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Concetti Chiave

  • Nel 711, il generale Tariq invase la Spagna, sconfiggendo il re goto Rodrigo e instaurando il dominio arabo su gran parte della penisola iberica, creando al-Andalus.
  • Gli Arabi tentarono di espandersi oltre i Pirenei, ma furono fermati nel 732 da Carlo Martello a Poitiers, un evento considerato decisivo per bloccare l'espansione islamica verso nord.
  • L'impero arabo, divenuto troppo grande per essere governato unitariamente, si frammentò in stati indipendenti dopo il 750, a seguito della caduta degli Omayyadi.
  • La dinastia abbaside prese il potere, trasferendo la capitale a Baghdad, che divenne una metropoli cosmopolita e centro di una fiorente civiltà.
  • Sotto il califfato abbaside, gli Arabi assorbirono e rielaborarono l'eredità culturale greco-romana, persiana e indiana, raggiungendo un'età dell'oro durante il regno di Harun al-Rashid.

Indice

  1. L'invasione della Spagna
  2. La battaglia di Poitiers
  3. La divisione dell'impero arabo
  4. L'ascesa degli Abbasidi

L'invasione della Spagna

Nel 711 il generale Tariq, un ex schiavo berbero convertito all’islam, passò lo stretto di Gibilterra con un esercito composto di Arabi e Berberi e invase la Spagna. Il re goto Rodrigo venne sconfitto e ucciso in battaglia, e il regno crollò; solo nella parte settentrionale della Spagna i capi cristiani riuscirono a conservare il potere, mentre tre quarti della penisola iberica cadevano sotto il dominio del califfo omayyade.

Nasceva così la Spagna araba, chiamata in arabo al-Andalus: un nome che deriva dall’antica presenza dei Vandali, e che si è conservato nell’odierna regione dell’Andalusia.

La battaglia di Poitiers

Dopo la conquista della Spagna la spinta offensiva degli Arabi era continuata anche oltre i Pirenei, in quelle zone della Francia di Sud-ovest che erano rimaste parte del regno goto, e poi nel territorio dei Franchi. La sconfitta che il maggiordomo, ovvero primo ministro, del regno franco, Carlo Martello, aveva inflitto a un esercito arabo a Poitiers nel 732 è da sempre celebrata come un evento decisivo, che mise fine all’espansione islamica verso nord. Oggi si pensa che gli Arabi in realtà non avessero i mezzi per proseguire le loro conquiste, e che il contingente sconfitto da Carlo Martello fosse intento solo a una razzia in grande stile. L’impero arabo aveva raggiunto dimensioni tali che non avrebbe più potuto espandersi senza frantumarsi; anzi, era già troppo grande per essere governato in modo unitario.

La divisione dell'impero arabo

Infatti dopo di allora l’impero dei califfi si suddivise in diversi Stati indipendenti e spesso rivali.

L'ascesa degli Abbasidi

L’inizio di questa nuova fase nella storia dell’impero arabo si può datare al 750, quando una rivolta, sostenuta dal clan familiare dei discendenti di Maometto e di suo cugino Alì, abbatté gli Omayyadi e riportò al potere la famiglia del profeta: nello specifico si trattava dei discendenti di uno zio di Maometto, chiamato Abbas. La caduta degli Omayyadi tuttavia non sanò la spaccatura fra sunniti e sciiti, perché questi ultimi volevano che il califfato fosse trasmesso proprio ai discendenti di Alì, e non si accontentavano di quelli di Abbas. La dinastia che prese nome da quest’ultimo, gli Abbasidi, tenne il califfato per cinque secoli, trasferendo la capitale da Damasco in una nuova città: Baghdad, sul fiume Tigri, che divenne una delle metropoli più fiorenti e cosmopolite del mondo. Sotto il califfato abbaside gli Arabi svilupparono una grande civiltà, assorbendo e rielaborando l’eredità greco-romana, persiana e indiana dei territori da loro conquistati. Il califfato di Harun al-Rashid (786-809), contemporaneo di Carlo Magno, a cui mandò in regalo un elefante, rappresenta il momento culminante di questa vera e propria età dell’oro della civiltà araboislamica.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Tariq e quale fu il suo ruolo nella conquista dell'Andalusia?
  2. Tariq era un ex schiavo berbero convertito all'islam che, nel 711, guidò un esercito di Arabi e Berberi attraverso lo stretto di Gibilterra per invadere la Spagna, sconfiggendo il re goto Rodrigo e instaurando il dominio del califfo omayyade su gran parte della penisola iberica.

  3. Qual è l'importanza della battaglia di Poitiers del 732?
  4. La battaglia di Poitiers del 732, in cui Carlo Martello sconfisse un esercito arabo, è celebrata come un evento decisivo che fermò l'espansione islamica verso nord, anche se oggi si ritiene che gli Arabi non avessero i mezzi per continuare le conquiste.

  5. Come si trasformò l'impero arabo dopo il 750?
  6. Dopo il 750, l'impero arabo si suddivise in diversi Stati indipendenti e rivali, a seguito di una rivolta che abbatté gli Omayyadi e portò al potere gli Abbasidi, discendenti di un zio di Maometto, trasferendo la capitale a Baghdad.

  7. Quali furono i contributi culturali degli Arabi sotto il califfato abbaside?
  8. Sotto il califfato abbaside, gli Arabi svilupparono una grande civiltà, assorbendo e rielaborando l'eredità greco-romana, persiana e indiana, culminando nel califfato di Harun al-Rashid, che rappresenta l'età dell'oro della civiltà araboislamica.

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