Concetti Chiave
- Il 10 giugno 1940, Mussolini entra in guerra con l'intenzione di agire parallelamente alla Germania, ma l'Italia non è preparata militarmente e subisce gravi sconfitte.
- Mussolini apre diversi fronti, tra cui quello africano e greco, ma l'esercito italiano non riesce a mantenere il controllo e diventa dipendente dall'aiuto tedesco.
- Nell'estate del 1943, con l'invasione alleata della Sicilia, il malcontento contro Mussolini cresce, portando al suo arresto e alla formazione del governo Badoglio.
- Dopo l'armistizio segreto con le forze anglo-americane, l'Italia entra in un periodo di caos e divisione territoriale, con la creazione della Repubblica Sociale Italiana nel nord.
- La resistenza italiana si organizza contro l'occupazione tedesca e fascista, culminando nell'insurrezione generale del 25 aprile 1945 e nella cattura e uccisione di Mussolini.
Indice
- L'entrata in guerra dell'Italia
- Il fronte africano e le sconfitte
- Il fallimento del fronte greco
- Sfiducia e malcontento in Italia
- Caduta di Mussolini e Badoglio
- Il caos dopo l'armistizio
- La divisione dell'Italia
- La repubblica sociale italiana
- La resistenza italiana
- La svolta di Salerno
- La guerra civile e le sue conseguenze
- La liberazione e le foibe
L'entrata in guerra dell'Italia
Il 10 giugno 1940 Mussolini entra in guerra. Vuole fare una guerra parallela: l’Italia si muove parallelamente agli alleati tedeschi senza prendere ordini da nessuno.
L’Italia entra in guerra pensando che il conflitto sia alla fine e addirittura dalla parte della vittoria. L’esercito italiano però non ha le condizioni necessarie per affrontare un conflitto, c’erano poche disponibilità di rifornimenti.Il fronte africano e le sconfitte
Scelte di Mussolini: aprire il fronte africano utilizzando le colonie (Libia, Eritrea, Somalia ed Etiopia), infatti il mediterraneo era controllato dalle flotte inglesi e Mussolini gli vuole strappare il controllo del canale di Suez ma l’Italia viene sconfitta e perde le colonie. Interviene Rommel che è a capo delle truppe tedesche per evitare la totale sconfitta italiana. L’unica colonia rimasta è la Libia.
Decide di affrontare gli inglesi per mare per assumere il controllo del Mediterraneo dove gli inglesi avevano molte basi. La nostra marina era la nostra forza migliore, ma per mancanza di coordinamento tra la marina e l’aviazione le cose non vanno come sperate e addirittura l’aviazione italiana bombardò navi italiane. Seconda sconfitta.
Il fallimento del fronte greco
Ma lui non si arrende e decide di provare ad aprire il fronte greco. Hitler gli consiglia di non farlo e ha ragione. Le nostre truppe, infatti, vennero bloccate tra l’Albania e la Grecia e ci vennero in soccorso nel 1941 le truppe tedesche. A quel punto il nostro esercito diventa subalterno a quello tedesco perché l’Italia non è più in grado di lottare da sola.
Sfiducia e malcontento in Italia
Nel ‘42 nasce sfiducia nei confronti di Mussolini perché non solo l’Italia era stata battuta ma gli alleati iniziarono a bombardare anche i territori italiani. Venne distribuita la tessera nonaria per limitare i beni di prima necessità. Nasce il mercato nero e questo dimostra che nel paese sta aumentando il dislivello tra le parti sociali di chi si può permettere certi beni e chi no.
Caduta di Mussolini e Badoglio
Tra i fascisti stessi e gli imprenditori inizia a nascere un gran malcontento contro Mussolini nonostante fossero stati i primi a sostenerlo. Iniziano gli scioperi nelle grandi città (Milano e Torino). A marzo del 1943 inizia ad essere chiaro che l’alleanza è destinata a fallire e iniziano trattative segrete con il re da parte di generali e militari sollecitando un colpo di stato. Volevano spodestare Mussolini, rompere l’alleanza con la Germania e cercare di salvare l’Italia dalla catastrofe.Vittorio Emanuele III subito non se ne preoccupò ma nel luglio del ‘43 avvenne lo sbarco degli alleati in Sicilia. A quel punto ci fu un’accelerazione delle trattative per liberarsi di Mussolini e il re convocò alcuni membri del consiglio del fascismo che erano disposti ad un cambio di vertici. Il 25 luglio gli viene chiesto di dimettersi e il 27 viene arrestato e imprigionato sul gran sasso.
Il caos dopo l'armistizio
L’incarico del nuovo governo viene affidato a maresciallo Badoglio, questa nomina a capo del governo significa caduta del fascismo. La popolazione è entusiasta della caduta di Mussolini e si riversa nelle strade ma Badoglio affronta questo con la forza. Gli italiani sono convinti che con la caduta di Mussolini sia finita anche la guerra ma Badoglio firma in segreto un armistizio con le truppe anglo-americane. Nessuno viene informato. L’8 settembre del ‘43 fece un discorso alla nazione talmente ambiguo che riversa la nazione nel caos perché non chiarisce neanche i nostri rapporti con la Germania. Lui e il re scappano e si rifugiano a Brindisi sotto la protezione degli alleati anglo-americane. Le gerarchie militari non ricevono più ordini.
La divisione dell'Italia
Le truppe anglo-americane salgono e si stabiliscono all’altezza di Gaeta. L’Italia è divisa a metà. I tedeschi non sono più dalla nostra parte. Strage di Cefalonia in Grecia e la divisione Aqui si rifiuta di cedere le acque ai tedeschi e rimangono 165 soldati e pochi ufficiali, la nostra flotta viene affondata, a Roma a Porta San Paolo ci fu prima resistenza contro i tedeschi 400 morti. In questa fase la famiglia reale lascia tutti nel caos assumendo un comportamento ignobile.
La repubblica sociale italiana
Il 2 settembre Hitler libera Mussolini per metterlo a guidare le truppe italiane, lui pensava che lo salvasse per portarlo al sicuro in Svizzera. Nasce così la repubblica sociale italiana (di Salò). al sud c’è il controllo delle truppe anglo-americane che tengono sotto controllo il re e Badoglio perché non si fidano di loro.
Mussolini chiama alle armi tutte le annate possibili per combattere. I motivi di adesione sono: la paura di ritorsione, per rispetto con il vecchio patto tedesco oppure come sfogo. Hitler impone a Mussolini di arrestare e uccidere chi l’aveva tradito all’interno del gran consiglio del fascismo, viene indetto un processo a Verona, uno di questi fu il marito di Edda Galeazzo il genero di Mussolini che ha sempre cercato di persuaderlo a non allearsi con Hitler.
La resistenza italiana
Si formò il CLN (Comitato di Liberazione Nazionale), la resistenza italiana iniziò ad organizzarsi nel settembre del ‘43 perché il 16 di settembre in provincia di Cuneo vennero arrestati dai partigiani due soldati tedeschi. Quest’ultimi mandarono un ultimatum e i partigiani li consegnano, ma i tedeschi incendiano il paese e ne uccidono gli abitanti.
I partigiani sono volontari armati che conducono attentanti o sabotaggi contro l’esercito di occupazione. Creano instabilità e tensione. Al CLN aderiscono antifascisti storici e molti giovani operai o studenti nati sotto il regime di Mussolini che avevano sviluppato un senso critico nei suoi confronti soprattutto per colpa delle leggi raziali e per l’entrata in guerra.
La svolta di Salerno
Svolta di Salerno: nel 44 le brigate partigiane vengono riconosciute dal re grazie a Palmiro Togliatti che era tornato dall’esilio in Russia e grazie ad una mossa a sorpresa organizza questa svolta. Il burattinaio su Stalin perché Togliatti propone a Badoglio un governo antifascista e ne assume la vicepresidenza e finalmente le truppe italiane possono combattere a fianco alle truppe anglo-americane.
La guerra civile e le sue conseguenze
In Italia c’è una pesante guerra civile e i partigiani sono meno attrezzati contro le truppe tedesche. Riscatto politico e sociale. I nazisti rispondono con violenza facendo rastrellamenti agli ebrei e altri attacchi.
I morti: 30000 partigiani, 10000 civili, 700000 militari deportati di cui il 98% si rifiuta di collaborare e 33000 muoiono.
Ecidio di Porfius si ha quando una brigata comunista massacra i partigiani della brigata osopico-cattolici che si erano rifiutati di sottomettersi ai partigiani iugoslavi.
La liberazione e le foibe
La liberazione 1944 le truppe anglo-americane conquistano l’Italia centrale (linea gotica), il CLN organizza un’insurrezione generale il 25 aprile 1945. Mussolini cerca di scappare in svizzera ma viene intercettato da un gruppo di partigiani e viene fucilato il 29.
Rimane aperto il fronte ad est, resistenza di Tito. Foibe del Carso, nel 43 vengono buttati i fascisti. Nel 45 vuole conquistare il Friuli-Venezia Giulia e manda l’esercito. 10000 morti. Americani intimano Tito di ritirarsi perché spaventati.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo di Mussolini entrando in guerra nel 1940?
- Quali furono le conseguenze delle scelte militari di Mussolini in Africa e nel Mediterraneo?
- Come reagì la popolazione italiana alla caduta di Mussolini nel 1943?
- Quali furono le azioni del CLN durante la resistenza italiana?
- Quali furono gli eventi chiave che portarono alla liberazione dell'Italia nel 1945?
Mussolini voleva condurre una guerra parallela, muovendosi accanto agli alleati tedeschi senza prendere ordini, credendo che il conflitto fosse vicino alla fine e dalla parte della vittoria.
L'Italia fu sconfitta e perse le colonie africane, e la mancanza di coordinamento tra marina e aviazione portò a ulteriori sconfitte nel Mediterraneo.
La popolazione fu entusiasta della caduta di Mussolini, ma il nuovo governo di Badoglio affrontò le manifestazioni con la forza, e l'armistizio segreto con gli alleati anglo-americani portò a confusione e caos.
Il CLN organizzò la resistenza contro l'occupazione tedesca, con partigiani che conducevano attentati e sabotaggi, e nel 1944 le brigate partigiane furono riconosciute dal re grazie a Palmiro Togliatti.
Le truppe anglo-americane conquistarono l'Italia centrale, il CLN organizzò un'insurrezione generale il 25 aprile 1945, e Mussolini fu intercettato e fucilato dai partigiani il 29 aprile.