Concetti Chiave
- Il trasformismo politico italiano nasce dopo il 1861, caratterizzato dall'assenza di un partito conservatore e dall'esclusione delle forze democratiche e rivoluzionarie.
- Agostino Depretis, dal 1876, adotta il trasformismo per ottenere una larga maggioranza parlamentare, superando la divisione tra Destra e Sinistra.
- La politica di Depretis si fonda sulla buona amministrazione piuttosto che su progetti politici, eliminando la necessità di schieramenti rigidi.
- Nell'Italia repubblicana, il trasformismo continua con De Gasperi e l'apertura della Democrazia Cristiana al Partito Socialista.
- Negli anni '60, Aldo Moro tenta di includere il Partito Comunista nella coalizione di governo, ma il progetto si infrange nonostante il compromesso storico di Berlinguer.
Il fenomeno politico del trasformismo:la nascita (1861) e la sua permanenza nell'Italia repubblicana
Indice
L'origine del trasformismo
Dopo il 1861, nel nostro paese si affermò un sistema politico particolare: da una parte venivano escluse le forze democratiche e rivoluzionarie, dall'altra era privo di un partito conservatore. In questo modo, la Destra e la Sinistra non si differenziavano circa le questioni politiche più rilevanti.
Depretis e la politica di coalizione
Dal 1876, con l’arrivo di Agostino Depretis al governo, si può parlare propriamente del fenomeno del trasformismo: il primo governo della Sinistra si caratterizzò per il tentativo di superare la politica di partito, perché Depretis preferiva assicurare al governo una larga maggioranza parlamentare; egli si adoperò dunque affinché nella coalizione governativa confluissero anche gruppi appartenenti agli altri schieramenti politici.
L’apertura a destra fu portata avanti da Depretis già a partire dal 1876 e si basava sulla constatazione che la divisione tra Destra e Sinistra non aveva motivo d’essere, essendo necessaria al paese solo una buona amministrazione e non un buon progetto politico.
Il trasformismo nell'Italia repubblicana
Anche nell'Italia repubblicana la prassi del trasformismo ha continuato a sopravvivere, in particolare nella politica centrista di De Gaspari, con l’apertura della Democrazia cristiana al partito socialista. Negli anni Sessanta, Aldo Moro, analogamente a Depretis e Giolitti, sfruttò la caduta delle grandi tensioni ideali e intese la politica come amministrazione del quotidiano, di fronte al quale i programmi politici, rimanevano sullo sfondo. Un’operazione simile a quella attuata con il PSI, fu tentata da Moro, nella seconda metà degli anni Sessanta, anche nei confronti del Partito Comunista, il cui segretario di partito, Berlinguer, aveva del resto elaborato la dottrina del “ compromesso storico”; tuttavia il disegno di cooptare il PCI nel blocco di potere si infranse.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del fenomeno del trasformismo in Italia?
- Come ha influenzato Agostino Depretis la politica italiana con il trasformismo?
- In che modo il trasformismo si è manifestato nell'Italia repubblicana?
Il trasformismo in Italia ha origine dopo il 1861, caratterizzato dall'esclusione delle forze democratiche e rivoluzionarie e dall'assenza di un partito conservatore, portando a una mancanza di differenziazione tra Destra e Sinistra su questioni politiche rilevanti.
Agostino Depretis, dal 1876, ha influenzato la politica italiana attraverso il trasformismo, cercando di superare la politica di partito e assicurare una larga maggioranza parlamentare, includendo gruppi di diversi schieramenti politici nella coalizione governativa.
Nell'Italia repubblicana, il trasformismo si è manifestato nella politica centrista di De Gaspari e Aldo Moro, con l'apertura della Democrazia cristiana al partito socialista e tentativi di cooptare il Partito Comunista, sebbene quest'ultimo tentativo non abbia avuto successo.