Concetti Chiave
- La Seconda Rivoluzione Industriale segnò un massiccio spostamento della popolazione dalle campagne ai centri urbani, incrementando l'occupazione nel settore industriale.
- Innovazioni significative furono introdotte da inventori professionisti in vari paesi, ampliando settori come l'acciaio, la chimica e l'energia elettrica.
- Nuove tecnologie richiesero grandi impianti e macchinari costosi, trasformando i modelli di finanziamento e organizzazione delle industrie.
- Tra le invenzioni di rilievo ci sono l'acciaio con forni ad alta temperatura, nuovi composti chimici, motori a scoppio e la gomma.
- L'energia elettrica portò all'emergere di centrali elettriche e dispositivi come la lampadina e il telefono, rivoluzionando la vita quotidiana e i trasporti.
Indice
Crescita della popolazione urbana
La popolazione in netta crescita, sia in Europa che in America, si era spostata prevalentemente dalle zone di campagna verso i centri urbani, così facendo trova più spesso impiego nel settore industriale, piuttosto che in quello agricolo.
Innovazioni della seconda rivoluzione industriale
Questo causò un’impressionante sequenza di Innovazioni produttive, che migliorano le produzioni industriali; lo sviluppo economico che ne consegue fa aumentare la domanda di manodopera e quindi sempre più gente dalle campagne verso le aree urbane industrializzate.
La nuova ondata di innovazioni, dopo quelle avvenute in suolo Inglese, fanno definire il periodo tra metà Ottocento e inizio Novecento come il periodo della ‘Seconda Rivoluzione Industriale’.
Caratteristiche della seconda rivoluzione industriale
A differenza della Prima Rivoluzione,:
• Le invenzioni non provengono da inventori dilettanti, ma da inventori o scienziati di professione e dopo studi preparatori;
• Queste invenzioni non provengono da un solo luogo, ma soprattutto da imprenditori Tedeschi, Francesi, Svedesi, Italiani e Statunitensi;
• Tutte le innovazioni riguardano nuovi settori produttivi, come la produzione di acciaio, di materie chimiche o di energia elettrica;
• Le industrie della ‘nuova’ rivoluzione richiedevano, a differenza di quella passata, impianti e macchinari grandi e molto costosi, cosa che impose grandi cambiamenti nelle modalità di finanziamento, di gestione e di organizzazione delle linee produttive.
Principali invenzioni del periodo
Tra le invenzioni troviamo:
• l’Acciaio e i Forni ad alta temperatura usati per la sua realizzazione;
• Nuovi composti chimici (coloranti artificiali, catrame, vernici, fibre artificiali, farmaci, fertilizzanti artificiali);
• La Gomma e il Pneumatico (di John Dunlop);
• I primi motori a scoppio su auto a tre ruote (Karl Benz) e la Benzina, distillata dal petrolio, ma anche motori alimentati a nafta, inventati da Rudolf Diesel;
• L’Energia Elettrica, ottenuta dal vapore o dal movimento dell’acqua, e la nascita delle prime Centrali Elettriche, Termoelettriche o Idroelettriche;
• La Lampadina e il Grammofono di Thomas Edison;
• Il Telefono di Antonio Meucci;
• La Ferrovia Elettrica usata per i trasporti urbani;
• La produzione di Armi;
• La Bicicletta, molto diffusa rispetto all’automobile per il suo costo;
• Le Macchine per Cucire e per Scrivere.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali differenze tra la Prima e la Seconda Rivoluzione Industriale?
- Quali furono alcune delle invenzioni chiave della Seconda Rivoluzione Industriale?
- Come influenzò la Seconda Rivoluzione Industriale la migrazione della popolazione?
La Seconda Rivoluzione Industriale si distinse per invenzioni provenienti da inventori professionisti e scienziati, non da dilettanti, e per innovazioni in nuovi settori come l'acciaio, la chimica e l'energia elettrica. Inoltre, richiedeva impianti e macchinari più grandi e costosi, influenzando il finanziamento e l'organizzazione delle industrie.
Tra le invenzioni chiave vi furono l'acciaio e i forni ad alta temperatura, nuovi composti chimici, la gomma e il pneumatico, i motori a scoppio, l'energia elettrica, la lampadina, il grammofono, il telefono, la ferrovia elettrica, le armi, la bicicletta, e le macchine per cucire e scrivere.
La Seconda Rivoluzione Industriale causò un aumento della domanda di manodopera nelle aree urbane industrializzate, spingendo la popolazione a migrare dalle campagne verso le città, dove trovavano più opportunità di impiego nel settore industriale rispetto a quello agricolo.