Concetti Chiave
- Il Risorgimento italiano iniziò con le influenze della Costituzione spagnola, portando a insurrezioni in diverse regioni italiane nel 1820.
- L'insurrezione di Napoli fu supportata da Guglielmo Pepe, mentre a Palermo i nobili proclamarono l'indipendenza della Sicilia, senza il coinvolgimento di Siracusa, Messina e Catania.
- Nel regno di Sardegna, Carlo Alberto concesse una costituzione ma represse i ribelli, mentre nel regno Lombardo-Veneto, gli austriaci reprimevano i liberali come Silvio Pellico.
- In Francia, il re Carlo X fu costretto ad abdicare dopo una rivolta a Parigi nel 1830, portando Luigi Filippo al trono e stabilendo il principio di non intervento.
- Il 1830 vide rivolte in Belgio e Polonia, con il Belgio che ottenne l'indipendenza grazie al supporto franco-britannico, mentre la Polonia fu repressa dalla Russia.
Indice
L'inizio del Risorgimento
La notizia dei soldati spagnoli che erano riusciti ad ottenere la Costituzione raggiunse molti ufficiali dell’esercito legati alle idee liberali. A quel tempo l'Italia era divisa in stati maggiormente controllati dagli austriaci, in realtà l'Italia era separata sin dalla caduta dell'impero romano tant'è che Metternich, primo ministro austriaco, la definì "Una semplice espressione geografica".
Ebbe quindi proprio qui inizio il Risorgimento che nel corso di alcuni decenni porterà all'indipendenza e all'unità d'Italia. Così nel Luglio 1820 marceranno su Avellino e Napoli sostenuti da Guglielmo Pepe che aveva difeso la repubblica partenopea nel 1799. Re Ferdinando I concesse quindi una costituzione simile a quella spagnola, inoltre nell’ottobre 1820 si riunì a Napoli un parlamento regolarmente eletto. In realtà il re cercava solamente di prendere tempo in attesa dell'aiuto austriaco.Insurrezioni in Sicilia e Napoli
Nel frattempo anche a Palermo scoppiò un'insurrezione che cacciò le truppe borboniche e proclamò l’indipendenza della Sicilia. Questa rivolta fu però molto diversa da quella napoletana dal momento che fu promossa dai nobili. Il movimento separatista non coinvolse Siracusa, Messina e Catania.
Il governo di Napoli non accettò l’indipendenza della Sicilia e inviò soldati nell’isola, i cittadini si difesero tenacemente ma cedettero dopo tre giorni di combattimenti, era il settembre 1 820. Nel marzo 1821 alcune truppe austriache scesero a Napoli e sconfissero il governo liberale.
Reazioni nel regno di Sardegna
Nel regno di Sardegna governava invece Vittorio Emanuele I, reazionario ma abbastanza tollerante al contrario dell’erede al trono Carlo Alberto. I liberali piemontesi non mettevano in dubbio la dinastia dei Savoia ma chiedevano che la monarchia costituzionale. Nel marzo 1821 alcuni reggimenti marciarono su Torino chiedendo la Costituzione e la guerra contro l’Austria. Vittorio Emanuele I si rifiutò e decise di abdicare per il fratello Carlo Felice, che era attualmente fuori dal Piemonte. Di conseguenza assunse la reggenza Carlo Alberto, che subito concesse la costituzione poi, per timore degli austriaci, represse i ribelli e venne mandato in esilio dallo zio Carlo Felice.
Repressione nel regno Lombardo-Veneto
Infine nel regno Lombardo-Veneto gli austriaci praticavano una forte repressione verso gli intellettuali liberali. Nel 1820 vennero infatti incarcerati molti esponenti della società segreta della Carboneria legati al giornale liberale “Il Conciliatore”. Tra questi troviamo Silvio Pellico che in carcere scrisse il libro Le mie prigioni pubblicato nel 1823 e che contribuì a far conoscere il trattamento che l’Austria riservava agli oppositori.
Situazioni in Europa
Così come le insurrezioni italiane hanno sviluppi diversi a seconda degli stati, in Europa abbiamo diverse situazioni a seconda delle nazioni.
In Francia il ricordo del periodo napoleonico era ancora vivo. Luigi XVIII aveva concesso la Costituzione, tollerato la nascita di un movimento liberale e mantenuto il Codice napoleonico. Dopo la sua morte, il successore Carlo X intervenne contro i liberali, infatti nel 1830 abolì la libertà di stampa, sciolse il parlamento e sospese la camera dei deputati. I cittadini di Parigi allora durante le “tre gloriose” ( 27, 28,29 luglio) si ribellarono e il re Carlo X fu costretto a scappare in Inghilterra. I cittadini vollero il rispetto della costituzione e obbligarono il re ad abdicare a favore di Luigi Filippo duca d’Orléans.
Nel 1830 quando si ribellano il Belgio e la Polonia il re francese Luigi Filippo proclama il principio di non intervento. Questa affermazione portò grandi speranze in tutti i paesi europei ma Austria, Russia e Prussia erano abbastanza contrariate. Quindi la Francia cercò l’alleanza con l'Inghilterra e insieme proclamarono l’indipendenza del Belgio. La Polonia venne invece lasciata alla repressione zarista. Anche in Italia e in Spagna i moti liberali fallirono, al contrario della Grecia che nel 1830 venne proclamata indipendente.
Domande da interrogazione
- Quando iniziò il Risorgimento in Italia?
- Chi proclamò l'indipendenza della Sicilia?
- Chi sconfisse il governo liberale a Napoli nel 1821?
- Chi governava il regno di Sardegna durante questo periodo?
- Quali nazioni europee si ribellarono nel 1830?
Il Risorgimento iniziò nel 1820.
I nobili di Palermo proclamarono l'indipendenza della Sicilia.
Le truppe austriache sconfissero il governo liberale a Napoli nel 1821.
Vittorio Emanuele I governava il regno di Sardegna.
Il Belgio e la Polonia si ribellarono nel 1830.