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Concetti Chiave

  • Il trasformismo nacque da un accordo elettorale tra i moderati Depretis e Minghetti, mirato a contenere l'estrema sinistra.
  • Questo fenomeno dissolse le tradizionali distinzioni ideologiche tra destra e sinistra, creando un grande centro politico.
  • Depretis adottò una linea moderata, allontanando i gruppi democratici che sostenevano il suffragio universale e altre riforme progressive.
  • Il trasformismo emarginò le ali estreme, favorendo un sistema politico centrato sulle forze moderate.
  • Agostino Bertani e Felice Cavallotti si opposero energicamente al trasformismo e al conseguente immobilismo governativo.

Indice

  1. L'accordo elettorale tra Depretis e Minghetti
  2. Il concetto di trasformismo politico
  3. La svolta moderata e le sue conseguenze

L'accordo elettorale tra Depretis e Minghetti

Le preoccupazioni suscitate dall'allargamento del suffragio e dal conseguente rafforzamento dell’estrema sinistra favorirono un processo fra le forze moderate che nacque da un accordo elettorale tra Depretis e il leader della sinistra Minghetti.

Il concetto di trasformismo politico

Questo accordo prese il nome di trasformismo. La sostanza del trasformismo non stava nella trasformazione dei moderati in trasformisti, ma nel venir meno delle tradizionali distinzioni ideologiche tra destra e sinistra e nella rinuncia della sinistra a una precisa caratterizzazione programmatica. Pertanto ad un modello bipartitico di stampo inglese (destra contro sinistra, maggioranza contro opposizione, conservatori contro progressisti) se ne sostituiva uno basato su un grande centro che tendeva a inglobare le opposizioni moderate e ad emarginare le ali estreme (in conservatori più intransigenti da un lato, l'estrema sinistra dall'altra).

La svolta moderata e le sue conseguenze

La svolta moderata di Depretis ebbe come conseguente il definitivo distacco dalla maggioranza dei gruppi democratici più avanzati che continuavano a battersi per il suffragio universale, per una politica estera antiaustriaca, per una politica ecclesiastica anticlericale, per un più vasto impegno in favore delle classi povere. Agostino Bertani e Felice Cavallotti 180 un ruolo di combattiva opposizione contro la maggioranza trasformista e l'immobilismo governativo che avevano creato.

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