giubygiu
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Concetti Chiave

  • Dopo la guerra, l'Europa affrontò problemi economici come inflazione e disoccupazione, aggravati da tensioni sociali.
  • La guerra stimolò lo sviluppo economico, con gli Stati Uniti emergenti come leader grazie a investimenti e innovazioni.
  • Il taylorismo-fordismo rivoluzionò la produzione industriale, creando una nuova classe media di "colletti bianchi".
  • Negli anni '20, gli Stati Uniti prosperarono sotto il liberalismo economico, ma con un crescente conservatorismo politico.
  • Il crollo della Borsa del 1929 innescò una crisi economica globale, particolarmente grave in Europa, causata da sovrapproduzione e debiti agricoli.

Indice

  1. Problemi economici del dopoguerra
  2. Sviluppo economico post-bellico
  3. Innovazioni industriali e sociali
  4. Crescita e crisi negli Stati Uniti
  5. Il crollo del 1929 e le sue conseguenze

Problemi economici del dopoguerra

Nell'immediato dopoguerra tutti i paesi europei si trovarono alle prese con gravi problemi economici: l'inflazione,la svalutazione,l'indebolimento pubblico e la necessità di effettuare la riconversione produttiva industriale dalla produzione bellica a quella civile che portò disoccupazione. Inoltre queste difficoltà economiche vennero aggravate da acute tensioni sociali.

Sviluppo economico post-bellico

La guerra però fu anche un grande business e un potente acceleratore dello sviluppo. Mobilitò enormi investimenti,sollecitò nuove invenzioni e il perfezionamento di produzioni già esistenti,disegnò una nuova gerarchia economica con al vertice gli Stati Uniti.

Innovazioni industriali e sociali

Le principali novità furono: la produzione di beni di consumo di massa e l'organizzazione scientifica del lavoro. L'industriale automobilistico Ford fu tra i primi a capire che per accrescere i profitti era necessario abbassare i prezzi e aumentare i salari. Per guadagnare di più facendo pagare di meno,occorreva abbattere i costi del prodotto e quindi aumentare la produttività.

Taylor teorizzò una nuova organizzazione del lavoro migliorando il rapporto fra tecnologia e lavoro umano. Il taylorismo-fordismo consisteva nella scomposizione delle mansioni di lavoro in unità minime e nella fissazione dei tempi necessari a svolgere ogni mansione.

Tutto ciò ebbe rilevanti conseguenze economiche e sociali. Nella fabbrica si richiedevano operai comuni; nella società si formò un nuovo ceto medio di impiegati (impiegati privati:colletti bianchi,diversamente dai colletti blu ripresi dalle tute degli operai) si stava creando la divisione fra lavoro manuale e lavoro intellettuale.

Fu questa l'epoca in cui i “colletti bianchi” divennero un ceto sociale di importanza fondamentale,anche dal punto di vista politico.

Crescita e crisi negli Stati Uniti

Gli anni venti furono un periodo di crescita per gli Stati Uniti con nuove invenzioni e nuove produzioni come:automobili,radio,frigoriferi,macchine per cucire...

Ciò fu agevolato anche dal potere politico del Partito repubblicano. Si diffuse il liberalismo assoluto sia in campo economico sia in campo politico,dando però origine ad un ideologia conservatrice. Tanto che questa volontà chiusa di rifiuto per tutto ciò che non fosse americano portò anche ad una drastica riduzione dell'immigrazione.

Il crollo del 1929 e le sue conseguenze

Sembrava che il “sogno americano” si stesse realizzando,ma il 24 ottobre 1929 il cosiddetto “giovedì nero” ,è crollata la Borsa di New York,aprendo la più grande crisi economica del 900.

Si diffuse il panico,i risparmiatori vendevano per timore di subire perdite,ma più si vendeva e più il valore delle azioni diminuiva. Mancava il denaro per finanziare le aziende,perciò le industrie dovettero ridurre la produzione,licenziare e chiudere.

Si avviò una spirale di caduta dell'economia che durò 4 anni.

Gli Stati Uniti producevano il 45% della ricchezza mondiale,ciò provocò una recessione economica in tutti i paesi industrializzati. In Europa la crisi fu particolarmente grave in Germania e in Austria.

Le cause della crisi non sono definitive,l'ipotesi più plausibile è la sovrapproduzione, in quanto la crescita dei profitti era stata superiore a quella dei salari e dei redditi. Inoltre nel settore agricolo i produttori si erano indebitati durante la guerra.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali difficoltà economiche affrontate dai paesi europei nel dopoguerra?
  2. I paesi europei affrontarono inflazione, svalutazione, indebolimento pubblico e la necessità di riconversione produttiva industriale, che portò disoccupazione e tensioni sociali.

  3. Come influenzò la guerra lo sviluppo economico?
  4. La guerra fu un grande business e accelerò lo sviluppo, mobilitando investimenti, stimolando invenzioni e perfezionando produzioni esistenti, con gli Stati Uniti al vertice della nuova gerarchia economica.

  5. Quali furono le innovazioni principali nel settore produttivo durante gli anni venti?
  6. Le innovazioni principali furono la produzione di beni di consumo di massa e l'organizzazione scientifica del lavoro, con il taylorismo-fordismo che migliorò la produttività abbattendo i costi.

  7. Quali furono le conseguenze del crollo della Borsa di New York nel 1929?
  8. Il crollo causò panico, vendite di azioni, mancanza di finanziamenti per le aziende, riduzione della produzione, licenziamenti e chiusure, avviando una spirale economica negativa durata 4 anni.

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