Concetti Chiave
- Il concilio di Trento fu convocato da papa Paolo III nel 1542 e iniziò nel 1545 a Trento, scelto per la sua posizione strategica nell'Impero.
- Contraddittoriamente, Paolo III, promotore del concilio per la riforma morale della Chiesa, era noto per la corruzione e il nepotismo.
- La Chiesa, indebolita internamente, affrontava un movimento che sosteneva alcune idee protestanti, rappresentato da figure come Reginald Pole e Giovanni Morone.
- Il concilio si concluse nel 1563, con la partecipazione di vari papi e un periodo di trasferimento a Bologna.
- Nonostante le richieste di Carlo V, il concilio affrontò prima la dottrina, rompendo con il protestantesimo, e poi l'organizzazione della Chiesa.
Indice
Convocazione del concilio di Trento
Per primo fu papa Paolo III Farnese nel 1542 a convocare il concilio. Dopo tre anni di tempo per permettere a tutti gli interessati di poter raggiungere la sede del concilio, i lavori iniziarono finalmente nel 1545 a Trento. Venne scelta questa città perché apparteneva all’Impero e perché si trovava in una posizione piuttosto comoda da raggiungere.
Contraddizioni di papa Paolo III
È paradossale pensare che Paolo III, il quale convocò il concilio di Trento anche per riformare moralmente la Chiesa, era in realtà molto corrotto e ben poco dedito alla missione pastorale che gli era stata affidata: aveva infatti quattro figli, era diventato papa perché era il fratello di una delle amanti di papa Alessandro VI e compì numerosi atti di nepotismo. Quando si arrivò al concilio, la Chiesa era molto indebolita anche perché al suo interno si era diffuso un movimento di persone che avevano preso in analisi alcune considerazioni del protestantesimo e le avevano trovate sensate e ragionevoli, iniziando a sostenerle. A rappresentare questo orientamento c’era il cardinale inglese Reginald Pole affiancato dal cardinale italiano Giovanni Morone.
Conclusione e spostamenti del concilio
Il concilio di Trento si concluse nel 1563 e molti papi si dedicarono ai lavori: Paolo III, Giulio III, Marcello II, Paolo IV e Pio IV. Il concilio si spostò per un certo periodo a Bologna.
Temi discussi al concilio
Carlo V aveva chiesto che venisse discusso durante il concilio innanzitutto il tema dell’organizzazione della Chiesa e poi eventualmente anche quello della dottrina. Proprio per fare un torto all’imperatore invece si decise di risolvere subito la questione della dottrina per rompere con il protestantesimo e poi si discusse sulla riorganizzazione della Chiesa. Immediatamente prima della convocazione del concilio, la Chiesa aveva già preso delle iniziative di contrasto e di rottura nei confronti del protestantesimo.
Domande da interrogazione
- Chi convocò il concilio di Trento e perché fu scelta la città di Trento?
- Quali contraddizioni caratterizzavano papa Paolo III?
- Quali furono i principali temi discussi al concilio di Trento?
Papa Paolo III Farnese convocò il concilio nel 1542, e Trento fu scelta perché apparteneva all’Impero ed era facilmente raggiungibile.
Papa Paolo III era noto per la sua corruzione e nepotismo, nonostante avesse convocato il concilio per riformare moralmente la Chiesa.
I temi principali furono la dottrina, per rompere con il protestantesimo, e l'organizzazione della Chiesa, nonostante le richieste di Carlo V.