Concetti Chiave
- Il movimento di protesta degli anni '60 è stato guidato dai giovani, che per la prima volta si sono identificati come una categoria sociale con richieste specifiche.
- Queste proteste avevano denominatori comuni come solidarietà, antiautoritarismo, pacifismo, diritti civili, spontaneismo, e libertà di espressione.
- La protesta contro la guerra in Vietnam rappresentava un punto di convergenza per i movimenti giovanili in tutto il mondo.
- Il movimento ha avuto inizio nell'università di Berkeley nel 1964, e includeva richieste di libertà sessuale, supportata dall'innovazione della pillola anticoncezionale.
- In Cina, la rivoluzione culturale di Mao Tse Tung ha coinvolto i giovani per rimuovere elementi conservatori, rendendolo una figura iconica come Che Guevara nel '68.
• movimento di protesta dei giovani
• protesta universale
[…] un unico grande movimento unificato dalle parole d’ordine della solidarietà, dell’antiautoritarismo, del pacifismo, dei diritti civili, dello spontaneismo, della libertà di parola e di espressione. (P. 457) Un movimento che ha avuto come protagonisti i giovani, fino a questo momento non c’è mai stata l’identificazione sociologica dei giovani. L’esser giovani è sempre stata una cosa anagrafica, mai prima d’ora è stata una condizione sociale. Nel ’68 i giovani gruppo/categoria sociale, che ha ad un certo punto una richiesta: contare di più nella società. Questo avviene in tutto il mondo (idee diverse, ma con qualche denominatore in comune: la solidarietà, l’antiautoritarismo, pacifismo, diritti civili, spontaneismo, libertà di parola e di espressione. Un altro punto in comune è la protesta alla guerra in Vietnam.
L'inizio a Berkeley e la rivoluzione culturale
Il primo movimento è avvenuto nell’università di Berkeley nel 1964 in California, con la richiesta degli elementi sopra elencati e in più, la libertà sessuale (esce la pillola anticoncezionale, le ragazze d’ora in poi non devono avere più paura di rimanere incinta e avere più libertà sessuale).
In Cina, Mao Tse Tung fa la rivoluzione culturale (un’idea di incitare i giovani a spazzare via il vecchiume dal partito democratico dello Stato). Utilizza i giovani come una leva per scartare dal potere politico i suoi avversari. Allora anche lui apparve come uno degli eroi nel ’68, come Che Guevara.