Concetti Chiave
- Le opinioni degli studiosi divergono sul carattere totalitario del fascismo italiano; alcuni sostengono che non abbia mai raggiunto il livello di totalitarismo del nazismo o del comunismo.
- Renzo De Felice afferma che il fascismo ha tentato di instaurare un regime totalitario ma non è riuscito a farlo completamente, a causa dell'assenza di un regime di polizia violento.
- La presenza della Chiesa cattolica, autonoma dal regime fascista, avrebbe limitato le ambizioni totalitarie del fascismo secondo alcuni studiosi.
- Emilio Gentile ritiene che il fascismo sia stato un regime totalitario, grazie alla creazione di un partito-milizia e al controllo dell'istruzione e dei media.
- Indipendentemente dal grado di totalitarismo, il fascismo è universalmente riconosciuto come una dittatura che ha impedito la libertà di espressione e di convinzione ai cittadini italiani.
Indice
Dibattito sul totalitarismo fascista
Molte volte ci si pone domande del tipo: ma il fascismo sperimentato dalla società italiana è stato un totalitarismo? Su questo punto le opinioni degli studiosi divergono.
Opinioni di Renzo De Felice
Renzo De Felice (1929-1996; autore di una biografia famosa di Mussolini, docente di storia contemporanea all'università La sapienza di Roma ed esperto del fascismo italiano) ha sostenuto che il fascismo ha tentato di diventare un regime totalitario, senza tuttavia riuscire nell'impresa nello stesso grado de comunismo p del nazismo perché, diversamente dalla Germania nazista o dalla Russia comunista, nell'Italia fascista non si è mai instaurato un regime di polizia che abbia fatto della violenza lo strumento essenziale di governo.
A ciò si aggiunga quello che anche altri studiosi hanno osservato, ovvero che le ambizioni totalitarie del regime fascista si sarebbero scontrare con la presenza di un'istituzione cioè la Chiesa cattolica che avrebbe sempre mantenuto una sua autonomia dal regime.Prospettiva di Emilio Gentile
Invece risulta di opinione diversa Emilio Gentile (nato nel 1946 ed allievo di Renzo De Felice) il quale ha sostenuto che sebbene con caratteri suoi propri il regime fascista è stato a pieno titolo un sistema totalitario, in primo luogo per aver costituito un partito-milizia, cioè un'organizzazione politica paramilitare, pienamente integrata nelle strutture del regime con la sua istituzionalizzazione in Milizia volontaria per la sicurezza nazionale; e in secondo luogo per essersi assicurato un pieno controllo sulla formazione delle coscienze attraverso il dominio della scuola e di tutti i mezzi di comunicazione, dominio al quale la Chiesa cattolica non ha opposto in effetti alcuna particolare resistenza.
Conclusioni sul regime fascista
Quindi la divergenza di opinioni riguarda il grado di "totalitarizzazione" della società italiana sotto il fascismo, viceversa ciò che è assolutamente fuori discussione è che il regime fascista sia stato una dittatura che ha provato i cittadini italiani della possibilità di firmarsi convinzioni proprie, diverse da quelle sostenute dal regime stesso e di esprimerle liberamente. È per questo che la dodicesima disposizione transitoria e finale contenuta nella Costituzione della Repubblica italiana ha stabilito che è vietata la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista.
Domande da interrogazione
- Il fascismo in Italia è stato considerato un regime totalitario?
- Quali fattori hanno impedito al fascismo italiano di diventare un regime totalitario secondo alcuni studiosi?
- Quali misure ha adottato il regime fascista per controllare la società italiana?
Le opinioni divergono tra gli studiosi. Renzo De Felice sostiene che il fascismo ha tentato di diventare totalitario ma non ci è riuscito completamente, mentre Emilio Gentile afferma che il fascismo è stato un sistema totalitario a pieno titolo.
Secondo alcuni studiosi, le ambizioni totalitarie del fascismo si sono scontrate con la presenza della Chiesa cattolica, che ha mantenuto una certa autonomia dal regime.
Il regime fascista ha costituito un partito-milizia e ha assicurato il controllo sulla formazione delle coscienze attraverso il dominio della scuola e dei mezzi di comunicazione.