Concetti Chiave
- L'inizio della Seconda Guerra Mondiale vede l'attacco tedesco alla Polonia nel 1939, seguito dall'intervento di Francia e Inghilterra contro la Germania e dall'occupazione sovietica della Polonia orientale.
- La "guerra lampo" di Hitler porta alla rapida conquista della Francia nel 1940, mentre l'Italia entra nel conflitto a fianco della Germania nonostante le sue precarie condizioni militari.
- L'espansione tedesca continua con l'operazione Barbarossa contro l'URSS nel 1941, mentre il Giappone, dopo l'attacco a Pearl Harbor, trascina gli USA nel conflitto mondiale.
- In Italia, l'armistizio del 1943 con gli Alleati provoca la caduta di Mussolini, la divisione del paese e l'emergere della Resistenza partigiana contro l'occupazione nazista.
- La fine della guerra vede la liberazione dell'Europa occidentale, la resa della Germania nel maggio 1945 e del Giappone a settembre, con la divisione della Germania e l'avvio dei progetti per una comunità europea.
Indice
- L'inizio della seconda guerra mondiale
- L'espansione tedesca e l'entrata in guerra dell'Italia
- La battaglia d'Inghilterra e il piano Barbarossa
- L'attacco a Pearl Harbor e l'entrata in guerra degli USA
- La questione ebraica e l'intervento americano
- La caduta del fascismo e l'armistizio italiano
- La resistenza italiana e la liberazione
- La fine della guerra e la divisione della Germania
L'inizio della seconda guerra mondiale
Il 1 settembre 1939 Hitler attacca la Polonia, due giorni dopo intervengono Francia e Inghilterra contro la Germania, e circa due settimane dopo l'URSS inizia l'occupazione della Polonia orientale.
In poco tempo la Polonia viene spartita tra Germania e URSS (come d'accordo).
Tutte le rapide conquiste di Hitler sembrano confermare l'idea di una “guerra lampo” (offensiva massiccia e rapidissima).
L'espansione tedesca e l'entrata in guerra dell'Italia
Nel 1940 i tedeschi invadono la Francia e il territorio viene diviso in due: centro-nord sotto l'occupazione tedesca, il centro-sud diventa Repubblica di Vichy (governo collaborazionista).
L'Italia in tutto ciò si è dichiarata non belligerante (Mussolini sa che non è ancora pronta ad un conflitto, date le guerre in Etiopia e Spagna), ma vedendo i successi di Hitler e prevedendo (erroneamente) la sua vittoria, Mussolini decide di entrare in guerra a favore della Germania il 10 giugno 1940 (“Vincere! E vinceremo”), ma sin da subito si vede che l'Italia non è pronta, gli armamenti sono arretrati e insufficienti, tant'è che subisce svariate sconfitte.
La battaglia d'Inghilterra e il piano Barbarossa
Inizia la “battaglia d'Inghilterra” (Germania vs Inghilterra) attraverso i bombardamenti (la metropolitana è un luogo sicuro), il pericolo più importante sono le lotte sottomarine tra sommergibili tedeschi (U-Boot) e sommergibili inglesi (importanti scoperte da parte degli Alleati come: sonar, bombe di profondità e decifrazione del codice Enigma), ma l'Inghilterra resiste e nel settembre 1940 Hitler abbandona.
Hitler però vuole conquistare lo “spazio vitale” anche nell'Est-Europa, così decide di attaccare l'URSS nel giugno del 1941 attraverso il piano Barbarossa (rapido annientamento del nemico)e nel quale partecipa anche l'Italia,riuscendo a conquistare diversi territori.
Anche in Giappone si svolge una politica espansionistica molto aggressiva ai danni della Cina (sin dagli anni '30), ma a seguito dell'interruzione dei rifornimenti americani, il Giappone (avendo fortemente bisogno dei beni, in quanto povero di materie prime) entra in guerra (subito sostenuto da Italia e Germania, come stipulato dal patto “Asse Roma-Berlino-Tokyo”).
L'attacco a Pearl Harbor e l'entrata in guerra degli USA
Il 7 dicembre 1941 i Giapponesi attaccano a Pearl Harbor.
Durante tutti gli anni '30 gli USA erano rimasti estranei alle faccende europee, ma con l'attacco a Pearl Harbor decidono anche loro di entrare in guerra.
La questione ebraica e l'intervento americano
Per quanto riguarda la “questione ebraica” avviata da Hitler, durante tutta la guerra continua la deportazione nei lager (più di 900) e nel 1942 viene applicata la “soluzione finale” portando all'Olocausto o Shoah (genocidio).
Da quando gli americani entrano in guerra la situazione cambia completamente: nell'Atlantico sconfiggono le navi tedesche, intervengono in Africa conquistando la parte al Nord, e intervengo anche in Italia.
La caduta del fascismo e l'armistizio italiano
Infatti in sbarcano in Italia (in Sicilia) il 10 luglio 1942, e nel giro di un mese riescono ad impadronirsi dell'intera isola.
Il loro sbarco mette sempre di più in crisi il Fascismo che già sta perdendo consensi, a causa delle sconfitte militari, ma ciò che fa cadere il governo di Mussolini, è la monarchia stessa che si dissocia dalla oramai prevedibile disfatta del regime.
Mussolini viene dimesso dal ruolo di capo del governo, Pietro Badoglio sale al suo posto e firma l'armistizio con gli Americani il 3 settembre 1943 (pubblicato l'8 settembre 1943), e i tedeschi iniziano ad occupare la parte centro-nord italiana fino alla linea Gustav (a metà tra Roma e Napoli).
Il Duce viene però liberato dai tedeschi nel settembre 1943, e fonda la Repubblica Sociale Italiana a Salò (sul Lago di Garda), che si appoggia completamente ai nazisti.
La resistenza italiana e la liberazione
L'Italia si ritrova quindi divisa in due: centro-nord la Repubblica di Salò, sud e parte del centro il Regno d'Italia; ed è proprio a causa di questa divisione che gli Italiani non sanno più a quale capo devono ubbidire, inoltre l'esercito viene lasciato allo sbaraglio e senza sapere contro chi deve combattere.
In molti prendono l'armistizio come un tradimento, mentre molti altri entrano a far parte della “Resistenza” (“partigiani”).
Nei primi tre mesi dall'armistizio, si contavano all'incirca 10.000 partigiani, e le varie bande agiscono al Centro e al Nord con sabotaggi e attentati, ma la repressione dei Tedeschi è forte.
Queste bande sono gruppi eterogenei (contadini, operai, studenti, soldati...) e iniziano a dividersi in base alla loro idea politica.
Nel marzo 1944 avviene la svolta di Salerno, ovvero la proposta di sconfiggere prima l'avanzata tedesca e poi la votazione tra Repubblica o monarchia.
Il 4 giugno 1944 gli Americani sfondano la linea Gustav e liberano Roma, costringendo i Tedeschi alla ritirata verso nord.
Svariate le conquiste dei partigiani (sempre in aumento) che portano alla creazione di nuove repubbliche, ma al contempo crescono le rappresaglie tedesche sempre più feroci (fucilazione delle Fosse Ardeatine).
L'impresa più difficile della Resistenza è l'abbattimento della linea gotica, infatti il 13 novembre 1944 gli Anglo-Americani sospendono l'offensiva, ma i partigiani si rifiutano e continuano nonostante i pochi rifornimenti degli Alleati e la violenta difesa dei Tedeschi, fino a quando nella primavera del 1945 gli Alleati ripresero l'offensiva aiutando i partigiani.
A metà aprile la linea gotica viene sfondata e insorgono e si liberano diverse città, tra cui Genova e Milano il 25 aprile 1945 (giornata nazionale della liberazione).
A questo punto Mussolini non può far altro che scappare, ma viene riconosciuto e fucilato insieme alla compagna.
La fine della guerra e la divisione della Germania
In questo periodo molto travagliato per l'Italia, gli Americani continuano la loro guerra con gli altri Paesi: liberano completamente la Francia nel settembre 1944 dopo lo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944; continuarono a bombardare la Germania fino a quando Hitler si suicida il 30 aprile 1945 (giorno stesso in cui i Russi stavano entrando a Berlino) e viene firmata la resa senza condizioni (per la Germania) nel maggio 1945; sconfiggono il Giappone attraverso la bomba atomica del 6 agosto 1945 su Hiroshima e tre giorni dopo su Nagasaki (resa senza condizioni 2 settembre 1945).
Alla fine della guerra si contano circa 50milioni di morti più feriti e dispersi.
Nelle trattative la Germania viene divisa tra quattro Stati: Francia, USA, URSS e Gran Bretagna.
In questo periodo nasce l'idea di una comunità europea intesa come federazione degli Stati europei.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'evento scatenante della Seconda Guerra Mondiale?
- Come si è evoluta la situazione dell'Italia durante la guerra?
- Qual è stato il ruolo degli Stati Uniti nella guerra?
- Cosa ha portato alla caduta del governo di Mussolini?
- Quali sono stati gli esiti finali della guerra?
La Seconda Guerra Mondiale è iniziata il 1 settembre 1939 quando Hitler ha attaccato la Polonia, seguito dall'intervento di Francia e Inghilterra contro la Germania.
L'Italia inizialmente si è dichiarata non belligerante, ma è entrata in guerra a favore della Germania il 10 giugno 1940. Tuttavia, ha subito diverse sconfitte a causa di armamenti arretrati e insufficienti.
Gli Stati Uniti sono entrati in guerra dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor il 7 dicembre 1941, cambiando significativamente la situazione con interventi in Europa e nel Pacifico.
La caduta del governo di Mussolini è stata causata dalla perdita di consensi dovuta alle sconfitte militari e dalla dissociazione della monarchia dal regime, culminando con la sua destituzione e l'armistizio firmato da Pietro Badoglio.
La guerra si è conclusa con la resa della Germania nel maggio 1945 e del Giappone il 2 settembre 1945, con circa 50 milioni di morti. La Germania è stata divisa tra quattro Stati e si è sviluppata l'idea di una comunità europea.