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Concetti Chiave

  • Dopo l'unificazione italiana, la sinistra storica prese il potere nel 1876, con esponenti come Agostino Depretis e Francesco Crispi.
  • Depretis attuò riforme significative: abolì la tassa sul macinato, ampliò il diritto di voto e riformò il sistema scolastico.
  • Nel 1882, l'Italia entrò nella Triplice Alleanza con Austria e Germania, segnando un'importante svolta nella politica estera.
  • Crispi, al potere dal 1887, adottò il protezionismo e affrontò la colonizzazione africana, culminata nella sconfitta di Adua nel 1896.
  • Le tensioni sociali aumentarono, culminando con la strage di Milano e l'assassinio del re Umberto I nel 1900 da parte di Gaetano Bresci.

Indice

  1. La transizione politica post-unificazione
  2. Riforme di Depretis e trasformismo
  3. Politica estera e triplice alleanza
  4. Crispi e il codice Zanardelli
  5. Rivolte e cambiamenti politici

La transizione politica post-unificazione

Dopo l’unificazione Italiana (17 marzo 1861) la destra storica andò al potere, ma a causa del malcontento del Parlamento per la tassa sul macinato, per la legge Casati e per la leva militare obbligatoria di 5 anni, nel 1876 vennero indette le nuove elezioni, vinte dalla sinistra storica.

Riforme di Depretis e trasformismo

I maggiori esponenti della sinistra erano Agostino Depretis e Francesco Crispi, il primo governò dal 1876 al 1887, mentre il secondo dal 1887 al 1896.

Entrambi si impegnarono per migliorare la politica interna ed esterna del Paese; Agostino Depretis, nel 1877 attuò la riforma scolastica, che sostituiva la legge Casati e puntava a riorganizzare le scuole elementari e istituì le scuole per gli adulti e le scuole d’infanzia, con delle multe per i genitori che non portavano i propri figli a scuola. Abolì inoltre la tassa sul macinato e attuò la riforma elettorale allargando il diritto di voto a tutte le persone che avessero compiuto ventuno anni e che avessero frequentato almeno la seconda elementare o che potessero pagare venti lire di tasse. Cercò anche di imporre il trasformismo, ovvero un atteggiamento che permetteva ai deputati di destra di diventare di sinistra, questo portò però corruzione all’interno dello Stato.

Politica estera e triplice alleanza

Per quanto riguarda la politica estera nel 1882 stipulò un importantissimo accordo con Austria e Germania: “la triplice alleanza” che si sarebbe dovuta rinnovare ogni cinque anni; a Depretis sarebbe piaciuto conquistare l’Eritrea, un territorio africano dominato dall’Abissinia (attuale Etiopia).

Crispi e il codice Zanardelli

Nel 1887 Depretis morì, al potere salì così Francesco Crispi, intenzionato a fare dell’Italia uno stato forte e potente. Nel 1889 approvò coraggiosamente un nuovo codice penale “il codice Zanardelli”, abolì la pena di morte e concesse libertà di sciopero. Inoltre adottò il protezionismo (l’opposto di liberismo) con cui proteggeva la merce interna e applicava dei dazi alle importazioni. Nel nord Italia, sviluppato e industrializzato, si sviluppò il “triangolo industriale Italiano”, composto da tre città: Genova, Torino e Milano. In questo periodo, nel sud Italia, più arretrato rispetto al nord, nacquero i fasci siciliani, ossia rivolte di contadini, di minatori, di operai… che erano scontenti della loro situazione e del governo. Per quanto riguarda la politica estera, Crispi riprese la colonizzazione già avviata cercando di conquistare dei territori Africani: l’Eritrea, la Somalia e l’Abissinia. Dopo la sconfitta di Adua, nel 1896, nella quale morirono ben settemila Italiani, Crispi si dimise a causa del malcontento della popolazione.

Rivolte e cambiamenti politici

Venne sostituito da Antonio Rudinì, che dichiarò pace con l’Etiopia, e cercò di risollevare le sorti dell’economia Italiana. A causa del malcontento della popolazione, i lavoratori iniziarono a scioperare e a Milano, centinaia di persone vennero uccise dall’esercito. Per rivendicare questa strage, un certo Gaetano Bresci, nel 1900, uccise il re d’Italia: Umberto I, al suo posto subentrò suo figlio Umberto III, e Rudinì fu sostituito da Zanardelli.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali riforme attuate da Agostino Depretis durante il suo governo?
  2. Agostino Depretis attuò la riforma scolastica nel 1877, abolì la tassa sul macinato e ampliò il diritto di voto. Cercò anche di imporre il trasformismo politico.

  3. Quali furono le conseguenze della politica estera di Francesco Crispi?
  4. Francesco Crispi cercò di espandere il colonialismo italiano in Africa, ma dopo la sconfitta di Adua nel 1896, si dimise a causa del malcontento popolare.

  5. Come reagì la popolazione italiana alle politiche economiche e sociali del periodo?
  6. La popolazione, insoddisfatta, organizzò scioperi e rivolte, come i fasci siciliani nel sud Italia, e ci furono scontri violenti, come a Milano.

  7. Quali eventi portarono alla fine del regno di Umberto I?
  8. Il malcontento popolare culminò con l'assassinio di Umberto I da parte di Gaetano Bresci nel 1900, in risposta alla repressione violenta delle proteste.

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