da dux) era infatti la massima autorità cittadina. Nell'XI secolo al doge fu affiancata un'assemblea elettiva chiamata Maggior Consiglio e un organo esecutivo, il Consiglio dei Dieci, entrambi formati da esponenti del ceto mercantile.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali contributi di Amalfi al commercio marittimo nel Mediterraneo?
- Come si sviluppò Venezia dal punto di vista economico e politico nel Medioevo?
- Quali furono le cause del declino di Amalfi e l'ascesa di Venezia nel commercio marittimo?
Amalfi si affermò come uno dei centri commerciali più importanti del Mediterraneo, stipulando trattati con musulmani e Bizantini, esportando prodotti artigianali e agricoli, e realizzando il primo codice marittimo, le Tavole amalfitane.
Venezia si sviluppò sfruttando risorse naturali come la pesca e il sale, diventando un centro mercantile di beni di lusso dall'Oriente. Politicamente, divenne autonoma dall'Impero bizantino e istituì il doge e il Maggior Consiglio.
Amalfi iniziò il suo declino a causa della concorrenza delle altre città costiere e fu conquistata dai Normanni nel 1079. Venezia, invece, si affermò come centro di commercio di transito tra Europa e Oriente, diventando la "città più ricca d'oro dell'Occidente".