Concetti Chiave
- Il Soviet dei commissari del popolo, guidato da Lenin, introdusse riforme rivoluzionarie in Russia fino alla sua morte.
- Una delle principali riforme fu l'abolizione della proprietà privata delle terre, redistribuendole ai contadini.
- Le fabbriche furono poste sotto il controllo degli operai, iniziando un processo verso il comunismo.
- Il vecchio sistema giudiziario fu sostituito dai tribunali del popolo, eliminando il potere decisionale dello zar.
- Il regime di Lenin limitò la libertà di stampa e incontrò forte opposizione da aristocrazia e borghesia.
Indice
Formazione del governo di Lenin
Caduto il governo provvisorio si forma un nuovo governo presieduto da Lenin che prende il nome di “Soviet dei commissari del popolo”; governo che governerà la Russia fino alla morte di Lenin.
Riforme agrarie e industriali
Questo governo rivoluzionario realizza riforme e leggi per lo stato sovietico: venne redatta una legge che prevedeva l’abolizione della proprietà privata della terra dei grandi proprietari terrieri la quale andava distribuita agli operai.
Questa non è altro che l’ideologia per la realizzazione di una società comunista basata sull’eguaglianza. Marx era l’ideologo i una società comunista portatore dell’idea che il male da stroncare non è altro che la proprietà privata. Lenin, non realizza ancora una società puramente comunista, ma ne avvita il processo, colui che arriverà a questo obiettivo sarà Stalin. Lenin quindi istituisce una legge che sottrae le proprietà ai proprietari terrieri la quale viene ridistribuita ai contadini che diventano piccoli proprietari terrieri. Un’altra legge redatta prevede il controllo delle fabbriche da parte degli operai, togliendo ai padroni il potere, quindi la fabbrica diviene proprietà degli operai. Questo non è ancora puro comunismo, perché con Stalin vedremo il fenomeno della statalizzazione delle fabbriche, ovvero tutto apparterrà allo stato.Riforme giudiziarie e bancarie
Un’altra riforma prevede la sostituzione del vecchio sistema giudiziario con i tribunali del popolo. Si sostituisce questo contesto oramai obsoleto dove chi decideva era sempre lo zar, il quale aveva il potere di condannare o meno le persone; ma da ora saranno appunto i tribunali ad avere pieno potere in campo giuridico. Vengono nazionalizzate le banche con un’altra riforma.
Limitazione della libertà di stampa
Altro aspetto è la limitazione della libertà di stampa. Questo governo che si viene stanziando praticamente assume lo stesso aspetto autoritario, il quale per imporre le leggi ha bisogno di una limitazione della libertà dove viene condannata la dissidenza; praticamente chi non condivideva un determinato modo di pensare veniva condannato dalla legge. Nasce quindi un nuovo regime che non è più zarista, ma di un governo che impone le leggi alla popolazione esigendo che essi le mettano in pratica.
Contrasti e opposizione al regime
Il regime di Lenin incontrò molti contrasti i quali venivano da quegli elementi che venivano colpiti e danneggiati dalle leggi come l’aristocrazia che venne privata dei privilegi e delle terre che vennero date ai contadini. L’aristocrazia non condivideva la situazione come anche la borghesia industriare e capitalistica che perdeva potere nelle fabbriche e la quale di opporrà alla politica di Lenin. Da questa parte che rappresenta l’opposizione ci sono ancora quelle persone che facevano parte della corrente di minoranza menscevica i quali vennero estromessi dal potere con la forza.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali riforme attuate dal governo dei Soviet dei commissari del popolo?
- In che modo il governo di Lenin differiva da una società comunista pura?
- Quali furono le reazioni dell'aristocrazia e della borghesia alle riforme di Lenin?
- Come venne gestita la libertà di stampa sotto il governo di Lenin?
Il governo di Lenin attuò riforme come l'abolizione della proprietà privata della terra, la ridistribuzione delle terre ai contadini, il controllo operaio delle fabbriche, la nazionalizzazione delle banche e la sostituzione del sistema giudiziario con i tribunali del popolo.
Lenin avviò il processo verso il comunismo, ma non realizzò una società comunista pura. Le fabbriche erano controllate dagli operai, ma non ancora statalizzate, e la proprietà terriera era ridistribuita ai contadini, non completamente abolita.
L'aristocrazia e la borghesia si opposero alle riforme di Lenin poiché furono private dei loro privilegi, delle terre e del potere nelle fabbriche, portando a contrasti con il nuovo regime.
La libertà di stampa fu limitata sotto il governo di Lenin, con la condanna della dissidenza e l'imposizione di leggi autoritarie per mantenere il controllo e l'ordine.