Concetti Chiave
- Dopo l'8 settembre 1943, l'Italia si spacca in due: a Sud il re e Badoglio con gli alleati; a Nord la Repubblica Sociale Italiana guidata da Mussolini.
- La Resistenza italiana si organizza attraverso il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), unendo vari gruppi antifascisti.
- Le principali brigate partigiane sono le brigate Garibaldi (comuniste), Giustizia e Libertà (risorgimentali) e altre minori.
- Il fronte della guerra si sposta da Sud a Nord, con Roma liberata nel 1944 e l'intera Italia liberata il 25 aprile 1945.
- Gli angloamericani frenano l'avanzata partigiana per evitare che il Nord Italia cada sotto il controllo comunista.
Indice
Divisione dell'Italia
L'8 settembre è una data piuttosto problematica per la storia italiana, perché l'Italia, da qual momento in poi, è divisa in due: a Sud abbiamo il re, la corte, Badoalio, ali analo-americani, più tutti i partiti usciti dalla clandestinità: a Nord, invece, la Repubblica Sociale Italiana.
Liberazione di Mussolini
Perché vi era la Repubblica Sociale italiana? Perché il 12 settembre un reparto di paracadutisti tedeschi liberò Mussolini, confinato sul massiccio del Gran Sasso e lo trasferi in Germania dietro ordine di Hitler. Rientrato in Italia il 23 settembre, Mussolini proclamò la Repubblica sociale italiana (Rsi) e nominò un nuovo governo, con sede a Salò, sul lago di Garda (Repubblica di Salò) dichiarando di voler continuare la guerra a fianco dei tedeschi. Mussolini introdusse anche la coscrizione obbligatoria con la pena di morte per tutti coloro che non avessero accettato la coscrizione. La guerra mondiale assumeva in Italia anche la forma della guerra civile.
Resistenza e partigiani
La resistenza fu l'insieme di movimenti politici e militari che in Italia, dopo 'armistizio di Cassibile, si opposero al nazifascismo. Infatti, l'unico punto di riferimento per chi avesse voluto opporsi all'esercito tedesco che occupava l'Italia centro-settentrionale divenne il Comitato di liberazione nazionale (CIn), fondato il 9 settembre 1943 per iniziativa dei principali partiti antifascisti.
Il Cln era composto da vari gruppi (infatti molti si rifugiarono sulle montagne e andarono a far parte delle brigate partigiane che facevano capo ai vari partiti che a partire dal 25 luglio erano usciti dalla clandestinità):
-le brigate Garibaldi, di orientamento comunista;
-le brigate giustizia e libertà, di orientamento risorgimentale, fondato dai fratelli Rosselli, che invece facevano parte
del partito d'azione, partito che scomparirà dopo la fine della guerra
-le brigate di cattolici e comunisti, che avevano meno forza poichè c'erano meno persone al loro interno.
Liberazione dell'Italia
Inizialmente, dopo I'8 settembre, la linea del fronte è la linea Gustav, nei pressi di Cassino. Napoli viene liberata dopo 4 giorni di combattimento dagli scugnizzi napoletani e la linea del fronte si struttura sotto Roma, perché, come abbiamo detto, Roma viene lasciata nelle mani dei nazisti tedeschi. Poi nel '44 sarà liberata Roma e la liberazione andrà avanti a rilento fino a stabilizzarsi sulla linea Gotica, soltanto il 25 aprile del '45 sarà liberata l'intera Italia.
Tensioni politiche
La situazione era molto delicata e difficile, innanzitutto perché vedendo le varie parti in campo e le posizioni che hanno, si nota un problema di relazione tra i partiti usciti dalla clandestinità e il Re e Badoglio: il Re, infatti, era la causa di tutto questo: era lui che aveva voluto Mussolini al potere, era colui che aveva trascinato l'Italia nella prima guerra mondiale, che aveva posto a capo del governo Badoglio che era stato un ufficiale fascista e che era ricercato a livello internazionale come criminale di guerra. Quindi i partiti antifascisti (partiti usciti dalla clandestinità) si rifiutarono di collaborare con il Re, e quindi collaborarono con gli anglo-americani, ovviamente quest'ultimi trovavano sufficientemente comodo avere un interlocutore come Vittorio Emanuele III e Badoglio, cioè non si facevano troppi problemi e scrupoli dal punto di vista ideologico e quindi c'era una situazione di grande tensione anche nel sud italia tra queste varie forze in campo che dovevano gestire la liberazione. Nel nord Italia poi c'erano le brigate partigiane che facevano capo in particolare al partito d'azione e al partito comunista. Le brigate partigiane spingevano per la liberazione dell'Italia del nord, ma gli angloamericani frenavano, loro infatti avevano già un loro progetto di azione che riguardava lo sbarco in Normandia, e avevano deciso che bisognava prima liberare la Francia e poi l'Italia. C'era però anche un'altra questione: gli angloamericani non volevano che l'Italia fosse liberata dai partigiani perché la maggior parte delle brigate partigiane facevano capo al partito comunista, quindi si temeva che una liberazione dell'Italia settentrionale, da parte dei partigiani portasse l'Italia nell'ambito del comunismo, quindi per gli angloamericani era pericoloso, perciò tendevano a porre un freno, per evitare che ci fosse una insurrezione armata generalizzata nel Nord Italia, che ci fosse cioè la liberazione prima del loro intervento.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la situazione in Italia dopo l'8 settembre 1943?
- Chi ha liberato Mussolini e cosa ha fatto successivamente?
- Qual era il ruolo del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN)?
- Quali erano le principali brigate partigiane e i loro orientamenti?
- Perché gli angloamericani erano cauti riguardo alla liberazione del Nord Italia?
Dopo l'8 settembre 1943, l'Italia si è trovata divisa in due: a Sud con il re, la corte e gli alleati anglo-americani, mentre a Nord con la Repubblica Sociale Italiana guidata da Mussolini.
Mussolini è stato liberato da un reparto di paracadutisti tedeschi il 12 settembre e successivamente ha proclamato la Repubblica Sociale Italiana il 23 settembre 1943.
Il CLN era il punto di riferimento per chi voleva opporsi al nazifascismo e coordinava i vari gruppi partigiani che combattevano contro l'occupazione tedesca in Italia.
Le principali brigate partigiane erano le brigate Garibaldi (comuniste), le brigate Giustizia e Libertà (risorgimentali) e le brigate di cattolici e comunisti, sebbene queste ultime fossero meno numerose.
Gli angloamericani temevano che una liberazione del Nord Italia da parte dei partigiani, molti dei quali affiliati al partito comunista, potesse portare l'Italia verso il comunismo, quindi preferivano controllare il processo di liberazione.