Concetti Chiave
- La Destra storica ha risanato il bilancio statale nel 1876, creando un unico sistema amministrativo e completando la rete ferroviaria in Italia.
- Con la Sinistra storica, il trasformismo politico, la legge Coppino del 1877 e il Codice Penale Zanardelli hanno segnato riforme significative, incluso l'abolizione della pena di morte.
- La crisi di fine secolo, caratterizzata dai tumulti del 1898 a Milano, ha visto l'emergere di socialisti, radicali e repubblicani.
- L'Età Giolittiana ha promosso un suffragio universale maschile e la conquista della Libia, cercando di integrare socialisti e cattolici nella politica nazionale.
- Durante la Grande Guerra, le tensioni economiche e politiche hanno portato alla formazione di alleanze come la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa, con l'Italia inizialmente alleata della Germania e dell'Austria-Ungheria.
1.
Indice
Analfabetismo e risanamento economico
26 mln di italiani erano analfabeti;
2. Necessità di risanare il bilancio di Stato attraverso il costo forzoso e l’aumento delle imposte dirette;
3. 1876: completata la ferrovia, bilancio risanato, regno dotato di un unico sistema amministrativo, doganale, legislativo e finanziario.
1. Governo De Pretis – trasformismo;
2. 1877: legge Coppino;
3. Codice Penale Zanardelli (abolizione pena di morte e sciopero);
4. 1890: l’Eritrea diventa colonia.
1.
Tumulti e avanzata politica
1898: Tumulti a Milano ad opera di Bava Beccaris;
2. Avanzata dei socialisti, radicali e repubblicani.
1.
Politica di tolleranza e riforme
Politica di tolleranza nei confronti delle rivolte dei lavoratori, tentativo di creare un’alleanza tra socialisti e radicali, ma nei primi prevalse la rivoluzione;
2. 1911-12: Conquista della Libia, suffragio universale maschile;
3. Patto Gentiloni.
Giolitti e la guerra in Libia
L’Italia nuova era lacerata quindi dagli scontri sociali e dalla crisi di fine secolo.
Giolitti era il leader del liberalismo progressista, i punti principali del suo programma erano:
- Il governo doveva essere neutrale durante i conflitti sociali;
- Rafforzamento del Parlamento integrando il partito socialista e il proletariatoe trovare un accordo con i cattolici;
- Sviluppo di una politica di riforme, cominciando dal suffragio universale.
Vi furono anche riforme sociali ed economiche come la tutela di donne e bambini, la stabilizzazione delle ferrovie fino ad allora appartenute a società private e infine la legge scolastica. Venne approvata anche la nazionalizzazione delle assicurazioni sulla vita, che avrebbe portato ad un primo sistema di sicurezza dei lavoratori. Furono risultati positivi ma inferiori alle aspettative. Fallì però il programma giolittiano che prevedeva l’integrazione delle masse popolari nello stato liberale.Nel 1911 l’Italia di Giolitti fu costretto ad entrare in guerra per la conquista della Libia per assicurarsi la sua posizione politica già indebolita dalle opinioni di borghesi e nazionalisti. Questi ultimi facevano parte di una forza ancora più antisistema dei socialisti. La fondazione dell’associazione nazionalista risale al 1910 e nacque prima come fenomeno letterario e culturale, poi politico. La guerra in Libia portò spese ingenti e 3000 caduti circa, in confronto a vantaggi economici modesti. Ciò che Giolitti voleva fare sostanzialmente era allineare l’Italia alle democrazie dell’epoca e in parte c’era riuscito, poiché alle elezioni del 1913 gli elettori passarono da 2,9 a 8,4 milioni (23,2% della popolazione).
Cause della prima guerra mondiale
Essendo stata dichiarata dall’Austria alla Serbia, sembrava che la guerra dovesse interessare soltanto il territorio dei Balcani. Le cause del conflitto furono di diversa natura: economiche, politiche, espansionistiche e culturali. Pertanto per stabilire quale gruppo di nazioni avrebbe detenuto il potere in Europa e nel mondo. Tra le cause principali abbiamo:
● L’accesa competizione tra le grandi potenze generata dal fatto che la Germania si imponeva come forza economica del continente ma fuori dall’Europa i suoi possedimenti erano meno vantaggiosi rispetto a quelli di Francia e Inghilterra;
● In Francia vi erano sentimenti di rivincita (revanscismo) per la sconfitta dell’Alsazia-Lorena, contesa tra i due paesi. Questa rivalità portò alla formazione di due blocchi:
- Triplice alleanza: Germania e impero austro-ungarico (e inizialmente anche l’Italia);
- Triplice intesa: Francia, Gran Bretagna e Russia;
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali misure adottate durante l'età della destra per risanare il bilancio dello Stato?
- Quali furono le riforme significative introdotte durante l'età della sinistra?
- Quali furono le principali caratteristiche della politica di Giolitti durante l'età giolittiana?
- Quali furono le cause principali della grande guerra secondo il testo?
- Quali furono le conseguenze della guerra in Libia per l'Italia di Giolitti?
Durante l'età della destra, furono adottate misure come il costo forzoso e l'aumento delle imposte dirette per risanare il bilancio dello Stato. Nel 1876, la ferrovia fu completata e il bilancio risanato, dotando il regno di un sistema amministrativo, doganale, legislativo e finanziario unificato.
Durante l'età della sinistra, furono introdotte riforme significative come la legge Coppino nel 1877 e il Codice Penale Zanardelli, che abolì la pena di morte e regolamentò lo sciopero. Inoltre, nel 1890, l'Eritrea divenne una colonia italiana.
La politica di Giolitti durante l'età giolittiana si caratterizzò per la tolleranza verso le rivolte dei lavoratori e il tentativo di creare un'alleanza tra socialisti e radicali. Furono introdotte riforme sociali ed economiche, come la tutela di donne e bambini, la stabilizzazione delle ferrovie e la nazionalizzazione delle assicurazioni sulla vita.
Le cause principali della grande guerra furono di natura economica, politica, espansionistica e culturale. La competizione tra le grandi potenze, in particolare la rivalità tra Germania, Francia e Inghilterra, e il revanscismo francese per la sconfitta dell'Alsazia-Lorena furono fattori determinanti.
La guerra in Libia portò all'Italia di Giolitti spese ingenti e circa 3000 caduti, con vantaggi economici modesti. Tuttavia, Giolitti riuscì in parte ad allineare l'Italia alle democrazie dell'epoca, aumentando il numero di elettori da 2,9 a 8,4 milioni alle elezioni del 1913.