Concetti Chiave
- La Destra Storica governò l'Italia dal 1861 al 1876, implementando lo statuto Albertino e affrontando il brigantaggio nel sud.
- Per equilibrare il bilancio, la Destra Storica introdusse imposte pesanti come la tassa sul macinato, nonostante la bassa partecipazione politica dovuta al rifiuto del papa.
- La Sinistra Storica, al governo dal 1876 al 1883, abolì la tassa sul macinato e aumentò la partecipazione elettorale con una riforma del 1882.
- La politica del trasformismo, introdotta da Depretis, portò a un avvicinamento con la destra e alla firma della Triplice Alleanza nel 1882.
- La Sinistra Storica impose dazi protezionistici, favorendo l'industria del Nord, e limitò il lavoro minorile tra il 1883 e il 1886.
Indice
La destra storica e le sue riforme
Problemi e conquiste del sud
Vista la mancata riforma agricola che avrebbe dovuto garantire ai contadini una terra da coltivare, il servizio militare obbligatorio e il rafforzamento dei latifondisti si cominciò a formare della rabbia. Tutta questa rabbia si espresse nella forma più violenta, il brigantaggio. I briganti avevano dei rifugi sulle montagne da cui scendevano e uccidevano e saccheggiavano. I contadini li sopportavano, ma li proteggevano anche perché li vedevano come degli alleati contro i grandi signori. Dal 1866 al 1870 ci furono vari tentativi di unire tutta l’Italia che poi andarono a segno conquistando il veneto e Roma. Per riuscire a portare in parità il bilancio la destra storica dovette imporre pesanti tasse fra cui le imposte indirette e una tassa sul macinato imposta nel 1868.
La legge delle Guarentigie e il bilancio
Visti i problemi fra il regno e il papato nel 1871 fu emanata la legge delle Guarentigie che garantiva al papa diversi palazzi, una somma annua e la libertà, ma Pio IX rifiutò e disse ai cittadini credenti di non partecipare alla vita politica, così il numero di votanti già vertiginosamente basso si abbassò ancora di più. Però il più grande traguardo della destra storica fu sicuramente portare il bilancio in pareggio; fu un grande risultato perché le uscite superavano le entrate del 60%! Però nel 1876 la destra perdette la maggioranza e di conseguenza pure la guida del governo.
L'ascesa della sinistra e il trasformismo
Nella storia italiana è il gruppo liberal-democratico ed ex garibaldino che stette al governo dal 1876 al 1883. Il re scelse come capo del governo Agostino Depretis, esponente della sinistra moderata. Nel 1877 viene emanata una riforma scolastica che obbliga i bambini dai sei ai nove anni ad andare a scuola. Nel 1880 la tassa sul macinato in precedenza imposta dalla destra viene abolita. Nel 1882 venne emanata una riforma elettorale che portò la percentuale di votanti dal 2% al 7%. Nel 1882 il programma da moderato divenne conservatore, infatti Depretis cercò l’appoggio di deputati di destra che ottenne con favori o soldi. Questo metodo politico venne nominato in modo dispregiativo trasformismo. Il 20 maggio 1882 Depretis firmò la Triplice alleanza (patto difensivo segreto) che comprendeva Germania e Austria.
Riforme e protezionismo della sinistra
Alla fine dell’800 il governo di sinistra impose forti dazi sui prodotti provenienti dall’estero per proteggere l’industria nazionale. Questa cosa funzionò con il Nord che venne favorito, ma non con il sud che ci perse pure in questo caso. Nel 1882 la sinistra acquistò la baia di Assab (che fu il primo possedimento sul mar Rosso). Dal 1883 al 1886 la legislazione sociale limitò l’utilizzo del lavoro minorile.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali azioni della Destra Storica durante il suo governo?
- Quali riforme significative furono introdotte dalla Sinistra Storica?
- Come reagì la popolazione del sud Italia alle politiche della Destra Storica?
- Quali furono le conseguenze economiche delle politiche della Sinistra Storica?
La Destra Storica, al governo dal 1861 al 1876, piemontesizzò l'Italia con lo statuto Albertino, affrontò il brigantaggio nel sud, impose tasse pesanti per pareggiare il bilancio e emanò la legge delle Guarentigie nel 1871.
La Sinistra Storica, al governo dal 1876 al 1883, introdusse una riforma scolastica nel 1877, abolì la tassa sul macinato nel 1880, ampliò il suffragio nel 1882 e firmò la Triplice alleanza.
La popolazione del sud reagì con rabbia a causa della mancata riforma agricola e del servizio militare obbligatorio, esprimendosi attraverso il brigantaggio, visto come una forma di resistenza contro i latifondisti.
Le politiche economiche della Sinistra Storica, come l'imposizione di dazi sui prodotti esteri, favorirono l'industria del Nord ma penalizzarono ulteriormente il sud, accentuando le disparità regionali.