Concetti Chiave
- La Seconda Rivoluzione industriale ha segnato il predominio tecnologico e produttivo di Germania e Stati Uniti, introducendo nuovi settori e centralizzando i capitali in grandi imprese.
- Il sistema capitalistico si sviluppa grazie a Taylor e Ford; Taylor ha innovato con la gestione del tempo operaio mentre Ford ha introdotto il nastro trasportatore, aumentando l'efficienza ma alienando il lavoro.
- L'uso di petrolio e benzina ha accelerato la vita quotidiana e facilitato il trasporto di persone, capitali e merci, rendendo il mondo più connesso.
- Le banche finanziarie e d'affari hanno sostenuto l'industrializzazione, fornendo fondi per nuove industrie e partecipando alla gestione aziendale, mentre la borsa valori e la carta moneta hanno rivoluzionato l'economia.
- Il protezionismo, volto a proteggere le imprese nazionali con leggi e dazi, ha causato problemi come la sovrapproduzione e la disoccupazione, portando alla formazione di movimenti come la prima internazionale per coordinare l'azione del proletariato industriale.
Indice
La seconda rivoluzione industriale
La Seconda rivoluzione industriale è caratterizzata da maturità tecnologica (elettricità, chimica -coloranti chimici, fertilizzanti sintetici, farmaceutica aspirina- acciaio) e produttiva (produzione standardizzata), ma anche da nuovi settori produttivi e accentramento dei capitali in poche grandi imprese. Germania e Stati Uniti diventarono le nuove potenze industriali (altre: Francia, Russia, Giappone, Italia, Regno Unito), in quegli anni si affermò il sistema capitalistico ideato da Taylor e Ford. Analizziamo quindi i contributi che ognuno di loro portarono a questo nuovo modello economico, che è tutt'oggi il nostro.
Taylor e Ford: innovazioni
Egli cronometrava e contava i gesti che gli operai impiegavano a fare tot azioni, inoltre idea una divisione in fabbrica tra chi pianifica cosa produrre e chi esegue, cioè l'operaio massa, uguale agli altri che non si distingue per capacità o competenze.
FORD:riprende e amplia le idee di Taylor, introduce il nastro trasportatore in fabbrica così gli operai avrebbero impiegato meno tempo per prendere i pezzi necessari, il lavoro diventa alienante, gli operai sono costretti a ripetere in modo continuo e perpetuo sempre lo stesso semplice gesto.
L'era del petrolio e del gold standard
Novità di questa epoca sono il petrolio e la benzina,, utilizzati nella lampada a cherosene e nei motori, perciò la vita diventa più veloce infatti le persone i capitali e le merci si spostano in tempi minori. Tuttavia lo sviluppo non è stato omogeneo nel mondo, troviamo paesi esclusi e paesi che trainano l’industrializzazione, come ad esempio il regno unito che raggiunse il primato economico. Il simbolo dell'egemonia inglese era il gold standard, infatti la moneta di ogni paese era convertibile in oro secondo un rapporto fisso con la sterlina, lo scopo del gold standard era quello di non far perdere la valenza della moneta e rassicurare così le persone nel suo utilizzo.
La grande depressione e le banche
Nel 1873/1896 iniziò il periodo della Grande depressione, causato da una sovrapproduzione (industriale e agricola) di prodotti che non venivano acquistati, ciò provocava degli squilibri tra domanda e offerta di beni, la cui conseguenza finale fu una disoccupazione di massa. In relazione alla grande depressione gli stati reagirono attuando l'unificazione dei mercati, le banche ricoprivano quindi un nuovo ruolo: fornivano i finanziamenti per le nuove industrie e aiutavano gli investimenti di maggiore peso che i privati non potevano promettere. Iniziarono e nascere le banche di credito finanziario, cioè delle casse di risparmio della classe media, dei piccoli depositi che garantivano un rendimento, esse facevano anche piccoli prestiti e mutui. Esistevano anche le banche d'affari e società finanziarie, queste avevano molta disponibilità di prestito per gli investimenti industriali, permettono quindi la nascita di nuove industrie in seguito al prestito la banca richiedeva di entrare nella gestione dell’azienda inserendo delle persone nei consigli di amministrazione dell'industria stessa. In questi anni si verificò anche la nascita della borsa valori e in conseguenza di un mercato azionario basato sui titoli di stato, ciò vuol dire che si potevano acquistare azioni delle attività promosse dallo stato. Un'altra novità dell'epoca è l'introduzione della carta moneta, resa valida dal principio di convertibilità, viene ripreso il principio del gold standard sopra citato.
Capitalismo e protezionismo
Con la nascita dell'industria si ha l'affermazione del sistema capitalistico, dove grandi imprese controllano tutte le fasi della produzione di un determinato prodotto con conseguente limitazione della libera concorrenza. Per mantenere la concorrenza attiva si creavano dei trust, cioè delle coalizioni di più società basate su patti fiduciari oppure i cartelli cioè degli accordi tra imprese affini. Inoltre per stabilire i prezzi delle merci vennero istituiti gli oligopoli che permettevano a un numero ridotto di aziende di concordare i prezzi delle merci e dividendo la quota di mercato riuscivano a mantenere prezzi bassi, superando la concorrenza. Nonostante tutte queste contromisure esistevano i COLOSSI ECONOMICI, erano di concorrenza internazionale e il loro sviluppo era favorito dagli stati. Gli stati avevano fornito i finanziamenti, tramite le banche, per la creazione di un nuovo modello industriale e questo spiega l'interessa dei vari stati nell'economia, un esempio di ciò sono le leggi antitrust che avevano lo scopo di proteggere lo sviluppo delle imprese nazionali oppure i dazi doganali su prodotti stranieri, tutte queste misure diedero vita al protezionismo. Il protezionismo con lo scorrere del tempo diventa un misura economica controproducente, esso produce un immobilismo delle merci dato che gli scambi internazionali sono ridotti a causa dei dazi ma se la domanda diventa minore e la produzione continua a ritmi avanzati si ripresenta la sovrapproduzione e con essa la disoccupazione. A causa di queste problematiche nel 1864 si creò la prima internazionale, questo era il 1° partito di massa, un'organismo sovranazionale che aveva il compito di coordinare l’azione del proletariato industriale e di definire una linea politica comune.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche della Seconda rivoluzione industriale?
- Quali sono i contributi di Taylor e Ford a questo nuovo modello economico?
- Quali sono le novità di questa epoca in termini di energia?
- Quali sono le conseguenze della Grande depressione del 1873/1896?
- Quali sono le misure economiche adottate dagli stati per proteggere lo sviluppo delle imprese nazionali?
La Seconda rivoluzione industriale è caratterizzata dalla maturità tecnologica e produttiva, con l'introduzione di nuovi settori produttivi e l'accentramento dei capitali in poche grandi imprese.
Taylor cronometrava e contava i gesti degli operai, introducendo una divisione tra chi pianifica e chi esegue. Ford ha ampliato queste idee introducendo il nastro trasportatore in fabbrica, rendendo il lavoro più alienante per gli operai.
Le novità di questa epoca sono l'utilizzo del petrolio e della benzina, sia per la lampada a cherosene che per i motori, che hanno reso la vita più veloce e facilitato gli spostamenti di persone, capitali e merci.
La Grande depressione causò una sovrapproduzione di prodotti industriali e agricoli che non venivano acquistati, portando a squilibri tra domanda e offerta e una conseguente disoccupazione di massa.
Gli stati hanno adottato leggi antitrust per proteggere lo sviluppo delle imprese nazionali e hanno introdotto dazi doganali sui prodotti stranieri, dando vita al protezionismo.