Concetti Chiave
- La rivoluzione d'Ottobre portò alla creazione del Consiglio dei commissari del popolo, un governo bolscevico guidato da Lenin.
- Lenin sciolse l'Assemblea Costituente dopo la sconfitta elettorale dei bolscevichi, affermando la superiorità del potere sovietico.
- La pace di Brest-Litovsk con Austria e Germania concluse le ostilità, ma impose condizioni severissime alla Russia.
- La Russia dovette rinunciare a territori importanti come Polonia, Lituania e riconoscere l'indipendenza di Ucraina e Finlandia.
- La firma del trattato di pace innescò una guerra civile interna che Lenin dovette affrontare.
Indice
La nascita del consiglio dei commissari
Il successo ottenuto nella rivoluzione d’Ottobre, permise a Lenin di sopprimere con forza il governo Karenskij e di creare un nuovo ministero, espressione dell’unico partito ammesso ovvero quello bolscevico, nacque così il Consiglio dei commissari del popolo, del quale Lenin era presidente, affiancato da Trotskij e Stalin, rispettivamente commissario degli esteri e commissario delle nazionalità.
Si formò quindi un vero e proprio Stato sovietico.Le sfide politiche interne ed esterne
Importanti erano due questioni che il nuovo ordinamento avrebbe dovuto di li a poco affrontare, uno di politica interna e un secondo di politica estera.
Il primo riguardava l’Assemblea Costituente che era stata eletta il 12 Novembre a suffragio universale e che si era riunita per la prima volta il 18 Gennaio 1918. Poiché i bolscevichi ne uscirono sconfitti, dati i scarsi risultati elettorali, Lenin si affrettò a proclamare che il potere dei soviet fosse superiore a quello dell’Assemblea e sciolse quest’ultima, in quanto espressione del parlamentarismo borghese.
Il secondo problema, collegabile in un certo senso al primo, riguardò l’immediata cessazione delle ostilità. Le trattative con Austria e Germania portarono nel Marzo del 1918, alla pace di Brest-Litovsk, in seguito a cui la Russia si ritirò dal conflitto.
La pace di Brest-Litovsk e le sue conseguenze
Con la pace stipulata in Polonia, la Russia dovette accettare condizioni durissime, che comportarono la rinuncia a Polonia, Lituania, province baltiche, parte della Bielorussia e il riconoscimento dell’indipendenza di Ucraina e Finlandia, con conseguenti perdite economiche.
Ben presto però Lenin, a causa della firma di questo trattato, si trovò ad affrontare una guerra civile interna