Concetti Chiave
- Il concilio di Trento, convocato nel 1542 da Paolo III, durò quasi 50 anni, iniziando effettivamente nel 1545 e concludendosi nel 1563.
- Fu un raduno ecumenico richiesto da tempo per affrontare i problemi di rinnovamento e i mali dell'epoca ecclesiastica.
- I papi del 1400 avevano evitato la convocazione del concilio per timore del movimento conciliarista che minacciava l'autorità papale.
- I successi del luteranesimo e del calvinismo resero inevitabile la convocazione del concilio per affrontare le nuove sfide religiose.
- Trento fu scelta come sede per la sua posizione neutrale, non scontentando né cattolici né protestanti, e il concilio vide due tendenze principali confrontarsi su questioni istituzionali e dogmatiche.
Il concilio di Trento
Il concilio di Trento è un raduno di cardinali e dura in tutto quasi 50 anni.
Convocazione e ostacoli iniziali
Da tempo nel mondo cristiano, si reclamava la convocazione di un concilio ecumenico, cioè universale, che affrontasse i problemi del rinnovamento, e portasse rimedio ai mali che affliggevano il mondo ecclesiastico.
I papi del 1400 avevano osteggiato la convocazione perchè temevano che esso diventasse l'occasione per la rinascita della corrente cosiddetta conciliarista, che sosteneva la superiorità del concilio sull’autorità papale.
Scelte e tendenze del concilio
I successi del lutarenismo e del calvinismo, non resero più possibile rimandare la convocazione di questo concilio.
Il concilio fu convocato a Trento nel maggio del 1542 da Paolo III, anche se i lavori cominciarono 3 anni dopo a causa della guerra tra Carlo V e Francesco I per il possesso del ducato di Milano.
I lavori si conclusero nel 1563, dopo un interruzione decennale.
La scelta cadde su Trento per non dispiacere né i cattolici né i protestanti.
Fin dall’esordio si confrontarono 2 tendenze: la prima spingeva perché il concilio affrontasse soprattutto problemi di carattere istituzionale; la seconda insisteva per una maggiore attenzione alle questioni dogmatiche e teologiche.
